logo GamerClick.it

5.0/10
-

"Shimoseka" è un'opera che al momento della sua uscita ha destato scalpore tra gli appassionati di anime e, di conseguenza, ha goduto di una buona popolarità.
La trama di fondo è piuttosto stravagante: in un Giappone distopico è stata varata dal governo una legge che prevede la completa repressione della sessualità dei giovani tramite l'abolizione di qualsiasi volgarità (sia verbale che visiva), cosicché questi ultimi possano crescere immacolati e diventare dei cittadini dotati di una moralità integra.

La serie, effettivamente, rispecchia quelle che potrebbero essere le attese di uno spettatore, una volta che vengono comprese tali premesse. Nulla di speciale a livello tecnico: disegni e animazioni sono sugli standard del 2015 e il comparto sonoro, tra doppiaggio e colonna sonora, fa il suo lavoro. La caratterizzazione dei personaggi viene ridotta all'osso, così come la complessità della trama viene sacrificata e ridotta quasi a pretesto per quelle che sono le vere attrazioni di questa serie, ovvero i dialoghi surreali infarciti di sconcezze e le rocambolesche gag, entrambi a sfondo puramente (e puerilmente) sessuale, a cui partecipano tutti i personaggi (in particolar modo, l'eroina della storia Ayame Kajo).
La serie riesce a strappare più di una risata grazie, appunto, all'attitudine demenziale dei vari personaggi e a situazioni al limite del surreale (su tutte, la scena in cui Ami regala i biscotti a Tanukichi). Tuttavia, il tutto diventa piuttosto ripetitivo e il divertimento tende a venir meno, specie negli ultimi episodi, proprio laddove risulta evidente il tentativo di dare un senso all'intera vicenda.

Tutt'altro che imprescindibile, "Shimoseka" è una delle tante commedie leggere che non ha assolutamente nulla da dire a livello artistico, ma che, anche se solo a sprazzi, riesce a intrattenere grazie alla sua assurdità.