Recensione
Noein - Mou Hitori no Kimi e
3.5/10
Recensione di Marta Rossi
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Di anime ne ho visti parecchi, ma questo è a mio parere inclassificabile.
Mi sono fatta attirare dalla trama decisamente particolare, ricca di elementi (para) scientifici, e mi sono avvicinata alla visione con ogni più buona intenzione e proposito. Risultato: una delusione totale.
Salvo l'idea di fondo dell'anime, che di per sé sarebbe davvero particolare e affascinante, così come salvo il doppiaggio e la bellissima colonna sonora. Una menzione anche ai paesaggi e agli sfondi, veramente spettacolari. Ma questo è tutto.
In primo luogo trovo inaccettabile il dover arrivare a metà dell'anime per iniziare ad avere qualche spiegazione di base sulle meccaniche che stanno regolando gli avvenimenti, lasciandomi a confondermi e ad arrovellarmi il cervello per i primi dodici episodi o giù di lì. Anche una volta fornite le debite spiegazioni, la mia testa era ormai talmente confusa che ho faticato a dare un senso a tutti gli avvenimenti precedenti.
In secondo luogo, la tanto decantata caratterizzazione dei personaggi: sono dei bambini, e come tali ci si aspetta che ragionino. Ma qui siamo su un altro livello. La protagonista un giorno viene rapita, trasportata in altre linee di universo, spedita chissà dove, e il giorno dopo va tranquillamente a giocare al parco come se nulla fosse: preoccupazione per quanto le sta accadendo... zero! Non c'è nessuna coerenza, e ogni tanto sembra davvero che nessuno si ponga domande e che fondamentalmente vada tutto bene così com'è, e chi se ne frega se Haruka continua ad avere visioni o se succedono cose strane... boh! E le figure genitoriali non sono da meno: scusa, tua figlia di dodici anni sta fuori casa tutto il giorno e tu manco te ne rendi conto? Mi pare davvero un po' troppo inverosimile.
Altra nota dolente è la lentezza della narrazione. Onestamente ventiquattro episodi sono tanti, e mi sarei aspettata che venissero impiegati per approfondire la trama: quale delusione nel constatare che molti spezzoni erano solo dei riempitivi atti, a mio parere, unicamente ad allungare il brodo. Sicuramente un ritmo più incalzante e sostenuto non avrebbe guastato, a questo punto, anche perché poi tutto si risolve in un finale banale e scontatissimo che ti lascia addosso delusione e un leggero nervoso per aver speso inutilmente tempo ed energie a capire tutti i vari arzigogoli fantascientifici.
La ciliegina sulla torta è il character design. Innanzitutto sono profondamente convinta che alcuni degli episodi iniziali siano stati curati da un disegnatore differente, ma si sa che cose del genere possono succedere. Tuttavia ho trovato lo stile complessivo molto, molto disturbante. I disegni sono terribili, sformati, abbozzati, a volte assurdi e privi di qualsiasi proporzione. Si arriva al punto che durante alcune battaglie i personaggi sembrano più che altro schizzi da storyboard. Ora, se già ci vuole un notevole impegno per concentrarsi e tentare di dare un senso alla trama, mi aspetto perlomeno di non dover sforzare anche gli occhi per distinguere i personaggi. Il tutto, protratto per ventiquattro episodi, risulta veramente poco tollerabile.
In buona sostanza questo anime, a mio giudizio, ha avuto tanto il sapore del "vorrei ma non posso", ed è stata una sofferenza arrivare alla fine: mi sono imposta di guardarlo tutto solo perché ne ho fatto una questione di principio. Sicuramente può risultare gradevole agli appassionati di scienza, teorie quantistiche e linee di universo, purché siano disposti comunque a fare una gran confusione mentale per la prima metà dell'anime. Per il resto, secondo me non vale il tempo speso, e mi dispiace davvero tanto, perché le tematiche trattate mi incuriosivano davvero tantissimo.
Mi sono fatta attirare dalla trama decisamente particolare, ricca di elementi (para) scientifici, e mi sono avvicinata alla visione con ogni più buona intenzione e proposito. Risultato: una delusione totale.
Salvo l'idea di fondo dell'anime, che di per sé sarebbe davvero particolare e affascinante, così come salvo il doppiaggio e la bellissima colonna sonora. Una menzione anche ai paesaggi e agli sfondi, veramente spettacolari. Ma questo è tutto.
In primo luogo trovo inaccettabile il dover arrivare a metà dell'anime per iniziare ad avere qualche spiegazione di base sulle meccaniche che stanno regolando gli avvenimenti, lasciandomi a confondermi e ad arrovellarmi il cervello per i primi dodici episodi o giù di lì. Anche una volta fornite le debite spiegazioni, la mia testa era ormai talmente confusa che ho faticato a dare un senso a tutti gli avvenimenti precedenti.
In secondo luogo, la tanto decantata caratterizzazione dei personaggi: sono dei bambini, e come tali ci si aspetta che ragionino. Ma qui siamo su un altro livello. La protagonista un giorno viene rapita, trasportata in altre linee di universo, spedita chissà dove, e il giorno dopo va tranquillamente a giocare al parco come se nulla fosse: preoccupazione per quanto le sta accadendo... zero! Non c'è nessuna coerenza, e ogni tanto sembra davvero che nessuno si ponga domande e che fondamentalmente vada tutto bene così com'è, e chi se ne frega se Haruka continua ad avere visioni o se succedono cose strane... boh! E le figure genitoriali non sono da meno: scusa, tua figlia di dodici anni sta fuori casa tutto il giorno e tu manco te ne rendi conto? Mi pare davvero un po' troppo inverosimile.
Altra nota dolente è la lentezza della narrazione. Onestamente ventiquattro episodi sono tanti, e mi sarei aspettata che venissero impiegati per approfondire la trama: quale delusione nel constatare che molti spezzoni erano solo dei riempitivi atti, a mio parere, unicamente ad allungare il brodo. Sicuramente un ritmo più incalzante e sostenuto non avrebbe guastato, a questo punto, anche perché poi tutto si risolve in un finale banale e scontatissimo che ti lascia addosso delusione e un leggero nervoso per aver speso inutilmente tempo ed energie a capire tutti i vari arzigogoli fantascientifici.
La ciliegina sulla torta è il character design. Innanzitutto sono profondamente convinta che alcuni degli episodi iniziali siano stati curati da un disegnatore differente, ma si sa che cose del genere possono succedere. Tuttavia ho trovato lo stile complessivo molto, molto disturbante. I disegni sono terribili, sformati, abbozzati, a volte assurdi e privi di qualsiasi proporzione. Si arriva al punto che durante alcune battaglie i personaggi sembrano più che altro schizzi da storyboard. Ora, se già ci vuole un notevole impegno per concentrarsi e tentare di dare un senso alla trama, mi aspetto perlomeno di non dover sforzare anche gli occhi per distinguere i personaggi. Il tutto, protratto per ventiquattro episodi, risulta veramente poco tollerabile.
In buona sostanza questo anime, a mio giudizio, ha avuto tanto il sapore del "vorrei ma non posso", ed è stata una sofferenza arrivare alla fine: mi sono imposta di guardarlo tutto solo perché ne ho fatto una questione di principio. Sicuramente può risultare gradevole agli appassionati di scienza, teorie quantistiche e linee di universo, purché siano disposti comunque a fare una gran confusione mentale per la prima metà dell'anime. Per il resto, secondo me non vale il tempo speso, e mi dispiace davvero tanto, perché le tematiche trattate mi incuriosivano davvero tantissimo.