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"Children of the Sea" è l'ultima fatica di Daisuke Igarashi, premiata al Japan Media Arts Festival del 2009 e che Planet Manga propone in 5 volumi dal prezzo piuttosto alto, ma giustificato dato l'elevato numero di pagine presenti in ciascun volumetto, talune anche a colori.

La vicenda all'inizio si presenta piuttosto semplice, ruotando attorno a Sora e a Umi, i bambini del mare del titolo, esseri a metà tra il mondo umano e quello marino, e a misteriosi avvenimenti ad essi collegati, come la scomparsa dei pesci negli acquari di tutto il mondo e ulteriori strani fenomeni naturali(una luminescenza che si manifesta nei due bambini e una pioggia di meteoriti).

Figurano poi tutti gli altri personaggi, tutti attirati dall'alone soprannaturale emanato dai fanciulli: i due biologi marini, Jim Cusack e il suo discepolo Anglade, profondamente diversi ma accomunati dalla medesima ricerca, la vecchia e saggia Dede e la vivace ragazzina Ruka, dal cui punto di vista è narrata la storia.

Col passare dei volumi,però,le azioni dei personaggi lasciano il posto ad elementi soprannaturali e il vero protagonista appare chiaro: il mare.
Il fulcro della narrazione si sposta, infatti, verso l'ecosistema marino, mostrandoci i suoi scorci più mozzafiato e i suoi abissi più reconditi e oscuri, indagando instancabilmente il rapporto tra i due mondi, quello umano, dei personaggi, profondamente limitato e in cui abitanti non sembrano pervenire ad una risposta certa circa i misteri del mondo e dell'esistenza,e quello marino, di Umi e Sora e di gran parte degli animali, silenzioso eppure bellissimo, progenitore dell'uomo e culla della vita, in cui gli organismi riescono a comprendersi senza parole, e in cui giacciono le risposte cui l'uomo non perverrà mai.

L'autore rallenta spesso la narrazione per raccontare testimonianze di un soggetto estraneo alla vicenda principale o il passato di uno dei personaggi, apparentemente sconnessi ma densi di indizi e suggestioni per giungere ad una più piena comprensione della storia, talvolta inserisce e combina anche teorie scientifiche e miti esoterici, come il teorema di Godel e i racconti di tribù indoeuropee e precolombiane, che rendono l'opera suscettibile di molteplici interpretazioni e aperta a varie chiavi di lettura.

Il disegno dell'opera è essenziale, eppure suggestivo, conciso ed elegante. I volti e le figure dei personaggi sono rappresentati con contorni sinuosi, in modo da renderli facilmente distinguibili e da farne risaltare gli occhi. Ma il punto forte sono le ambientazioni marine, ricche di ombreggiature e quasi mistiche, e i disegni degli animali, magistrali e perfettamente curati. Vere e proprie opere d'arte che talvolta si sostituiscono alla narrazione e che meglio delle vignette permettono di convogliare al lettore il senso principale dell'opera: un inno alla vita e al momento della nascita, di tutte le creature.