Recensione
L'attacco dei giganti
9.0/10
L'umanità è stata sterminata dai giganti, e ora si vede costretta a vivere all'interno di tre cinta murarie concentriche, con le città disposte lungo il perimetro di quest'ultime per poter contenere un eventuale attacco dei giganti.
Un giorno un gigante alto 50 m (i giganti di solito vanno dai 3 ai 15 m d'altezza) riesce a creare una breccia, e i giganti conquistano la prima cinta muraria.
La trama non è mai lineare, infatti ogni volume presenta più di un colpo di scena che svelerà uno dei segreti di cui questo manga è zeppo, ma scombussolerà tutto quello che noi pensavamo di sapere, creando nei lettori una voglia matta di andare avanti con la lettura. Oltre a creare domande all'interno della storia, ne crea anche dentro di noi: come si comporterebbe l'umanità se venisse attaccata? Ci aiuteremmo l'un l'altro per combattere il nemico, o faremmo di tutto per difenderci in singolo? Saremmo pronti a sacrificarci per dare alle generazioni future una vita migliore? Beh, scopritelo leggendo L'Attacco Dei Giganti.
L'inizio è lentino, ma comunque godibile, per spiegarci bene il mondo in cui siamo stati catapultati. I personaggi sono tutti ben caratterizzati, capiamo bene il loro carattere e le emozioni che provano: ognuno ha un passato che ci viene spesso raccontato, avanzando nella storia, che ci farà capire perché la pensa in un certo modo e perché si comporta in un altro.
La linea che separa bene e male è assai tenue, perché anche i "cattivi" a volte sono talmente misteriosi e carismatici da far valere le loro motivazioni anche se spesso ignote, mentre i buoni diventano cattivi da un momento a l'altro.
Tutto sembra studiato nei minimi particolari fin dall'inizio: episodi che avvengono, e che lì per lì sembrano casuali, volumi dopo risaltano fuori e vanno così a creare un "puzzle" di emozioni, misteri e chiarimenti.
Il mangaka ci fa vivere all'interno di un sogno: ci sembra di sapere tutto quello che ci serve, ma al contempo non conosciamo bene neanche come funziona il mondo (o quel che ne resta) degli umani.
Un ultimo pregio, a mio parere, è quello del realismo, che si fa sentire dappertutto, ma soprattutto in un aspetto che ho particolarmente apprezzato: chi deve morire muore, senza tanti indugi.
I difetti in quest'opera comunque ci sono e, a volte, si fanno sentire: capita che cose importantissime vengano svelate in modo deludente; alcuni rari passaggi possono apparire forzati, ma di fondo non ho trovato difetti troppo evidenti che potrebbero danneggiare la lettura.
Nei primi numeri, come già detto, l'opera parte tranquilla ma comunque emozionante, verso i volumi 6-7 esplode in quella che finora è stata la mia parte preferita; tra l'ottavo e il decimo volume l'opera ci riempie di nozioni un po' confuse, che vengono però riordinate nell'undicesimo, il quale promette uno sviluppo epico.
Il disegno è assai inesperto e sgraziato: prospettive sbagliate, proporzioni alterate e particolari disegnati come farebbe un bambino; tuttavia le scene di combattimento sono fighe, e i fogli riempiti di nero danno cupezza aggiuntiva al manga.
L'edizione italiana è orrenda: le pagine si sfogliano addirittura male e il prezzo, inizialmente di 4,50 €, attualmente si situa sui 4,20 € (con l'arrivo delle copertine variant) ed è decisamente troppo. Comunque, d'altro canto cosa ci si può aspettare dalla Planet?
Consiglio questo manga, o quantomeno la visone dell'anime, a tutti: un'opera atipica, pieno di combattimenti, di mistero e di tutto quello che si può desiderare da uno shounen (ovviamente disegno a parte), che vi farà viaggiare con la fantasia o che quantomeno vi faccia godere del tempo.
Un giorno un gigante alto 50 m (i giganti di solito vanno dai 3 ai 15 m d'altezza) riesce a creare una breccia, e i giganti conquistano la prima cinta muraria.
La trama non è mai lineare, infatti ogni volume presenta più di un colpo di scena che svelerà uno dei segreti di cui questo manga è zeppo, ma scombussolerà tutto quello che noi pensavamo di sapere, creando nei lettori una voglia matta di andare avanti con la lettura. Oltre a creare domande all'interno della storia, ne crea anche dentro di noi: come si comporterebbe l'umanità se venisse attaccata? Ci aiuteremmo l'un l'altro per combattere il nemico, o faremmo di tutto per difenderci in singolo? Saremmo pronti a sacrificarci per dare alle generazioni future una vita migliore? Beh, scopritelo leggendo L'Attacco Dei Giganti.
L'inizio è lentino, ma comunque godibile, per spiegarci bene il mondo in cui siamo stati catapultati. I personaggi sono tutti ben caratterizzati, capiamo bene il loro carattere e le emozioni che provano: ognuno ha un passato che ci viene spesso raccontato, avanzando nella storia, che ci farà capire perché la pensa in un certo modo e perché si comporta in un altro.
La linea che separa bene e male è assai tenue, perché anche i "cattivi" a volte sono talmente misteriosi e carismatici da far valere le loro motivazioni anche se spesso ignote, mentre i buoni diventano cattivi da un momento a l'altro.
Tutto sembra studiato nei minimi particolari fin dall'inizio: episodi che avvengono, e che lì per lì sembrano casuali, volumi dopo risaltano fuori e vanno così a creare un "puzzle" di emozioni, misteri e chiarimenti.
Il mangaka ci fa vivere all'interno di un sogno: ci sembra di sapere tutto quello che ci serve, ma al contempo non conosciamo bene neanche come funziona il mondo (o quel che ne resta) degli umani.
Un ultimo pregio, a mio parere, è quello del realismo, che si fa sentire dappertutto, ma soprattutto in un aspetto che ho particolarmente apprezzato: chi deve morire muore, senza tanti indugi.
I difetti in quest'opera comunque ci sono e, a volte, si fanno sentire: capita che cose importantissime vengano svelate in modo deludente; alcuni rari passaggi possono apparire forzati, ma di fondo non ho trovato difetti troppo evidenti che potrebbero danneggiare la lettura.
Nei primi numeri, come già detto, l'opera parte tranquilla ma comunque emozionante, verso i volumi 6-7 esplode in quella che finora è stata la mia parte preferita; tra l'ottavo e il decimo volume l'opera ci riempie di nozioni un po' confuse, che vengono però riordinate nell'undicesimo, il quale promette uno sviluppo epico.
Il disegno è assai inesperto e sgraziato: prospettive sbagliate, proporzioni alterate e particolari disegnati come farebbe un bambino; tuttavia le scene di combattimento sono fighe, e i fogli riempiti di nero danno cupezza aggiuntiva al manga.
L'edizione italiana è orrenda: le pagine si sfogliano addirittura male e il prezzo, inizialmente di 4,50 €, attualmente si situa sui 4,20 € (con l'arrivo delle copertine variant) ed è decisamente troppo. Comunque, d'altro canto cosa ci si può aspettare dalla Planet?
Consiglio questo manga, o quantomeno la visone dell'anime, a tutti: un'opera atipica, pieno di combattimenti, di mistero e di tutto quello che si può desiderare da uno shounen (ovviamente disegno a parte), che vi farà viaggiare con la fantasia o che quantomeno vi faccia godere del tempo.