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Prima di iniziare questa recensione, vorrei aprire una parentesi. Io non mi capacito di come sia possibile fare una recensione di un fumetto del genere leggendo solo il primo volume, sapendo che il voto dato verrà conteggiato per la media finale dell'opera. Esiste, proprio per evitare ciò, una funzione di animeclick nella pagina "volumetti" di ogni serie in cui è possibile dare un giudizio su un volume specifico. Bene, chiusa parentesi, adesso è ora di iniziare la recensione.
Innanzitutto, chi è l'autore di questo fumetto? E' una donna, Shinobu Ohtaka, che ha debuttato come fumettista nel 2004 con "Sumomomo Momomo" ("La Fidanzata più Forte del Mondo!", in italiano), un'opera di discreto successo. Nel giugno 2009, anno della conclusione della sua prima opera, inizia la serializzazione, sulla rivista Weekly Shōnen Sunday della Shogakukan, della seconda opera fumettistica dell'autrice, "Magi: The Labyrinth of Magic". Ed è con questo fumetto che raggiunge il vero successo, infatti con soli 24-25 volumi l'opera ha venduto circa 20 milioni di copie in patria.
Ma arriviamo al sodo, Magi è meritevole oppure no?
Assolutamente sì. Adesso vi chiederete, perché? Lo spiegherò, presto, ma prima vorrei specificare una cosa che molte persone sembrano non aver capito. La trama di Magi non ha nulla a che fare con quella di "Le Mille e una Notte", infatti il fumetto non è tratto da quest'ultima, ma è ispirato, che è ben diverso. A quelle persone che dicono che la trama di Magi è tratta da "Le Mille e una Notte", io vorrei davvero chiedere se hanno mai letto anche solo una pagina della raccolta di novelle, ma meglio di no, perché la risposta è più che prevedibile.

Ok, iniziamo a spiegare perché Magi è un'opera meritevole. E' molto semplice: non ha difetti.
Ma chiariamo bene il perché di quello che ho scritto precedentemente, analizzando i punti essenziali di Magi.
La storia, oltre ad essere originale, è davvero molto ben scritta, infatti non ci troveremo di fronte a forzature, fanservice, filler inutili oppure power-up senza senso. Inoltre è perfettamente narrata, infatti riesce a tenere alta l'attenzione del lettore anche con interi volumi formati da quasi solo dialoghi. In aggiunta a tutto il resto, Magi tratta anche delle tematiche di un'importanza e valori enormi, come la schiavitù, la guerra, il razzismo, i differenti stati sociali, il destino, la politica, l'economia e infine l'amicizia (raccontata in modo eccezionale, probabilmente solo il rapporto fra Gon e Killua di HxH ci si avvicina). Tutte queste tematiche vengono affrontate per niente banalmente, ma da un punto di vista molto maturo e senza un minimo di superficialità. Quindi, non è un manga leggero come molti dicono (probabilmente quelli che hanno letto solo il primo numero), soprattutto se messo a confronto con il resto dei manga in corso con stesso target e genere. Insomma, se si cercasse di trovare dei punti deboli nella sceneggiatura, sarebbe un'impresa molto ardua, se non impossibile.
I personaggi sono ottimamente costruiti. Chi dice il contrario ha letto solo il primo volume, perché dirlo sarebbe una falsità. I personaggi maturano durante le vicende, è possibile percepire il loro netto cambiamento con il passare dei volumi. Insomma, sono ben caratterizzati, e faccio notare che questo vale anche per i moltissimi personaggi minori. Potrei analizzare ogni singolo personaggio per farvi capire bene, ma è una recensione e non un'analisi approfondita di Magi, quindi leggete il fumetto e vedrete con i vostri occhi. Ah, vorrei ricordare che Magi non ha un solo protagonista, forse sarebbe meglio dire che non ha un vero e proprio protagonista, infatti è un fumetto corale.
La storia non è ambientata solo in Medio Oriente, come sento dire ovunque, perché in realtà Magi ha un setting molto più ampio, per esempio l'Impero Rehm (ispirato all'Impero Romano), l'Impero di Partebia (ispirato a Persia), l'Impero Ko (ispirato alla Cina), il Regno di Sindria (ispirato all'India) e diversi altri... Comunque, l'universo creato dall'autrice ha una dimensione non misurabile, direi infinita, ma mi fermo qui causa spoiler. Magi potrebbe essere apprezzato più del normale da uno storico oppure da una persona in possesso di buone conoscenze storiche.
I combattimenti sono come dovrebbero essere al giorno d'oggi, strategici e spettacolari al punto giusto. A volte il disegno durante i combattimenti non è perfetto, ma grazie ad una buona regia sono sempre chiari.
Parlando dei disegni, Shinobu Ohtaka ha uno stile abbastanza particolare, molto atipico per un manga di questo genere, ma ciò non è un male secondo me, visto che lo distingue dalla massa. Il tratto è semplice ed abbastanza particolareggiato quando necessario, quindi la lettura è molto scorrevole, anche soprattutto grazie all'appoggio di una buona regia. Un'altra cosa da sottolineare sono le copertine dei volumi, che sono veramente mozzafiato, penso di non aver mai visto delle copertine tanto belle in un manga di questo genere.

Direi che questa breve recensione può finire. Ho cercato di non fare spoiler scrivendo solo il necessario, senza fare esempi tratti dal fumetto.
E il voto? 9 visto che è ancora in corso, ma voglio premiare Magi con il 10 perché quest'opera dimostra come anche un fumetto di questo genere possa essere una grande opera e non solo un fumetto per ragazzi (come già successo con FMA). In futuro spero di vedere sempre più fumetti prendere questa strada.
Per finire, consiglio questo manga a qualsiasi tipo di lettore, ma soprattutto agli amanti del fantasy, a chi vuole uno shonen atipico (perché Magi lo è) oppure a chi vuole una storia matura e profonda, degli ottimi personaggi e intrighi politici alla "Game of Thrones".