Recensione
Shingeki no Bahamut: Genesis
6.5/10
"Shingeki no Bahamut: Genesis" ha tutte le potenzialità per essere un grande anime, ma non le sfrutta, per questo ho dato solo 6.5.
Nulla da ridire sui disegni e l'animazione, entrambi ben fatti (anche se non mi entusiasmano particolarmente). La trama non è male e avrebbe tutti gli ingredienti per essere avvincente: alleanze tra uomini, dei e demoni, combattimenti, sentimentalismo, una catastrofe imminente che distruggerà il mondo e i protagonisti che faranno di tutto per evitarla. Eppure c'è qualcosa che non mi convince in questo anime, qualcosa che me lo ha fatto guardare senza troppo entusiasmo. E quel qualcosa sono i personaggi, troppo deboli e poco sviluppati. I tre protagonisti principali, Favaro, Kaisar e Amira, sono contraddistinti ognuno da una linea caratteriale che tuttavia rimane superficiale e poco approfondita. Kaisar dovrebbe essere un uomo giusto con un forte senso dell'onore, ma è talmente stereotipato che sembra quasi una caricatura del senso dell'onore. Favaro forse è quello reso leggermente meglio: vuole far credere di essere un egoista che pensa solo a sé stesso, quando in realtà si preoccupa molto dei propri amici, ma non viene aggiunto nulla di originale a uno stereotipo visto e rivisto. Amira è una bella ragazza per metà demone e per metà dea, ed è il personaggio con l'alone di mistero più grande attorno a sé (tutto ci verrà svelato nel corso delle puntate). Poteva (e forse voleva) essere il personaggio di punta, invece come unica caratteristica troviamo che ha una passione sfrenata per il cibo, e quindi abbiamo una bella e magra ragazza che si abbuffa e mangia più di dieci uomini messi insieme (anche qua, stereotipo trito e ritrito senza alcuna aggiunta di originalità). Sono personaggi piatti ai quali non sono riuscita ad affezionarmi, e per i quali non ho mai fatto veramente il tifo.
È un anime che si guarda con piacere ma senza smania. Si può guardare tranquillamente una puntata mentre si cena e guardare la successiva il giorno dopo. Non c'è il rischio di voler vedere una puntata dietro l'altra perché troppo presi dalla trama, ritrovandosi poi alle 4:00 del mattino ad aver finito tutta la serie (cosa che mi è successa con altri anime).
Guardatelo giusto se vi può piacere il genere e se non avete ancora trovato nient'altro da guardare.
Nulla da ridire sui disegni e l'animazione, entrambi ben fatti (anche se non mi entusiasmano particolarmente). La trama non è male e avrebbe tutti gli ingredienti per essere avvincente: alleanze tra uomini, dei e demoni, combattimenti, sentimentalismo, una catastrofe imminente che distruggerà il mondo e i protagonisti che faranno di tutto per evitarla. Eppure c'è qualcosa che non mi convince in questo anime, qualcosa che me lo ha fatto guardare senza troppo entusiasmo. E quel qualcosa sono i personaggi, troppo deboli e poco sviluppati. I tre protagonisti principali, Favaro, Kaisar e Amira, sono contraddistinti ognuno da una linea caratteriale che tuttavia rimane superficiale e poco approfondita. Kaisar dovrebbe essere un uomo giusto con un forte senso dell'onore, ma è talmente stereotipato che sembra quasi una caricatura del senso dell'onore. Favaro forse è quello reso leggermente meglio: vuole far credere di essere un egoista che pensa solo a sé stesso, quando in realtà si preoccupa molto dei propri amici, ma non viene aggiunto nulla di originale a uno stereotipo visto e rivisto. Amira è una bella ragazza per metà demone e per metà dea, ed è il personaggio con l'alone di mistero più grande attorno a sé (tutto ci verrà svelato nel corso delle puntate). Poteva (e forse voleva) essere il personaggio di punta, invece come unica caratteristica troviamo che ha una passione sfrenata per il cibo, e quindi abbiamo una bella e magra ragazza che si abbuffa e mangia più di dieci uomini messi insieme (anche qua, stereotipo trito e ritrito senza alcuna aggiunta di originalità). Sono personaggi piatti ai quali non sono riuscita ad affezionarmi, e per i quali non ho mai fatto veramente il tifo.
È un anime che si guarda con piacere ma senza smania. Si può guardare tranquillamente una puntata mentre si cena e guardare la successiva il giorno dopo. Non c'è il rischio di voler vedere una puntata dietro l'altra perché troppo presi dalla trama, ritrovandosi poi alle 4:00 del mattino ad aver finito tutta la serie (cosa che mi è successa con altri anime).
Guardatelo giusto se vi può piacere il genere e se non avete ancora trovato nient'altro da guardare.