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Sarò breve e concisa. La trama dell'anime è carina, il protagonista principale e altri ragazzi si trovano intrappolati in un videogioco in una realtà virtuale, e per sopravvivere devono completarlo.
L'idea di partenza è validissima e affascinante, andando avanti però si sviluppa in maniera infantile e un po' approssimativa... non ci sono tanti colpi di scena emozionanti, i personaggi non hanno una profonda caratterizzazione né riescono a fare riflessioni all'altezza delle tematiche iniziali e centrali. Si poteva approfondire il tema della solitudine adolescenziale che spinge tanti ragazzi a trovare conforto nelle realtà fittizie (unica conclusione del protagonista è che manterrà i suoi sentimenti una volta tornato nel mondo reale). Si poteva approfondire il tema dell'amicizia, della difesa dei compagni, dell'amore che nasce e cresce velocemente in modo estremamente superficiale e infantile. L'arrivo poi di Yui nella trama e del suo rapporto con i protagonisti mi ha fatto perdere fiducia. L'unico personaggio a me gradito è Asuna, indipendente, forte e decisa, che però poi si innamora e perde tutto il suo spessore. Kirito è il classico belloccio, forte, altruista e senza difetti.
Insomma, mi ripeto, un po' superficiale. Nel contesto però l'idea è buona, e la trama non è male, ma ormai questo genere poco riflessivo e ispirato non rispecchia più i miei gusti.