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8.0/10
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Questo manga è la dimostrazione vivente che si possono creare storie sentimentali, discostandosi completamente dagli schemi monotoni (e ormai nauseanti) delle vicende a sfondo romantico degli ultimi anni. Anzi, gli aspetti di Parasite Pal sono talmente innovativi da richiedere una schematica analisi approfondita. Entrerò, quindi, nella modalità pignola.

TRAMA
L'invasione di entità provenienti da mondi paralleli (o se preferite il film di Don Siegel "L'invasione degli ultracorpi") viene impiegata per affrontare un argomento estremamente delicato come il sesso, tematica spesso bistrattata (ricordiamo "Virgin Crisis", "Love Celeb" o la maggior parte delle opere di Mayu Shinjo) in assatanati ingroppamenti senza cognizione di causa, dimenticandosi la fantastica esperienza sensoriale, dell'unione tra uomo e donna, al di là dell'amplesso.
Il piacere di toccarsi, il piacere di gustare sapori e fragranze, il piacere dell'ascoltare i battiti accelerati del cuore. Citando le magnifiche parole della grande Isabella Allende in "Ritratto in seppia": "Sentirono che il loro spiriti si estendevano, che i desideri e la memoria scomparivano, che si abbandonavano in un'unica immensa chiarità. Si abbracciarono in quello spazio straordinario riconoscendosi, perché forse erano già stati lì insieme nelle vite precedenti e ci sarebbero tornati più e più volte nelle vite future".
Lo shoujo della Ishida offre un'ampia panoramica sull'amore adolescenziale, osservando attentamente le insicurezze, i timori, l'ormone impazzito, la sfacciataggine, la confusione tipici di quell'età. Niente viene banalizzato a schemi prestabiliti, mostrando sotto un'altra prospettiva contrasti conosciuti (triangoli o in questo caso quadrilateri sentimentali).

PERSONAGGI
Komaki, la protagonista femminile, si apre senza timore (dopo ovviamente un'esitazione iniziale) a situazioni sconosciute, soprattutto per il potere sovrannaturale acquisito, un olfatto iper sviluppato in grado di captare l'odore dell'eccitazione, della pre-eccitazione, e delle bugie, che le svelano una realtà distante dal quadretto roseo sognato, permettendole di crescere e comprendere il significato di costruire un legame vero con una persona. Aspetto vivamente apprezzato dalla sottoscritta.
Per quanto riguarda il co-protagonista potrebbe essere tranquillamente inserito nella categoria tsundere, al contrario però, del solito ragazzo fastidioso scassa balls senza un motivo, il suo carattere brusco nasconde la paura del rifiuto, del disprezzo per un difetto congenito. Un lato inaspettato, che procura tenerezza.

STILE
La mangaka si distingue per un tratto particolare dalle bocche all'ingiù, in particolare nel comparto maschile, caratterizzato pure da occhi tendenti verso il basso o tirati stile Spock di Star Trek.
Nelle ragazze invece, si ha la completa manifestazione del talento dell'autrice. Magnifici i capelli, i volti, i corpi dalle linee vaporose, effimere quanto i sensi.

Se volete sperimentare una storia diversa, questi nove volumetti fanno assolutamente per voi.