Recensione
La Crociata degli Innocenti
7.0/10
Recensione di GuardianTomberry
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1212, Francia. La storia parla di Nicolas, un ragazzo di 12 anni che vuole diventare un indomito cavaliere crociato ed Etienne, suo amico nonché coetaneo, che al contrario odia la guerra. Un giorno quest'ultimo ha un'apparizione, il Signore lo sprona ad incamminarsi verso la Terra Santa, Gerusalemme. Da questo avvenimento partirà la "Crociata dei fanciulli", 12 ragazzi partiranno dal nord della Francia, noncuranti del destino che li attende.
Il tratto di Usamaru Furuya è come sempre pungente, crudo, dettagliato dove necessario. All'inizio non ero certo che fosse adatto per un fumetto storico, ma mi sono in parte ricreduto reputandolo idoneo nei momenti cruenti in cui la trama spesso sfocia. Non lo reputo il suo miglior lavoro a livello grafico.
L'edizione Goen presenta diverse caratteristiche negative per questo motivo ho deciso di soffermarmi maggiormente nel descriverla rispetto ad altre serie recensite in passato. Partiamo dalla sovraccoperta che risulta essere "tagliata male" e non di particolare qualità, con risultati negativi nell'abbinamento con i volumetti (non perfettamente aderente all'albo in sintesi). Non è presente alcun riferimento o nota sull'autore né tanto meno una sintetica descrizione della trama, cosa utile a mio giudizio per un lettore inesperto che si avvicina per la prima volta a Usamaru Furuya. L'unico elemento "aggiunto" è la postfazione presente nell'ultimo numero. Sono presenti errori di battitura. Il "problema" maggiore sta nell'edizione stessa infatti l'opera originale era composta da 3 volumi, per poterla pubblicare in Italia e fare fronte al rapporto spesa/guadagno, Goen ha pensato bene di dividerli formando quindi una serie di 6 "albetti" (sottolineo la divisione del colore delle copertine che indica chiaramente come fossero in origine 3 volumi). Conseguenza di questa scelta risulta essere la mancanza dell'indice ogni 2 volumi. Anche il progetto editoriale generale su questo fumetto a me pare gestito male e soprattutto con sfacciato intento remunerativo svolgendo però solo il minimo sindacale. Promozione sul primo volume che viene proposto a 1,95 euro, i 5 volumi rimanenti con prezzo di copertina di 4,95 euro. Di solito non faccio "le pulci", ma in questo caso a fronte di una spesa di 26,70 euro totali mi son ritrovato in mano un'edizione forse appena sufficiente (ad essere molto buoni) quando con 19,50 euro Planet Manga ha fatto un ottimo lavoro con "Lo Squalificato" sempre dello stesso autore, dedicandogli una buona/ottima edizione in 3 volumi a 6,50 euro l'uno. Questo fa riflettere molto sulle dinamiche attuate nei due casi, ribadisco per opere dello stesso autore e della stessa lunghezza. Uniche note positive sono la carta di buona qualità, la possibilità di acquistare il primo volumetto a 1,95 euro per farsi un'idea della storia ed il magro bottino di 3 cover in più.
Data la natura complessa di questo lavoro, che va a toccare aspetti storici, etici e morali, è stato molto utile approfondirne la natura leggendo la postfazione inserita nell'ultimo albo oltre a fare una breve ricerca in internet sulle vicende narrate. E' necessario sottolineare che l'autore ha preso come punti cardine le note storiche presenti sulla "Crociata degli Innocenti", il ruolo dei Templari all'epoca, il ruolo della Chiesa nei confronti degli "eretici" e loro natura (includendo discriminazioni razziali, sessuali, di nascita e ceto, religiose, ecc...). Il prodotto finale è da lui stesso definito come "originale" inteso come non strettamente correlato alla realtà dei fatti (tutt'altro che chiara agli stessi storici) e con la volontà di porre in evidenza alcuni aspetti tutt'ora discussi. Lo sviluppo del gruppo che giunge poi all'autodistruzione è stato inserito come solida base, pilastro, spesso e volentieri, nelle storie del mangaka.
Per questo motivo ci sono incongruenze a livello storico (la "Crociata" a detta di alcuni storici era in realtà partita da più punti del Nord Europa per poi fondersi in un unico "flusso" sulle coste del Mediterraneo). Il termine "bambino" per l'epoca aveva un significato molto diverso da quello attuale e lo stesso "ruolo" dei bambini era visto con occhi differenti. Lo sviluppo quasi "subdolo" che l'autore propone proprio nelle battute finale pare quasi un'accozzaglia di roba, ma nasconde a mio avviso una riflessione su quali erano le falle culturali dell'epoca. Ne nasce quindi una critica generale su vari aspetti già citati, dalle contraddizioni della religione nei confronti degli eretici agli ideali basati su preconcetti sbagliati o presi superficialmente.
In sintesi, "La Crociata degli Innocenti" è un lavoro interessante su un periodo storico nebuloso e controverso. Non la reputo una delle opere migliori di Furuya, ma a mio avviso è indubbia la capacità di questo autore nel proporre tematiche forti con facilità e freddezza, sia a livello grafico che di contenuto.
Il tratto di Usamaru Furuya è come sempre pungente, crudo, dettagliato dove necessario. All'inizio non ero certo che fosse adatto per un fumetto storico, ma mi sono in parte ricreduto reputandolo idoneo nei momenti cruenti in cui la trama spesso sfocia. Non lo reputo il suo miglior lavoro a livello grafico.
L'edizione Goen presenta diverse caratteristiche negative per questo motivo ho deciso di soffermarmi maggiormente nel descriverla rispetto ad altre serie recensite in passato. Partiamo dalla sovraccoperta che risulta essere "tagliata male" e non di particolare qualità, con risultati negativi nell'abbinamento con i volumetti (non perfettamente aderente all'albo in sintesi). Non è presente alcun riferimento o nota sull'autore né tanto meno una sintetica descrizione della trama, cosa utile a mio giudizio per un lettore inesperto che si avvicina per la prima volta a Usamaru Furuya. L'unico elemento "aggiunto" è la postfazione presente nell'ultimo numero. Sono presenti errori di battitura. Il "problema" maggiore sta nell'edizione stessa infatti l'opera originale era composta da 3 volumi, per poterla pubblicare in Italia e fare fronte al rapporto spesa/guadagno, Goen ha pensato bene di dividerli formando quindi una serie di 6 "albetti" (sottolineo la divisione del colore delle copertine che indica chiaramente come fossero in origine 3 volumi). Conseguenza di questa scelta risulta essere la mancanza dell'indice ogni 2 volumi. Anche il progetto editoriale generale su questo fumetto a me pare gestito male e soprattutto con sfacciato intento remunerativo svolgendo però solo il minimo sindacale. Promozione sul primo volume che viene proposto a 1,95 euro, i 5 volumi rimanenti con prezzo di copertina di 4,95 euro. Di solito non faccio "le pulci", ma in questo caso a fronte di una spesa di 26,70 euro totali mi son ritrovato in mano un'edizione forse appena sufficiente (ad essere molto buoni) quando con 19,50 euro Planet Manga ha fatto un ottimo lavoro con "Lo Squalificato" sempre dello stesso autore, dedicandogli una buona/ottima edizione in 3 volumi a 6,50 euro l'uno. Questo fa riflettere molto sulle dinamiche attuate nei due casi, ribadisco per opere dello stesso autore e della stessa lunghezza. Uniche note positive sono la carta di buona qualità, la possibilità di acquistare il primo volumetto a 1,95 euro per farsi un'idea della storia ed il magro bottino di 3 cover in più.
Data la natura complessa di questo lavoro, che va a toccare aspetti storici, etici e morali, è stato molto utile approfondirne la natura leggendo la postfazione inserita nell'ultimo albo oltre a fare una breve ricerca in internet sulle vicende narrate. E' necessario sottolineare che l'autore ha preso come punti cardine le note storiche presenti sulla "Crociata degli Innocenti", il ruolo dei Templari all'epoca, il ruolo della Chiesa nei confronti degli "eretici" e loro natura (includendo discriminazioni razziali, sessuali, di nascita e ceto, religiose, ecc...). Il prodotto finale è da lui stesso definito come "originale" inteso come non strettamente correlato alla realtà dei fatti (tutt'altro che chiara agli stessi storici) e con la volontà di porre in evidenza alcuni aspetti tutt'ora discussi. Lo sviluppo del gruppo che giunge poi all'autodistruzione è stato inserito come solida base, pilastro, spesso e volentieri, nelle storie del mangaka.
Per questo motivo ci sono incongruenze a livello storico (la "Crociata" a detta di alcuni storici era in realtà partita da più punti del Nord Europa per poi fondersi in un unico "flusso" sulle coste del Mediterraneo). Il termine "bambino" per l'epoca aveva un significato molto diverso da quello attuale e lo stesso "ruolo" dei bambini era visto con occhi differenti. Lo sviluppo quasi "subdolo" che l'autore propone proprio nelle battute finale pare quasi un'accozzaglia di roba, ma nasconde a mio avviso una riflessione su quali erano le falle culturali dell'epoca. Ne nasce quindi una critica generale su vari aspetti già citati, dalle contraddizioni della religione nei confronti degli eretici agli ideali basati su preconcetti sbagliati o presi superficialmente.
In sintesi, "La Crociata degli Innocenti" è un lavoro interessante su un periodo storico nebuloso e controverso. Non la reputo una delle opere migliori di Furuya, ma a mio avviso è indubbia la capacità di questo autore nel proporre tematiche forti con facilità e freddezza, sia a livello grafico che di contenuto.