Recensione
My Capricorn Friend
6.5/10
Una vita tranquilla vissuta nell'indifferenza vale la sofferenza di chi stai ignorando?
Con queste parole inizia la storia di Yuya Matsuda, protagonista di My Capricorn Friend (Yagiza no Yuujin), studente liceale la cui unica particolarità è quella di abitare in una casa posta su una piccola altura. La vista magnifica non è l'unica conseguenza di questa insolita collocazione, poiché il forte vento porta ogni giorno nel balcone di Yuya i pezzi della vita di qualcun altro: riviste, rottami... addirittura un cucciolo di cane!
Per preservare la tranquillità dei suoi giorni il ragazzo ignora gli atti di bullismo perpetrati quotidianamente a scuola a danno del "capro espiatorio" di turno: dopotutto, finché c'è lui, non c'è il rischio che i bulli si accaniscano sugli altri. Inoltre nessuno ha il potere di fermarli.
Questa comoda indifferenza finisce però con il diventare un peso insopportabile da ripagare con un qualche tipo di espiazione.
E' per questo motivo che Yuya decide di schierarsi dalla parte del "capro" nel momento in cui la violenza subita sfocia in rabbia e vendetta.
Negli ultimi tempi la serie tv americana Tredici ha fatto parlare di sé raccontando una storia cruda e reale sul bullismo in età adolescenziale. Ciò che Tredici ha ben messo in evidenza è come questi atteggiamenti vessativi trovino la via migliore per proliferare attraverso l'indifferenza altrui, tramite il pensiero secondo il quale "non era poi così grave, e comunque, cosa avrei potuto fare?".
Una sera, Yuya incontra il compagno di classe Wakatsuki e capisce che qualcosa è successo, che la vittima è probabilmente diventata carnefice. Senza pensarci troppo il ragazzo offre aiuto al compagno ed è evidente come non abbia minimamente ponderato la decisione, ignorando le conseguenze che comporta la copertura di un potenziale assassino. Da questo atteggiamento da eroe salvatore si rende palese il fatto che Yuya sia semplicemente un ragazzino immaturo che, sentendosi in colpa, decide di espiare il peccato dell'indifferenza aiutando la vittima nel suo momento più oscuro. La sua è una decisione presa fin troppo alla leggera, un atto apparentemente salvifico che in realtà nasconde l'egoismo di salvare se stessi.
Le vicende di Yuya e Wakatsuki si tingono con un pizzico di soprannaturale grazie al trafiletto di un articolo di giornale arrivato, dal futuro, sul suo magico balcone. Il ragazzo sa ciò che accadrà, e si muove con il compagno in modo da evitare che tale futuro diventi realtà. Le cose però non sono così semplici, poiché quel capro che garantiva la sicurezza del resto dei compagni, ha un legame molto più profondo con il capro di Azazel, l'animale offerto all'angelo caduto Azazel e abbandonato nel deserto per farsi carico del peccato del popolo ebraico.
My capricorn friend è un volume unico che vuol mettere insieme tante cose, troppe: il problema del bullismo, la redenzione, la crime story, il soprannaturale, risultando però un po' troppo frettoloso e superficiale su questo o quell'altro aspetto. Probabilmente un numero in più avrebbe permesso ai personaggi di spiegare meglio se stessi, le loro motivazioni e anche e soprattutto le loro considerazioni su ciò che è stato questo piccolo viaggio alla ricerca del perdono.
Non è chiaro, ad esempio, se Yuya sia così leggero nelle sue decisioni per un difetto di caratterizzazione o se l'autore volesse comunicare l'immaturità di un giovane che si trova prima a negare e poi ad affrontare qualcosa che va oltre le sue capacità.
Il manga venne serializzato sulle pagine di Shonen Jump + e trattandosi quindi di un'opera rivolta ad un pubblico giovane, sarebbe stato meglio dare maggiore approfondimento ad un argomento così delicato.
Il volume è comunque interessante, riesce a stupire con qualche colpo di scena e soprattutto non va visto come manuale educativo contro il bullismo, ma più come spunto di riflessione su una storia che, almeno nelle sue basi iniziali, può essere la storia di chiunque.
Il tratto di Masaru Miyokawa è pulito, gradevole e molto espressivo quando la situazione lo richiede.
Il manga è edito da J-pop al costo di 6,50€, con sovraccoperta e pagina iniziale a colori.
My Capricorn Friend è un manga interessante che racconta una storia che, pur non facendosi troppo elaborata, mette in mostra la debolezza dell'essere umano, le paure, il senso di colpa e i forti sentimenti, positivi e negativi, che possono dar vita a qualcosa di ancor più doloroso e triste. In una storia in cui tutti perdono, l'unica certezza è che quel capro di Azazel, che si fa carico dei peccati altrui, continua ad esistere in ogni angolo di strada ed è vittima designata non del ruolo assegnatogli da un destino infame, ma di chi in quel ruolo lo ha abbandonato in favore della propria, temporanea, tranquillità.
Teppisti e bullismo per noi appartengono a un altro mondo, non ci tangono minimamente. E in ogni caso non avremmo né i superpoteri, né alcun mezzo segreto per contrastarli. Non dobbiamo immischiarci in certe faccende se vogliamo che la nostra vita scolastica continui a essere serena.
Con queste parole inizia la storia di Yuya Matsuda, protagonista di My Capricorn Friend (Yagiza no Yuujin), studente liceale la cui unica particolarità è quella di abitare in una casa posta su una piccola altura. La vista magnifica non è l'unica conseguenza di questa insolita collocazione, poiché il forte vento porta ogni giorno nel balcone di Yuya i pezzi della vita di qualcun altro: riviste, rottami... addirittura un cucciolo di cane!
Per preservare la tranquillità dei suoi giorni il ragazzo ignora gli atti di bullismo perpetrati quotidianamente a scuola a danno del "capro espiatorio" di turno: dopotutto, finché c'è lui, non c'è il rischio che i bulli si accaniscano sugli altri. Inoltre nessuno ha il potere di fermarli.
Questa comoda indifferenza finisce però con il diventare un peso insopportabile da ripagare con un qualche tipo di espiazione.
E' per questo motivo che Yuya decide di schierarsi dalla parte del "capro" nel momento in cui la violenza subita sfocia in rabbia e vendetta.
Negli ultimi tempi la serie tv americana Tredici ha fatto parlare di sé raccontando una storia cruda e reale sul bullismo in età adolescenziale. Ciò che Tredici ha ben messo in evidenza è come questi atteggiamenti vessativi trovino la via migliore per proliferare attraverso l'indifferenza altrui, tramite il pensiero secondo il quale "non era poi così grave, e comunque, cosa avrei potuto fare?".
Una sera, Yuya incontra il compagno di classe Wakatsuki e capisce che qualcosa è successo, che la vittima è probabilmente diventata carnefice. Senza pensarci troppo il ragazzo offre aiuto al compagno ed è evidente come non abbia minimamente ponderato la decisione, ignorando le conseguenze che comporta la copertura di un potenziale assassino. Da questo atteggiamento da eroe salvatore si rende palese il fatto che Yuya sia semplicemente un ragazzino immaturo che, sentendosi in colpa, decide di espiare il peccato dell'indifferenza aiutando la vittima nel suo momento più oscuro. La sua è una decisione presa fin troppo alla leggera, un atto apparentemente salvifico che in realtà nasconde l'egoismo di salvare se stessi.
Le vicende di Yuya e Wakatsuki si tingono con un pizzico di soprannaturale grazie al trafiletto di un articolo di giornale arrivato, dal futuro, sul suo magico balcone. Il ragazzo sa ciò che accadrà, e si muove con il compagno in modo da evitare che tale futuro diventi realtà. Le cose però non sono così semplici, poiché quel capro che garantiva la sicurezza del resto dei compagni, ha un legame molto più profondo con il capro di Azazel, l'animale offerto all'angelo caduto Azazel e abbandonato nel deserto per farsi carico del peccato del popolo ebraico.
My capricorn friend è un volume unico che vuol mettere insieme tante cose, troppe: il problema del bullismo, la redenzione, la crime story, il soprannaturale, risultando però un po' troppo frettoloso e superficiale su questo o quell'altro aspetto. Probabilmente un numero in più avrebbe permesso ai personaggi di spiegare meglio se stessi, le loro motivazioni e anche e soprattutto le loro considerazioni su ciò che è stato questo piccolo viaggio alla ricerca del perdono.
Non è chiaro, ad esempio, se Yuya sia così leggero nelle sue decisioni per un difetto di caratterizzazione o se l'autore volesse comunicare l'immaturità di un giovane che si trova prima a negare e poi ad affrontare qualcosa che va oltre le sue capacità.
Il manga venne serializzato sulle pagine di Shonen Jump + e trattandosi quindi di un'opera rivolta ad un pubblico giovane, sarebbe stato meglio dare maggiore approfondimento ad un argomento così delicato.
Il volume è comunque interessante, riesce a stupire con qualche colpo di scena e soprattutto non va visto come manuale educativo contro il bullismo, ma più come spunto di riflessione su una storia che, almeno nelle sue basi iniziali, può essere la storia di chiunque.
Il tratto di Masaru Miyokawa è pulito, gradevole e molto espressivo quando la situazione lo richiede.
Il manga è edito da J-pop al costo di 6,50€, con sovraccoperta e pagina iniziale a colori.
My Capricorn Friend è un manga interessante che racconta una storia che, pur non facendosi troppo elaborata, mette in mostra la debolezza dell'essere umano, le paure, il senso di colpa e i forti sentimenti, positivi e negativi, che possono dar vita a qualcosa di ancor più doloroso e triste. In una storia in cui tutti perdono, l'unica certezza è che quel capro di Azazel, che si fa carico dei peccati altrui, continua ad esistere in ogni angolo di strada ed è vittima designata non del ruolo assegnatogli da un destino infame, ma di chi in quel ruolo lo ha abbandonato in favore della propria, temporanea, tranquillità.