Recensione
Rookies
9.0/10
Koichi Kawato è un professore di letteratura giapponese che, dopo essere stato licenziato per aver picchiato un suo studente, viene assunto nel liceo Futakotamagawa (chiamato più semplicemente Nikogaku).
Il preside della scuola gli affida la gestione del club di baseball, composto da un gruppo di teppisti del primo anno che pochi mesi prima, durante una partita, avevano causato una rissa con i membri della squadra avversaria. A causa di questo il club è stato sospeso e ora è formato unicamente da un gruppo di ragazzi praticamente ingestibili che fanno i prepotenti con studenti e professori. Per tutti quanti il club di baseball non esiste più e Koichi Kawato è solo una pedina sacrificabile a cui affidare un gruppo di bulli: se reagirà alle inevitabili prepotenze alzando loro le mani verrà licenziato, ma comunque il buon nome della scuola non ne risentirà. Kawato prende seriamente il compito: lo scopo è educare al meglio questi ragazzi, ricostruire il club partendo da zero per poi riportarlo agli antichi splendori. Il sogno è ovviamente il Koshien!
Questa storia, è vero, non appare troppo originale e Rookies ricorda una via di mezzo tra uno Slam Dunk e un GTO (che però al tempo della lettura del manga di Morita ancora non conoscevo, visto che nemmeno era arrivato in Italia), ma non è questo ciò che conta perché trovo che sia un manga bellissimo e che ha saputo coinvolgermi come pochi altri.
Rookies è un manga che parla di amicizia e di sogni (e anche questo non è un tema nuovo), ma lo fa dannatamente bene perché commuove ed emoziona tanto e, inoltre, non manca di farci sorridere parecchio con le sue numerose gag divertenti. C'è un giusto mix tra vicende extra-sportive e partite vere e proprie e non c'è pericolo di annoiarsi in entrambi i casi.
Tutti i personaggi sono caratterizzati benissimo e nessun membro del club viene trascurato e, anzi, è soprattutto a loro che viene dedicato tanto spazio: pian piano si impara a conoscerli, vedendoli crescere e maturare capitolo dopo capitolo.
Masanori Morita con Rookies non ha inventato nulla di nuovo, ma ha realizzato una serie appassionante e coinvolgente, che non annoia mai e che meriterebbe decisamente più attenzioni di quelle che ha ricevuto, perché manga di questo livello ce ne sono davvero pochi.
Il preside della scuola gli affida la gestione del club di baseball, composto da un gruppo di teppisti del primo anno che pochi mesi prima, durante una partita, avevano causato una rissa con i membri della squadra avversaria. A causa di questo il club è stato sospeso e ora è formato unicamente da un gruppo di ragazzi praticamente ingestibili che fanno i prepotenti con studenti e professori. Per tutti quanti il club di baseball non esiste più e Koichi Kawato è solo una pedina sacrificabile a cui affidare un gruppo di bulli: se reagirà alle inevitabili prepotenze alzando loro le mani verrà licenziato, ma comunque il buon nome della scuola non ne risentirà. Kawato prende seriamente il compito: lo scopo è educare al meglio questi ragazzi, ricostruire il club partendo da zero per poi riportarlo agli antichi splendori. Il sogno è ovviamente il Koshien!
Questa storia, è vero, non appare troppo originale e Rookies ricorda una via di mezzo tra uno Slam Dunk e un GTO (che però al tempo della lettura del manga di Morita ancora non conoscevo, visto che nemmeno era arrivato in Italia), ma non è questo ciò che conta perché trovo che sia un manga bellissimo e che ha saputo coinvolgermi come pochi altri.
Rookies è un manga che parla di amicizia e di sogni (e anche questo non è un tema nuovo), ma lo fa dannatamente bene perché commuove ed emoziona tanto e, inoltre, non manca di farci sorridere parecchio con le sue numerose gag divertenti. C'è un giusto mix tra vicende extra-sportive e partite vere e proprie e non c'è pericolo di annoiarsi in entrambi i casi.
Tutti i personaggi sono caratterizzati benissimo e nessun membro del club viene trascurato e, anzi, è soprattutto a loro che viene dedicato tanto spazio: pian piano si impara a conoscerli, vedendoli crescere e maturare capitolo dopo capitolo.
Masanori Morita con Rookies non ha inventato nulla di nuovo, ma ha realizzato una serie appassionante e coinvolgente, che non annoia mai e che meriterebbe decisamente più attenzioni di quelle che ha ricevuto, perché manga di questo livello ce ne sono davvero pochi.