Recensione
Kekkai Sensen & Beyond
9.0/10
Mi mancava, diavolo se mi mancava! È uno dei non molti anime che non mi stancherei mai di vedere.
Riconfermato lo stile spensierato e anche un po' nonsense della prima stagione (e quello che ne è l'emblema è il magnifico signor Zapp, un concentrato di iperattività e simpatia), in breve tratta delle avventure di un gruppo di agenti segreti con poteri che cercano di mantenere l'ordine in una città con mostri e molti altri dettagli fantastici. Trama? Quasi inesistente. È un problema? No. È sempre bello vedere come si possa tirare fuori un buon anime episodico senza una trama in evidenza. Ogni episodio è una storia a sé stante, e in questa seconda stagione si sono concentrati soprattutto sulla caratterizzazione dei personaggi principali, alla scoperta delle loro vite al di fuori della società Libra; sembra poco interessante, descritto così, ma quello che rende speciale questa serie sono proprio i personaggi, per niente piatti e stereotipati, ma con molti tratti nascosti che non ti aspetteresti.
Come personaggio bisogna tenere da conto anche la città di Hellsalem's Lot, vera e propria protagonista di certi episodi, con tutti i suoi strani abitanti (spesso così tanto cattivi da risultare volontariamente ridicoli).
Non si può non prendere in simpatia ogni singolo agente, in particolare il povero Leonardo Watch, un po' più intraprendente rispetto alla prima stagione (e questo lo si vede molto negli ultimi episodi), ma comunque gentile e indifeso contro tutta la malavita dei vicoli bui e stretti della ex New York; ma la forza che non ha è sicuramente controbilanciata dalla furbizia e dalla sua capacità di cavarsela in ogni bizzarra situazione. Con questa descrizione si potrebbe anche paragonare al protagonista di "Tom Jones", libro di Henry Fielding del 1750 (sembro una persona acculturata!).
Altro punto importante per la caratterizzazione di Leonardo è sua sorella Michella, sulla sedia a rotelle fin dalla tenera età e addirittura diventata cieca a causa del mostro che ha voluto i suoi occhi in cambio degli occhi di Dio che Leo ha guadagnato; dopo questo avvenimento, che ha costretto il protagonista ad Hellsalem's Lot, lui è rimasto sempre in contatto con lei. A quasi ogni inizio di episodio si sente Leo che, come in una lettera, racconta a sua sorella come se la sta passando. Il legame tra questi due fratelli è al centro del finale di stagione, finale che non mi ha deluso per niente, in sintonia con l'atmosfera della serie.
È uno shonen, quindi ogni shonen che si rispetti ha una buona animazione, e "Kekkai Sensen" non fa differenza, anzi. La grafica è superba, soprattutto nell'uso azzeccatissimo dei colori in generale e nelle animazioni degli scontri, molto fluidi e ben disegnati: niente da ridire.
Infine, l'opening è fantastica, mi è rimasta in mente fin dal primo ascolto, e anche l'ending ha il suo perché.
In conclusione, non posso dare meno di 9 a una tra le mie serie preferite, ma posso anche capire che questo stile un po' 'a caso' e la mancanza di una vera e propria trama possa andare di traverso a qualcuno. Però, fidatevi, questa serie merita davvero.
E adesso attenderò una terza stagione che forse non arriverà mai, dato che con questo ultimo episodio si è raggiunto l'ultimo capitolo del manga. Intanto, io mi iberno fino alla sua uscita.
Riconfermato lo stile spensierato e anche un po' nonsense della prima stagione (e quello che ne è l'emblema è il magnifico signor Zapp, un concentrato di iperattività e simpatia), in breve tratta delle avventure di un gruppo di agenti segreti con poteri che cercano di mantenere l'ordine in una città con mostri e molti altri dettagli fantastici. Trama? Quasi inesistente. È un problema? No. È sempre bello vedere come si possa tirare fuori un buon anime episodico senza una trama in evidenza. Ogni episodio è una storia a sé stante, e in questa seconda stagione si sono concentrati soprattutto sulla caratterizzazione dei personaggi principali, alla scoperta delle loro vite al di fuori della società Libra; sembra poco interessante, descritto così, ma quello che rende speciale questa serie sono proprio i personaggi, per niente piatti e stereotipati, ma con molti tratti nascosti che non ti aspetteresti.
Come personaggio bisogna tenere da conto anche la città di Hellsalem's Lot, vera e propria protagonista di certi episodi, con tutti i suoi strani abitanti (spesso così tanto cattivi da risultare volontariamente ridicoli).
Non si può non prendere in simpatia ogni singolo agente, in particolare il povero Leonardo Watch, un po' più intraprendente rispetto alla prima stagione (e questo lo si vede molto negli ultimi episodi), ma comunque gentile e indifeso contro tutta la malavita dei vicoli bui e stretti della ex New York; ma la forza che non ha è sicuramente controbilanciata dalla furbizia e dalla sua capacità di cavarsela in ogni bizzarra situazione. Con questa descrizione si potrebbe anche paragonare al protagonista di "Tom Jones", libro di Henry Fielding del 1750 (sembro una persona acculturata!).
Altro punto importante per la caratterizzazione di Leonardo è sua sorella Michella, sulla sedia a rotelle fin dalla tenera età e addirittura diventata cieca a causa del mostro che ha voluto i suoi occhi in cambio degli occhi di Dio che Leo ha guadagnato; dopo questo avvenimento, che ha costretto il protagonista ad Hellsalem's Lot, lui è rimasto sempre in contatto con lei. A quasi ogni inizio di episodio si sente Leo che, come in una lettera, racconta a sua sorella come se la sta passando. Il legame tra questi due fratelli è al centro del finale di stagione, finale che non mi ha deluso per niente, in sintonia con l'atmosfera della serie.
È uno shonen, quindi ogni shonen che si rispetti ha una buona animazione, e "Kekkai Sensen" non fa differenza, anzi. La grafica è superba, soprattutto nell'uso azzeccatissimo dei colori in generale e nelle animazioni degli scontri, molto fluidi e ben disegnati: niente da ridire.
Infine, l'opening è fantastica, mi è rimasta in mente fin dal primo ascolto, e anche l'ending ha il suo perché.
In conclusione, non posso dare meno di 9 a una tra le mie serie preferite, ma posso anche capire che questo stile un po' 'a caso' e la mancanza di una vera e propria trama possa andare di traverso a qualcuno. Però, fidatevi, questa serie merita davvero.
E adesso attenderò una terza stagione che forse non arriverà mai, dato che con questo ultimo episodio si è raggiunto l'ultimo capitolo del manga. Intanto, io mi iberno fino alla sua uscita.