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Di per sé la trama del racconto non era noiosa, anzi poteva uscirne una buona serie con tanto di soprannaturale e di mistero, insieme anche a una varietà di personaggi un po' stereotipati, ma comunque interessanti. Però, anche il modo in cui l'hanno "animato" è molto simile a un'altra serie ben nota, per alcune caratteristiche; ad esempio, le inquadrature, gli sguardi, gli scenari, ecc. ricordano troppo "Monogatari", chiunque l'abbia visto può capire benissimo che impressione mi abbia fatto. Diciamo che, se dovessi descrivere in poche parole quest'anime, lo definirei come una "quasi brutta copia", cioè l'autore ha cercato di utilizzare alcune basi di quell'ultima opera sopracitata, di creare o modificare certi elementi, e poi costruirci una serie quasi completamente differente, ma si nota molto la somiglianza.

Beh, tutto sommato la trama ha un po' di originale, ma, se ve la raccontassi, parrebbe soltanto un brutto spoiler, quindi vi dirò com'è l'introduzione: il protagonista sembra un ragazzo NEET, (significa in poche parole un disoccupato accampato in casa) che se ne sta in camera insieme al suo PC; per una "casualità" gli viene spedita un'email dove trova all'interno un programma indipendente, "CyberGirlVirus", con delle sembianze umane, e che ha la capacità di "gestire" e "controllare" ogni dispositivo elettronico stando all'interno di esso... ma questo programma ha anche una personalità vivace ed egocentrica, e in qualche modo riesce a fare uscire di casa il proprio "padrone": gli capiteranno alcuni incontri e avvenimenti strani che pian piano aiuteranno a sviluppare la trama.

Avrei voluto che "Mekakucity Actors" venisse trattato meglio, nel senso che potevano essere fatti alcuni accorgimenti maggiori e non farlo sembrare un anime disegnato e buttato lì, con un insieme di buone idee espresse male.
Il mio voto è 6, sufficiente perché comunque certe scene ti prendono, ti incuriosiscono, ma ti lasciano un senso di incompleto.