Recensione
360° Material
5.0/10
<b>ATTENZIONE, POSSIBILI SPOILER</b>
Mio Otaka e Sunao Taki sono compagni di classe, ma non avevano mai parlato fino a quando, un giorno, Mio sorprende Taki a fissare il cielo tanto attentamente che per poco non finisce sui binari del treno alla stazione. E' proprio Mio ad afferrarlo in tempo. In seguito a questo salvataggio i due inizieranno a chiacchierare sulle scie degli aerei. Il giorno dopo la ragazza, incuriosita dai discorsi del compagno, mentre è in cerca di altre scie, rischia anche lei di essere investita da un'auto, ma sarà Taki stavolta a salvarla. Mio inizia così ad interessarsi sempre più a questo strano ragazzo e si renderà conto di esserne attratta.
Mentre terminavo la lettura di questo Shoujo nella mia mente si affacciava un grosso punto interrogativo, affiancato magari al titolo del manga: "360° Material"? Toko Minami infatti, autrice del manga in questione, nel volume 2 spiega il significato del titolo, cioè l'intento di mostrare i personaggi da ogni angolazione, mentre nel volume 5 dice che voleva dare un senso di coralità alla storia coinvolgendo tutti i personaggi. Ma che sia l'uno o l'altro l'obbiettivo della mangaka, io non sono riuscita ad arrivarci e anzi direi che uno dei principali difetti di questo manga è proprio la caratterizzazione dei suoi personaggi. Certo riusciremo più o meno a "inquadrare" caratterialmente i tre personaggi principali, cioè Mio, Taki e Marui ma, alla fine, di loro ci verrà detto ben poco perché l'autrice focalizzerà la sua attenzione più che altro sul triangolo amoroso e sulla sua soluzione, senza pensare ad altro. Non sapremo mai, ad esempio, dei progetti di questi ragazzi in merito al futuro, ne avremo modo di conoscere le loro famiglie per intero. Ma si poteva soprassedere a queste mancanze se l'autrice avesse sfruttato questo triangolo almeno per approfondire i ragazzi coinvolti, facendoli maturare ma, ahimè, ciò non avviene.
In qualche tavola sembra voler dare una "svegliata" ai protagonisti, ma poi questi ritornano sempre al punto di partenza. Toko Minami non dà certo onore alla sua eroina, Mio, che appare come una ragazza volubile e facilmente influenzabile; per questo la sua scelta finale risulta incerta e poco convincete.
Ma a pagarne di più le spese è in realtà il protagonista maschile, Taki, che è un personaggio anche abbastanza originale, perché diverso dai ragazzi che siamo abituati a conoscere nel panorama degli shoujo manga. Taki è distratto, con la testa fra le nuvole, di poche parole e molto insicuro.
E forse è proprio per questa sua apparente passività che l'autrice finisce con il metterlo quasi da parte, per dare più spazio ai sentimenti e tormenti del "terzo incomodo" Marui, decisamente più attivo e passionale.
E il povero Taki? Interpellato praticamente solo quando si tratta di dare una mano agli altri nello studiare! Ci sono dei momenti in cui esce fuori dal "guscio" e sembra volersi ribellare, ma questo aspetto del suo carattere viene sviluppato poco, restando fondamentalmente un personaggio poco incisivo (e badate che è il mio preferito).
E che dire dei personaggi secondari? Fatta eccezione per Akane, tutti gli altri sono praticamente solo delle comparse: ci vengono presentate delle situazioni anche su di loro, ma sono accennate in così poche vignette che alla fine ti sembra quasi inutile che l'autrice abbia voluto anche solo mostrarle.
Nonostante tutti questi difetti però devo dire che 360° Material può essere abbastanza coinvolgente proprio per il suo essere una storia d'amore (alcune scene sono davvero tenere), ma poteva essere sviluppato sicuramente meglio e di più perché, alla fine degli 8 volumi di cui è composta la storia, si ha un senso di "incompleto" che non lascia soddisfatto il lettore, ragion per cui non posso dargli la sufficienza.
Dal punto di visto grafico e del disegno anche questo non si distingue particolarmente nè in bene nè in male (forse gli occhi poco espressivi), ma si possono guardare. Molto belle e dalle tonalità pastello le copertine.
Per quanto riguarda l'edizione Star Comics è la classica con copertina rigida, tutto molto compatto come sempre.
In definitiva 360° Material è un manga mediocre che può essere rivolto più che altro ad un pubblico giovane o agli amanti in generale delle commedie romantiche. Se cercate invece una storia profonda e con un buon approfondimento psicologico dei personaggi quest'opera non fa per voi.
Voto: 5
Mio Otaka e Sunao Taki sono compagni di classe, ma non avevano mai parlato fino a quando, un giorno, Mio sorprende Taki a fissare il cielo tanto attentamente che per poco non finisce sui binari del treno alla stazione. E' proprio Mio ad afferrarlo in tempo. In seguito a questo salvataggio i due inizieranno a chiacchierare sulle scie degli aerei. Il giorno dopo la ragazza, incuriosita dai discorsi del compagno, mentre è in cerca di altre scie, rischia anche lei di essere investita da un'auto, ma sarà Taki stavolta a salvarla. Mio inizia così ad interessarsi sempre più a questo strano ragazzo e si renderà conto di esserne attratta.
Mentre terminavo la lettura di questo Shoujo nella mia mente si affacciava un grosso punto interrogativo, affiancato magari al titolo del manga: "360° Material"? Toko Minami infatti, autrice del manga in questione, nel volume 2 spiega il significato del titolo, cioè l'intento di mostrare i personaggi da ogni angolazione, mentre nel volume 5 dice che voleva dare un senso di coralità alla storia coinvolgendo tutti i personaggi. Ma che sia l'uno o l'altro l'obbiettivo della mangaka, io non sono riuscita ad arrivarci e anzi direi che uno dei principali difetti di questo manga è proprio la caratterizzazione dei suoi personaggi. Certo riusciremo più o meno a "inquadrare" caratterialmente i tre personaggi principali, cioè Mio, Taki e Marui ma, alla fine, di loro ci verrà detto ben poco perché l'autrice focalizzerà la sua attenzione più che altro sul triangolo amoroso e sulla sua soluzione, senza pensare ad altro. Non sapremo mai, ad esempio, dei progetti di questi ragazzi in merito al futuro, ne avremo modo di conoscere le loro famiglie per intero. Ma si poteva soprassedere a queste mancanze se l'autrice avesse sfruttato questo triangolo almeno per approfondire i ragazzi coinvolti, facendoli maturare ma, ahimè, ciò non avviene.
In qualche tavola sembra voler dare una "svegliata" ai protagonisti, ma poi questi ritornano sempre al punto di partenza. Toko Minami non dà certo onore alla sua eroina, Mio, che appare come una ragazza volubile e facilmente influenzabile; per questo la sua scelta finale risulta incerta e poco convincete.
Ma a pagarne di più le spese è in realtà il protagonista maschile, Taki, che è un personaggio anche abbastanza originale, perché diverso dai ragazzi che siamo abituati a conoscere nel panorama degli shoujo manga. Taki è distratto, con la testa fra le nuvole, di poche parole e molto insicuro.
E forse è proprio per questa sua apparente passività che l'autrice finisce con il metterlo quasi da parte, per dare più spazio ai sentimenti e tormenti del "terzo incomodo" Marui, decisamente più attivo e passionale.
E il povero Taki? Interpellato praticamente solo quando si tratta di dare una mano agli altri nello studiare! Ci sono dei momenti in cui esce fuori dal "guscio" e sembra volersi ribellare, ma questo aspetto del suo carattere viene sviluppato poco, restando fondamentalmente un personaggio poco incisivo (e badate che è il mio preferito).
E che dire dei personaggi secondari? Fatta eccezione per Akane, tutti gli altri sono praticamente solo delle comparse: ci vengono presentate delle situazioni anche su di loro, ma sono accennate in così poche vignette che alla fine ti sembra quasi inutile che l'autrice abbia voluto anche solo mostrarle.
Nonostante tutti questi difetti però devo dire che 360° Material può essere abbastanza coinvolgente proprio per il suo essere una storia d'amore (alcune scene sono davvero tenere), ma poteva essere sviluppato sicuramente meglio e di più perché, alla fine degli 8 volumi di cui è composta la storia, si ha un senso di "incompleto" che non lascia soddisfatto il lettore, ragion per cui non posso dargli la sufficienza.
Dal punto di visto grafico e del disegno anche questo non si distingue particolarmente nè in bene nè in male (forse gli occhi poco espressivi), ma si possono guardare. Molto belle e dalle tonalità pastello le copertine.
Per quanto riguarda l'edizione Star Comics è la classica con copertina rigida, tutto molto compatto come sempre.
In definitiva 360° Material è un manga mediocre che può essere rivolto più che altro ad un pubblico giovane o agli amanti in generale delle commedie romantiche. Se cercate invece una storia profonda e con un buon approfondimento psicologico dei personaggi quest'opera non fa per voi.
Voto: 5