Recensione
Planetes
10.0/10
COMMENTO
"Planetes" è un'opera unica nel suo genere, è qualcosa di più di un manga di fantascienza. Racconta in modo realistico la naturale evoluzione dell'esplorazione spaziale come la conosciamo. Lo spazio ha sempre affascinato l'uomo, che da sempre ha desiderato raggiungerlo; ai giorni nostri, è visto come un luogo ricco di risorse e questi fattori portano l'uomo verso l'esplorazione e la colonizzazione dello spazio, soddisfacendo il suo desiderio di ricchezza e di conoscenza. Il vero protagonista del manga non è lo spazio ma bensì l'uomo con tutte le sue ambizioni, i sogni e i desideri, ma anche tutte le paure, i dubbi e le domande irrisolte. Si tratta di un'opera assolutamente fuori dalle righe, che affronta un argomento decisamente complesso come il rapporto tra l'uomo e lo spazio.
I personaggi sono caratterizzati splendidamente, ognuno alla ricerca della propria strada, del motivo che li ha portati a raggiungere lo spazio. Hachimaki con il suo sogno di esplorare lo spazio con una nave tutta sua; Yuri che decide di intraprendere questa carriera per cercare un oggetto che rappresenta per lui il ricordo della moglie, morta in un incidente nello spazio; la scorbutica ma coraggiosa Fee disposta a tutto pur di ripulire lo spazio; e la giovanissima Tanabe che non sa bene nemmeno lei perché ha deciso di diventare un'astronauta, ma che saprà intaccare il cuore del disilluso Hachimaki. Le varie situazioni in cui vanno a trovarsi i protagonisti vengono utilizzate come metodo narrativo per sviluppare i personaggi e i loro rapporti emotivi. Vengono affrontati diversi argomenti contribuendo a svelare il carattere dei protagonisti, il loro passato e le motivazioni che li hanno spinti a raggiungere le stelle.
Con un approccio molto realistico, Yukimura affronta tutti i problemi che lo spazio può provocare, da quelli fisici a quelli psicologici. Oltre a questo, tutte le situazioni descritte ed i macchinari utilizzati si basano su veri presupposti scientifici e delineano un mondo coerente e realistico. Il tratto di Yukimura è molto pulito, ben definito e ricco di dettagli. Un altro elemento di spicco nella trama è un'imminente missione esplorativa su Giove, a bordo di una nave sperimentale a fusione nucleare. E sarà proprio per intraprendere questo viaggio che Hachimaki riuscirà a superare le sue paure, i suoi timori e tutti i problemi che lo affliggono fino a capire cos'è che desidera veramente, qualcosa per cui combattere, per cui vivere e trovare un luogo a cui poter fare ritorno. "Planetes" è davvero una storia emozionante, profonda, a tratti persino poetica, come il mare di stelle che le fa da palcoscenico.
REALISMO
Diversamente da altri manga a tema fantascientifico, "Planetes" utilizza delle descrizioni molto realistiche dello spazio e del viaggio spaziale. Concetti come il movimento in presenza di bassa gravità o l'assenza totale di peso sono illustrati in maniera molto verosimile. La stessa cosa vale per la vita nello spazio e in ambienti chiusi come navicelle spaziali. Vengono descritte delle navi e dei mezzi spaziali che utilizzano dei moti realistici per muoversi. Anche la necessità di recuperare i detriti spaziali, tema centrale di "Planetes", è basata su un problema reale e in continuo aumento per gli astronauti dei nostri tempi, pericolo che se trascurato potrebbe portare alla cosiddetta Sindrome di Kessler tanto temuta nel manga. Durante la lettura vengono anche spiegati concetti come l'orbita dei corpi celesti, la velocità di fuga, lo zenith, l'atmosfera, ecc.
Lo spazio non è un luogo adatto agli esseri umani e gli astronauti soffrono continuamente di malattie dovute alla permanenza nello spazio, come ad esempio avvelenamento da radiazioni, osteoporosi causata dall'assenza di gravità, riduzione della massa muscolare e problemi psicologici dovuti alla lunga permanenza nel vuoto dello spazio. Un esempio lampante dei problemi relativi alla vita nello spazio è Nono, la ragazza nata sulla Luna, diventata anormalmente alta a causa della bassa gravità del satellite, con la conseguente struttura ossea più fragile e una muscolatura che non potrebbe reggere alla gravità terrestre. L'opera si ricollega inoltre alla storia della missilistica e del volo spaziale. Ci sono diversi riferimenti ai pionieri dell'astronautica come Konstantin Tsiolkovsky e Hermann Oberth e della missilistica come Wernher von Braun e Robert Goddard.
DIFFERENZE TRA ANIME E MANGA
Come ho già accennato nell'introduzione, dal questo manga è stata tratta una serie televisiva. Normalmente esistono due modi per trasporre un manga in un anime, quello di seguire fedelmente la storia originale, oppure quello di reinterpretarla, adattandolo al differente mezzo espressivo. "Planetes" rispecchia il secondo caso. Mentre il manga concentra maggiormente la sua attenzione su Hachimaki, l'anime segue la giovane Ai Tanabe. Questo modifica sensibilmente la struttura della serie fornendo un punto di vista alternativo e molto interessante (specialmente per chi ha letto la versione cartacea), ma trattando gli stessi argomenti del manga e rispettando la complessa psicologia dei personaggi, le atmosfere malinconiche e le spettacolari vedute spaziali. Essendo una serie di 26 episodi, viene sfruttata la possibilità di introdurre nuovi personaggi e proporre situazioni inedite rispetto all'originale.
All'arrivo sulla stazione spaziale, che ospita la sede della Sezione Detriti, Tanabe si ritrova ad avere a che fare con un branco di pazzi. Hachi che se ne va in giro con il pannolone e tuta spaziale (solo la parte superiore), Fee chiusa in una capsula per poter fumare indisturbata, e una serie di personaggi uno più strampalato dell'altro. A differenza di Hachimaki, Fee e Yuri che rimangono più o meno gli stessi, il personaggio di Tanabe è forse quello che soffre maggiormente della transizione. Ai diventa in una certa misura più dolce e ingenua del suo corrispettivo cartaceo (l'hanno disegnata anche più carina in effetti). Tralasciando queste piccole differenze, la versione animata di "Planetes" rispecchia ampiamente lo spirito dell'opera di Yukimura.
"Planetes" è un'opera unica nel suo genere, è qualcosa di più di un manga di fantascienza. Racconta in modo realistico la naturale evoluzione dell'esplorazione spaziale come la conosciamo. Lo spazio ha sempre affascinato l'uomo, che da sempre ha desiderato raggiungerlo; ai giorni nostri, è visto come un luogo ricco di risorse e questi fattori portano l'uomo verso l'esplorazione e la colonizzazione dello spazio, soddisfacendo il suo desiderio di ricchezza e di conoscenza. Il vero protagonista del manga non è lo spazio ma bensì l'uomo con tutte le sue ambizioni, i sogni e i desideri, ma anche tutte le paure, i dubbi e le domande irrisolte. Si tratta di un'opera assolutamente fuori dalle righe, che affronta un argomento decisamente complesso come il rapporto tra l'uomo e lo spazio.
I personaggi sono caratterizzati splendidamente, ognuno alla ricerca della propria strada, del motivo che li ha portati a raggiungere lo spazio. Hachimaki con il suo sogno di esplorare lo spazio con una nave tutta sua; Yuri che decide di intraprendere questa carriera per cercare un oggetto che rappresenta per lui il ricordo della moglie, morta in un incidente nello spazio; la scorbutica ma coraggiosa Fee disposta a tutto pur di ripulire lo spazio; e la giovanissima Tanabe che non sa bene nemmeno lei perché ha deciso di diventare un'astronauta, ma che saprà intaccare il cuore del disilluso Hachimaki. Le varie situazioni in cui vanno a trovarsi i protagonisti vengono utilizzate come metodo narrativo per sviluppare i personaggi e i loro rapporti emotivi. Vengono affrontati diversi argomenti contribuendo a svelare il carattere dei protagonisti, il loro passato e le motivazioni che li hanno spinti a raggiungere le stelle.
Con un approccio molto realistico, Yukimura affronta tutti i problemi che lo spazio può provocare, da quelli fisici a quelli psicologici. Oltre a questo, tutte le situazioni descritte ed i macchinari utilizzati si basano su veri presupposti scientifici e delineano un mondo coerente e realistico. Il tratto di Yukimura è molto pulito, ben definito e ricco di dettagli. Un altro elemento di spicco nella trama è un'imminente missione esplorativa su Giove, a bordo di una nave sperimentale a fusione nucleare. E sarà proprio per intraprendere questo viaggio che Hachimaki riuscirà a superare le sue paure, i suoi timori e tutti i problemi che lo affliggono fino a capire cos'è che desidera veramente, qualcosa per cui combattere, per cui vivere e trovare un luogo a cui poter fare ritorno. "Planetes" è davvero una storia emozionante, profonda, a tratti persino poetica, come il mare di stelle che le fa da palcoscenico.
REALISMO
Diversamente da altri manga a tema fantascientifico, "Planetes" utilizza delle descrizioni molto realistiche dello spazio e del viaggio spaziale. Concetti come il movimento in presenza di bassa gravità o l'assenza totale di peso sono illustrati in maniera molto verosimile. La stessa cosa vale per la vita nello spazio e in ambienti chiusi come navicelle spaziali. Vengono descritte delle navi e dei mezzi spaziali che utilizzano dei moti realistici per muoversi. Anche la necessità di recuperare i detriti spaziali, tema centrale di "Planetes", è basata su un problema reale e in continuo aumento per gli astronauti dei nostri tempi, pericolo che se trascurato potrebbe portare alla cosiddetta Sindrome di Kessler tanto temuta nel manga. Durante la lettura vengono anche spiegati concetti come l'orbita dei corpi celesti, la velocità di fuga, lo zenith, l'atmosfera, ecc.
Lo spazio non è un luogo adatto agli esseri umani e gli astronauti soffrono continuamente di malattie dovute alla permanenza nello spazio, come ad esempio avvelenamento da radiazioni, osteoporosi causata dall'assenza di gravità, riduzione della massa muscolare e problemi psicologici dovuti alla lunga permanenza nel vuoto dello spazio. Un esempio lampante dei problemi relativi alla vita nello spazio è Nono, la ragazza nata sulla Luna, diventata anormalmente alta a causa della bassa gravità del satellite, con la conseguente struttura ossea più fragile e una muscolatura che non potrebbe reggere alla gravità terrestre. L'opera si ricollega inoltre alla storia della missilistica e del volo spaziale. Ci sono diversi riferimenti ai pionieri dell'astronautica come Konstantin Tsiolkovsky e Hermann Oberth e della missilistica come Wernher von Braun e Robert Goddard.
DIFFERENZE TRA ANIME E MANGA
Come ho già accennato nell'introduzione, dal questo manga è stata tratta una serie televisiva. Normalmente esistono due modi per trasporre un manga in un anime, quello di seguire fedelmente la storia originale, oppure quello di reinterpretarla, adattandolo al differente mezzo espressivo. "Planetes" rispecchia il secondo caso. Mentre il manga concentra maggiormente la sua attenzione su Hachimaki, l'anime segue la giovane Ai Tanabe. Questo modifica sensibilmente la struttura della serie fornendo un punto di vista alternativo e molto interessante (specialmente per chi ha letto la versione cartacea), ma trattando gli stessi argomenti del manga e rispettando la complessa psicologia dei personaggi, le atmosfere malinconiche e le spettacolari vedute spaziali. Essendo una serie di 26 episodi, viene sfruttata la possibilità di introdurre nuovi personaggi e proporre situazioni inedite rispetto all'originale.
All'arrivo sulla stazione spaziale, che ospita la sede della Sezione Detriti, Tanabe si ritrova ad avere a che fare con un branco di pazzi. Hachi che se ne va in giro con il pannolone e tuta spaziale (solo la parte superiore), Fee chiusa in una capsula per poter fumare indisturbata, e una serie di personaggi uno più strampalato dell'altro. A differenza di Hachimaki, Fee e Yuri che rimangono più o meno gli stessi, il personaggio di Tanabe è forse quello che soffre maggiormente della transizione. Ai diventa in una certa misura più dolce e ingenua del suo corrispettivo cartaceo (l'hanno disegnata anche più carina in effetti). Tralasciando queste piccole differenze, la versione animata di "Planetes" rispecchia ampiamente lo spirito dell'opera di Yukimura.