Recensione
K SIDE: RED
9.5/10
"K Side: Red" è una novel spin-off del progetto "K" scritta da Rei Rairaku, che tratta l'ingresso nel clan dei Rossi di Anna Kushina. Di seguito potrebbero essere presenti piccoli spoiler, quindi attenzione.
La storia è decisamente interessante e come intrighi e colpi di scena posso dire supera anche la serie anime madre. Partiamo dal mistero su chi sia Anna e il perchè del suo comportamento "emotionless", per arrivare a scoprire la verità sull'ospedale e sulle torture a cui viene sottoposta per i poco nobili scopi del principale della struttura. Una storia che porta a guardare con una luce decisamente nuova sia la serie originale, che il film o la seconda serie.
Infatti benché sia uno spin-off, questa novel è fondamentale per comprendere bene i rapporti tra i rossi e capire molto dei non-detto e degli sguardi delle successive serie. E' un po' un completamento, secondario ma non troppo al blocco principale dell'anime.
In particolare ho apprezzato davvero tanto la caratterizzazione data ad Anna, che risultava un po' carente nelle prima serie anime: una bambina sfortunata ma con un temperamento davvero forte e una capacità di capire il cuore delle persone notevole; ma pur sempre una bambina, così considerando cosa subisce (annegamenti e bruciature ripetute) fa davvero piacere ripensare all'affetto che riceve da tutto il clan Rosso successivamente. E al tempo stesso, un certo evento che la riguarda nel film "Missing Kings" assume un notevole e completamente nuovo significato dopo la lettura di questa opera.
Molto ben riportata è anche la rappresentazione del rapporto intimo che si instaura tra lei e Mikoto, due persone che alla fine si capiscono come nessun altro. Ma anche quello tra lei e Totska, così come tra quest'ultimo e Mikoto (non mancano scene in cui si capisce chiaramente come lui ne fosse il freno emotivo).
Non mancano notevoli scene di combattimento e lo scontro tra gli Strain modificati e Mikoto sarebbe sublime se venisse mai animato.
I disegni sono ok, nulla di trascendentale mentre lo stile di scrittura dell'autore mi è parso ottimo, con pezzi da cui traspaiono davvero bene le emozioni dei protagonisti.
In definitiva, una novel che ho adorato ed il punto per me più alto toccato dal progetto "K". Spero un giorno di poter veder animata questa splendida novel.
La storia è decisamente interessante e come intrighi e colpi di scena posso dire supera anche la serie anime madre. Partiamo dal mistero su chi sia Anna e il perchè del suo comportamento "emotionless", per arrivare a scoprire la verità sull'ospedale e sulle torture a cui viene sottoposta per i poco nobili scopi del principale della struttura. Una storia che porta a guardare con una luce decisamente nuova sia la serie originale, che il film o la seconda serie.
Infatti benché sia uno spin-off, questa novel è fondamentale per comprendere bene i rapporti tra i rossi e capire molto dei non-detto e degli sguardi delle successive serie. E' un po' un completamento, secondario ma non troppo al blocco principale dell'anime.
In particolare ho apprezzato davvero tanto la caratterizzazione data ad Anna, che risultava un po' carente nelle prima serie anime: una bambina sfortunata ma con un temperamento davvero forte e una capacità di capire il cuore delle persone notevole; ma pur sempre una bambina, così considerando cosa subisce (annegamenti e bruciature ripetute) fa davvero piacere ripensare all'affetto che riceve da tutto il clan Rosso successivamente. E al tempo stesso, un certo evento che la riguarda nel film "Missing Kings" assume un notevole e completamente nuovo significato dopo la lettura di questa opera.
Molto ben riportata è anche la rappresentazione del rapporto intimo che si instaura tra lei e Mikoto, due persone che alla fine si capiscono come nessun altro. Ma anche quello tra lei e Totska, così come tra quest'ultimo e Mikoto (non mancano scene in cui si capisce chiaramente come lui ne fosse il freno emotivo).
Non mancano notevoli scene di combattimento e lo scontro tra gli Strain modificati e Mikoto sarebbe sublime se venisse mai animato.
I disegni sono ok, nulla di trascendentale mentre lo stile di scrittura dell'autore mi è parso ottimo, con pezzi da cui traspaiono davvero bene le emozioni dei protagonisti.
In definitiva, una novel che ho adorato ed il punto per me più alto toccato dal progetto "K". Spero un giorno di poter veder animata questa splendida novel.