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9.0/10
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Parto subito in quarta così ci leviamo il pensiero: Akira è uno dei manga più belli che siano mai stati scritti e disegnati, non ci si può definire appassionati del genere senza averlo letto!

A livello grafico è sublime. Al di là dell'ambientazione cyberpunk/post-apocalittica (una delle mie preferite), le tavole di Katsuhiro Otomo sono una gioia per gli occhi: pulite, precise, incredibilmente dettagliate, danno il meglio di sé nelle (numerose) scene di esplosione e distruzione dei paesaggi. L'unico limite (a mio parere) è dato dalle espressioni facciali dei personaggi, che non hanno una grande varietà e tendono ad assomigliarsi un po' tutte, ma si tratta veramente del pelo nell'uovo. Nulla che arrivi ai tragici livelli de L'Attacco dei Giganti per fortuna! (i fan dell'opera mi perdonino per questo paragone ma avevo bisogno di dirlo)
L'ultima edizione della Planet Manga, in grande formato e con l'ordine di lettura invertito rispetto all'originale (francamente non capisco perché), permette di apprezzare l'opera di Otomo come si deve, e non può mancare nella vostra collezione di fumetti.
Concludendo questa parte, vi dico solo che adesso posso capire come mai non è stata tratta una serie animata che restasse fedele al manga (a differenza del film del 1988): sarebbe stato necessario un budget gigantesco, a causa degli effetti speciali!

Passiamo all'altro aspetto vincente: la storia ed i personaggi. Per quanto riguarda la prima, il ritmo non cala mai, è impossibile annoiarsi durante la lettura perché non ci sono tempi morti; non fai in tempo a respirare che inizia subito un nuovo inseguimento/sparatoria/esplosione/combattimento e chi più ne ha più ne metta; certo, a lungo andare uno potrebbe pensare che si tratti di stratagemmi per allungare il brodo (ed in effetti per alcune sequenze purtroppo penso che sia così), ma per fortuna Katsuhiro Otomo non è un Michael Bay nipponico e non ho mai avvertito noia o forzature nel susseguirsi degli eventi.
Il tutto è sorretto dagli ottimi personaggi, tutti ben caratterizzati: Kaneda, Kay, Tetsuo, i tre esper più Akira, il Colonnello... è impossibile che vi lascino indifferenti. Anche quelli che potremmo definire secondari (Lady Miyako su tutti) sono importanti ai fini della storia e hanno un loro momento di gloria.

Akira però non è solamente azione, uno dei suoi più grandi pregi è l'enorme critica al potere, in tutte le sue forme, che permea l'intera opera; senza fare spoiler, essa viene personificata dai personaggi del Colonnello (nella prima parte della storia) e di Tetsuo (nella seconda), a voi scoprire chi di loro riuscirà a sopravvivere e chi invece verrà schiacciato da questa brama.

Finisce qui la mia recensione del manga di Akira, che dire in conclusione se non che consiglio caldamente a tutti di leggerlo e goderselo, è tempo ben speso ve lo assicuro! A maggiore ragione se avete visto il film (recensirò anche quello), che rappresenta solo la punta di un gigantesco iceberg e non rende giustizia al lavoro di Otomo. Akira non è perfetto, per via di tutti quei piccoli difetti che ho elencato prima, ma rimane comunque un capolavoro senza se e senza ma.