Recensione
Dagashi Kashi
7.0/10
"Dagashi Kashi" (ovvero "caramelle economiche" oppure con significato di contraddizione, se letto 'daga shikashi') è una serie anime della stagione invernale 2016 basata sull'omonimo manga disegnato da Kotoyama e serializzato sulla rivista Weekly Shounen Sunday della Kodansha, con 4 volumi all'attivo alla conclusione della serie animata.
La storia comincia in un'estate e si svolge in un paesino balneare dove la famiglia del protagonista, Kokonotsu Shikada, gestisce un negozio di dolcetti e merendine. Kokonotsu (soprannominato Kokonatsu, gioco di pronuncia con la parola inglese "coconut") ha il sogno di diventare un giorno mangaka, anche se il padre si ostina a convincerlo ad ereditare l'attività di famiglia. Dopo l'ennesimo tentativo fallito di quest'ultimo e vedersi di nuovo affidato la cura del negozio, davanti a Kokonotsu si presenta Hotaru Shidare, una bella fanciulla che si dichiara intenzionata a reclutare il padre di Kokonotsu, You Shikada, per lavorare per la sua azienda, cioè la Shidare Company, una delle maggiori ditte produttrici di dolciumi. Una volta capito che You accetterà di venire reclutato se in cambio suo figlio deciderà di ereditare l'attività familiare, Hotaru farà il possibile per raggiungere il suo scopo...
Dopo di che, vediamo Hotaru che tenta in tutti i modi di convincere Kokonotsu a ereditare il negozio Shikada, mandando messaggi nascosti attraverso sfide e degustazioni a suon di dolciumi, non facendo passare però inosservata la sua passionale e ossessiva mania per questi ultimi. Passiamo dunque il tempo a guardare episodi più o meno tranquilli sulla quotidianità dei personaggi caratterizzati da storie praticamente autoconclusive che presenteranno di volta in volta una gran varietà di dolcetti e merendine con tanto di storielle narrate sulle loro origini e curiosità.
Questo si può dire che sia l'unico punto a favore di "Dagashi Kashi" (che a quanto pare ha ricevuto le autorizzazioni necessarie per mostrare tutti quegli snack che esistono realmente), almeno per me, tanto da dargli un 7, perché per il resto della serie si salva ben poco o niente. Si fiutava qualcosa di divertente in questo titolo, ma mi sono trovata a guardare qualcosa di divertente in modo diverso. La demenzialità la fa da padrona. C'è una leggera dose di fanservice grazie alla presenza di Hotaru, poi per il resto hanno giocato molto sull'ambiguo con lei ed il suo sentimento fiammante per i dolci, perché ogni volta se ne esce con frasi provocanti che fanno pensare a qualcosa di erotico e puntualmente tira fuori qualche dolce o snack. Povero Kokonotsu, che viene sempre deluso e schiacciato da un paio di caramelle (non che tifassi per loro due, eh).
Ora passiamo a qualcosa che ho gradito meno della serie: i personaggi, che sono pochi e si contano giusto su una mano: Hotaru, padre-figlio Shikada e i fratelli Endo. Non tanto perché siano poco caratterizzati, quanto perché abbastanza snervanti. Hotaru dovrebbe essere la figura portante, invece è quella che praticamente ho sopportato di meno, la sua passione per i dolci non dovrebbe essere una colpa, ma per come lo manifesta mi ha abbastanza irritata, non sempre, ma spesso, specie quando esce dalla serietà o perde l'autocontrollo per i dolci. Kokonotsu sembrava quasi l'unico sano di mente, ma solo fino a un certo punto. Il padre sembra essere quel tipo di personaggio che ha una doppia faccia, ma non s'è visto ancora nulla di diverso da come appariva all'inizio. Tou è un personaggio stereotipato classico in tutti gli aspetti, ma qualcosa di diverso è riuscito comunque a offrirlo anche lui; la sorella Saya è la seconda che sembra stare apposto con la testa, ma la sua bravura nel giocare tutti i giochi, anche se non li ha mai sfiorati con un dito, non mi convince.
Per quanto riguarda la storia, strada facendo mi sembra che abbia perso pezzi della trama presentata, ma, essendo una trasposizione dal manga, non so se la colpa sia imputabile all'anime. Credevo che l'ambizione di diventare mangaka fosse un elemento abbastanza focale, invece non se n'è parlato più di tanto dopo l'inizio. Il padre e Hotaru non mi pare che ci abbiano messo tutto sto granché per convincere Kokonotsu a ereditare il negozio, tant'è che, dopo i primi episodi, l'insistenza è calata molto, per poi riportare in vita l'argomento verso la fine con una conclusione pacifica senza costrizioni...
La grafica è buona e i disegni altrettanto, anche se non amo gli occhi con pupilla piccola che caratterizzano la serie, ma sono gusti personali.
In conclusione, un 7 per le presentazioni sui dolci, altrimenti sarebbe stato un 6 promosso sull'orlo.
La storia comincia in un'estate e si svolge in un paesino balneare dove la famiglia del protagonista, Kokonotsu Shikada, gestisce un negozio di dolcetti e merendine. Kokonotsu (soprannominato Kokonatsu, gioco di pronuncia con la parola inglese "coconut") ha il sogno di diventare un giorno mangaka, anche se il padre si ostina a convincerlo ad ereditare l'attività di famiglia. Dopo l'ennesimo tentativo fallito di quest'ultimo e vedersi di nuovo affidato la cura del negozio, davanti a Kokonotsu si presenta Hotaru Shidare, una bella fanciulla che si dichiara intenzionata a reclutare il padre di Kokonotsu, You Shikada, per lavorare per la sua azienda, cioè la Shidare Company, una delle maggiori ditte produttrici di dolciumi. Una volta capito che You accetterà di venire reclutato se in cambio suo figlio deciderà di ereditare l'attività familiare, Hotaru farà il possibile per raggiungere il suo scopo...
Dopo di che, vediamo Hotaru che tenta in tutti i modi di convincere Kokonotsu a ereditare il negozio Shikada, mandando messaggi nascosti attraverso sfide e degustazioni a suon di dolciumi, non facendo passare però inosservata la sua passionale e ossessiva mania per questi ultimi. Passiamo dunque il tempo a guardare episodi più o meno tranquilli sulla quotidianità dei personaggi caratterizzati da storie praticamente autoconclusive che presenteranno di volta in volta una gran varietà di dolcetti e merendine con tanto di storielle narrate sulle loro origini e curiosità.
Questo si può dire che sia l'unico punto a favore di "Dagashi Kashi" (che a quanto pare ha ricevuto le autorizzazioni necessarie per mostrare tutti quegli snack che esistono realmente), almeno per me, tanto da dargli un 7, perché per il resto della serie si salva ben poco o niente. Si fiutava qualcosa di divertente in questo titolo, ma mi sono trovata a guardare qualcosa di divertente in modo diverso. La demenzialità la fa da padrona. C'è una leggera dose di fanservice grazie alla presenza di Hotaru, poi per il resto hanno giocato molto sull'ambiguo con lei ed il suo sentimento fiammante per i dolci, perché ogni volta se ne esce con frasi provocanti che fanno pensare a qualcosa di erotico e puntualmente tira fuori qualche dolce o snack. Povero Kokonotsu, che viene sempre deluso e schiacciato da un paio di caramelle (non che tifassi per loro due, eh).
Ora passiamo a qualcosa che ho gradito meno della serie: i personaggi, che sono pochi e si contano giusto su una mano: Hotaru, padre-figlio Shikada e i fratelli Endo. Non tanto perché siano poco caratterizzati, quanto perché abbastanza snervanti. Hotaru dovrebbe essere la figura portante, invece è quella che praticamente ho sopportato di meno, la sua passione per i dolci non dovrebbe essere una colpa, ma per come lo manifesta mi ha abbastanza irritata, non sempre, ma spesso, specie quando esce dalla serietà o perde l'autocontrollo per i dolci. Kokonotsu sembrava quasi l'unico sano di mente, ma solo fino a un certo punto. Il padre sembra essere quel tipo di personaggio che ha una doppia faccia, ma non s'è visto ancora nulla di diverso da come appariva all'inizio. Tou è un personaggio stereotipato classico in tutti gli aspetti, ma qualcosa di diverso è riuscito comunque a offrirlo anche lui; la sorella Saya è la seconda che sembra stare apposto con la testa, ma la sua bravura nel giocare tutti i giochi, anche se non li ha mai sfiorati con un dito, non mi convince.
Per quanto riguarda la storia, strada facendo mi sembra che abbia perso pezzi della trama presentata, ma, essendo una trasposizione dal manga, non so se la colpa sia imputabile all'anime. Credevo che l'ambizione di diventare mangaka fosse un elemento abbastanza focale, invece non se n'è parlato più di tanto dopo l'inizio. Il padre e Hotaru non mi pare che ci abbiano messo tutto sto granché per convincere Kokonotsu a ereditare il negozio, tant'è che, dopo i primi episodi, l'insistenza è calata molto, per poi riportare in vita l'argomento verso la fine con una conclusione pacifica senza costrizioni...
La grafica è buona e i disegni altrettanto, anche se non amo gli occhi con pupilla piccola che caratterizzano la serie, ma sono gusti personali.
In conclusione, un 7 per le presentazioni sui dolci, altrimenti sarebbe stato un 6 promosso sull'orlo.