Recensione
Eccomi qui a recensire al volo questa inutile ciofeca di film. Sì, perchè "Fate/stay night: Heaven's Feel" non è altro che questo. E chi pensa che questa sia una recensione troll si fermi pure a leggere qui, perché sinceramente non sto scrivendo per il fanboy di turno della serie, ma solo per coloro che vogliono un quadro più equilibrato del film per decidere se accettarne la visione.
Ma veniamo al dunque.
Voto 4.
Perchè? Perchè non mi piace dare voti per ripicca e cerco di restare oggettivo anche davanti ad una delle peggiori delusioni di sempre. Infatti non dico che ne avessi iniziato la visione aspettandomi un capolavoro, ma conoscendo il personaggio di Sakura, a cui è dedicato questo arco, e conoscendone bene le potenzialità legate al suo background che viene ben raccontato nelle altre serie, mi aspettavo una storia con una narrazione solida ed un pathos crescente tendente all'horror che poteva essere veramente la ciliegina della torta di tutto l'universo di Fate. Ed invece non è andata così. Purtroppo.
Andando con ordine, il primo problema in assoluto di FSNHF è quello che accade durante i titoli di inizio, ovvero il salto a piè pari di tutta la parte di evocazione di Saber con relative spiegazioni sulla guerra del Santo Graal e relative conseguenze, lasciando così lo spettatore non informato sul brand nell'oscurità per praticamente tutto il film. Naturalmente i fanboy potrebbero dire che questa tipologia di taglio ha risparmiato loro qualche minuto di inutile recap, ma quell'inutile recap rappresenta la sottile, ma importante, differenza tra un film aperto a tutti ed un film aperto solo ad una piccola nicchia di appassionati fan della serie (una decisione a mio parere quanto mai infelice visto che non sfrutta le potenzialità del grande schermo di far crescere i fan del brand, ma piuttosto li isola e li mantiene nella loro bolla otaku, ma lasciamo stare). Cosa succede quindi? Che già così metà della potenziale audience si è persa per strada perchè il film da quel punto in avanti continua a saltare pezzi facendo riferimenti a situazioni, avvenimenti o personaggi dati per scontati perchè già presentati in serie precedenti.
E qui interviene il secondo grande problema della serie, ovvero la rinuncia a qualsiasi coerenza narrativa e la decisione di rendere il film un accozzaglia di spezzoni slegati che pur mantenendo un minimo di ordine cronologico non hanno un minimo di senso di coesione filmica. Per più di metà del film tra una scena e l'altra, infatti, non c'è un vero e proprio flusso narrativo e vengono presentati avvenimenti o dialoghi buttati lì ma senza un disegno particolare da parte del regista, un po' come se dovessero essere messi ma lui non avesse avuto voglia di incastrarli come si deve e mantenere una narrazione fluente. Questo, badate bene, non significa che non ci siano avvenimenti o dialoghi inutili (visto che la metà delle volte in cui Rin appare non serve tecnicamente a niente se non a far felice gli appassionati), ma che i vari punti importanti della trama vengono presentati senza soluzione di forma e non c'è un legante che renda scorrevole la narrazione ed accompagni lo spettatore tra le varie scene. Scena 1, zac. X Tempo dopo, Scena 2, zac. Y Tempo dopo, scena 3, zac e così via... impossibile capire esattamente quando è accaduta una e quando l'altra, possono essere passati giorni, ore, minuti, settimane... impossibile saperlo. Questo non significa che il regista debba inserire un orologio in ogni scena, ma che semplicemente dando piccoli elementi di contesto ad ognuna di esse le caratterizzi in maniera da far orientare lo spettatore (ed in alcuni casi per far questo non serve davvero molto altro se non un paio di sottotitoli, come fatto all'inizio del film, che infatti nella sua chiarezza risulta uno dei momenti migliori di tutta la pellicola). Ed invece no, la pigra regia del film questo sforzo non vuole farlo ed anzi si concentra ancora più nel riassumere i singoli episodi (lasciando però spazio ai momenti di fanservice, inteso nel suo senso più lato e non nel senso di zozzerie, così da soddisfare lo zoccolo duro che se li aspettava... no comment), tant'è che alla fine vengono penalizzati anche i combattimenti tra servant, da sempre uno dei punti forti del brand.
E qui arriviamo al punto dolente numero tre: combattimenti ed animazioni. Di veri combattimenti decenti in termini di resa ed animazioni infatti ce n'è solamente uno, quello di Lancer, tutto il resto o è fuffa o è di un brevità quantomai allarmante, come se prolungare un attimo una scena di combattimento dando un po' di verve ai personaggi coinvolti costasse troppo alla produzione. In questo modo si perde ancor più quel minimo di caratterizzazione dei servant che poteva esser loro rimasta dopo la tragiche decisioni registiche di cui vi ho parlato poc'anzi. Essi quindi rimangono delle semplice vittime della narrazione senza arte né parte (a parte l'unica eccezione sopra menzionata di Lancer, che comunque, nonostante la sua bella figura, non riesce a rimanere in scena abbastanza da poter essere apprezzato interamente come personaggio), il cui unico scopo è morire ammazzati sullo schermo nella maniera più veloce (e cruenta) possibile. La narrazione quindi diventa un semplice: muore A, Emiya parla con C, muore B, Emiya parla con D, muore F, Emiya parla con K e così via... con una velocità tale che ti viene veramente impossibile affezionarti ai personaggi e provare una benchè minima emozione per la loro storia, se non per quella di Emiya e Sakura (che comunque in questo primo film non ha guadagnato assolutamente nulla di più rispetto alle altre serie di FSN purtroppo... semmai son gli altri ad essere stati così sminuiti che lei viene messa in risalto) e dello sfigato Shinji (che anche qui come caratterizzazione è al pari di un'antipatica ciabatta destra spaiata mentre nelle altre serie, pur nella sua antipatia, rimaneva comunque un personaggio confuso, profondo e sfaccettato). Ma tornando sul discorso legato allo scempio narrativo, mi rendo conto di star divagando per cui torniamo al punto: le animazioni e la parte visual. Immagino che troverete di fianco a questa mia recensione altre recensioni dei fan del brand entusiasti di come quest'ultime siano ben integrate ed utilizzate dallo studio ufotable e ne elogeranno come sempre le caratteristiche (abbagliati da quei 30 secondi ogni mezz'ora di video animati decentemente) ed a questo io rispondo semplicemente di guardarvi le foto di Animeclick presenti nella scheda di questo film: son tutti primi piani (*finto stupore*) e 'casualmente' l'unico fotogramma dinamico che sottolinea un vero movimento è quello di... Lancer. Ed io ragazzi non c'entro niente con chi ha fatto la scheda del sito eh! Questo esempio quanto mai evidente delinea molto bene quella che è la mia opinione del comparto video di questa pellicola: pessima. I momenti ben animati infatti si possono contare sulle dita, tutto il resto è una guerra al risparmio dove i disegni e le inquadrature vengono ottimizzati al meglio usando primi piani (come se gli occhioni vuoti ed opachi di Sakura fossero così belli da vedere da vicino... ah, ma giusto, anche quelli non ci sono nei fotogrammi della scheda... chissà perchè...) o effetti di luce in cg. Questo purtroppo si vede fin dall'inizio, quando la regia cerca di utilizzare un misto di scene illustrate, e non animate, che sembrano emulare la narrazione di un libro, per cercare di far fuori velocemente le prime scene introduttive. Un tentativo quanto mai acerbo e mal realizzato (la filmografia giapponese è piena di registi che lo hanno utilizzato in maniera migliore purtroppo), la cui debolezza è quanto mai manifesta nel 'combattimento' contro Berserker. E qui mi fermo perchè quest'ultimo è un ottimo punto di partenza per parlare del quarto punto dolente: Saber La Macchietta.
Sì, proprio così: la macchietta. Tale personaggio, infatti, oltre ad avere in pratica letteralmente solo 10 secondi di decenza, passa (per scelta registica e non certamente di trama) dal ruolo di servant più forte al ruolo di servant più inutile della storia. Compare poco, parla il minimo (principalmente scusandosi della propria inutilità... e non scherzo!), prende un sacco di botte e non fa veramente quasi nulla ai fini narrativi. Potrei dire che se avessero messo un Arlecchino al posto di Saber non sarebbe cambiato assolutamente nulla per quello che importava ai registi della sua figura (che, ricordiamo, doveva essere per forza sminuita per risaltare l'eroina di questa route), ma i produttori volevano qualche altro vestito da mettere al personaggio per fare nuove action figure, per cui eccola lì in impermeabile giallo, in versione da casa, in versione gothic lolita e così via... sigh.
Come ultimo punto vorrei spezzare una lancia per la colonna sonora. Anzi no, forse vorrei spezzare una lancia *sulla* colonna sonora. Essa infatti ricalca i classici temi della serie e si dimostra particolarmente dimenticabile e senza mordente, tant'è che in alcuni punti il regista sembra proprio rendersene conto e la fa sparire proprio... ed è meglio non aggiungere altro e passare direttamente alle conclusioni o potrei incattivirmi di più visto che si tratterebbe in teoria di un prodotto di Yuki Kajura, mica l'ultima arrivata.
Conclusioni: FSNHF è un film assolutamente dimenticabile che non rende proprio giustizia al brand da cui è tratto, fatto da un regista ed una produzione capace solo di soddisfare l'ego della fanbase più dura senza dare nulla di più. Un vero prodotto hardcore, fatto per otaku fatti e finiti che vogliono poco altro se non soddisfare la propria curiosità su questa nuova route. Se non siete a questo livello ma siete intrigati dal conoscere la terza route semplicemente recuperate gioco / novel / fumetto che sicuramente la descrivono meglio, viceversa se lo siete, o siete svogliati e non avete voglia di utilizzare gli altri media, dateci pure un'occhiata (dopo che avrete rivisto tutto il franchise eh!) e capirete dal vostro giudizio su di essa a quale tipologia di gruppo appartenete. Io il vostro tempo ho cercato di farvelo risparmiare.
Ma veniamo al dunque.
Voto 4.
Perchè? Perchè non mi piace dare voti per ripicca e cerco di restare oggettivo anche davanti ad una delle peggiori delusioni di sempre. Infatti non dico che ne avessi iniziato la visione aspettandomi un capolavoro, ma conoscendo il personaggio di Sakura, a cui è dedicato questo arco, e conoscendone bene le potenzialità legate al suo background che viene ben raccontato nelle altre serie, mi aspettavo una storia con una narrazione solida ed un pathos crescente tendente all'horror che poteva essere veramente la ciliegina della torta di tutto l'universo di Fate. Ed invece non è andata così. Purtroppo.
Andando con ordine, il primo problema in assoluto di FSNHF è quello che accade durante i titoli di inizio, ovvero il salto a piè pari di tutta la parte di evocazione di Saber con relative spiegazioni sulla guerra del Santo Graal e relative conseguenze, lasciando così lo spettatore non informato sul brand nell'oscurità per praticamente tutto il film. Naturalmente i fanboy potrebbero dire che questa tipologia di taglio ha risparmiato loro qualche minuto di inutile recap, ma quell'inutile recap rappresenta la sottile, ma importante, differenza tra un film aperto a tutti ed un film aperto solo ad una piccola nicchia di appassionati fan della serie (una decisione a mio parere quanto mai infelice visto che non sfrutta le potenzialità del grande schermo di far crescere i fan del brand, ma piuttosto li isola e li mantiene nella loro bolla otaku, ma lasciamo stare). Cosa succede quindi? Che già così metà della potenziale audience si è persa per strada perchè il film da quel punto in avanti continua a saltare pezzi facendo riferimenti a situazioni, avvenimenti o personaggi dati per scontati perchè già presentati in serie precedenti.
E qui interviene il secondo grande problema della serie, ovvero la rinuncia a qualsiasi coerenza narrativa e la decisione di rendere il film un accozzaglia di spezzoni slegati che pur mantenendo un minimo di ordine cronologico non hanno un minimo di senso di coesione filmica. Per più di metà del film tra una scena e l'altra, infatti, non c'è un vero e proprio flusso narrativo e vengono presentati avvenimenti o dialoghi buttati lì ma senza un disegno particolare da parte del regista, un po' come se dovessero essere messi ma lui non avesse avuto voglia di incastrarli come si deve e mantenere una narrazione fluente. Questo, badate bene, non significa che non ci siano avvenimenti o dialoghi inutili (visto che la metà delle volte in cui Rin appare non serve tecnicamente a niente se non a far felice gli appassionati), ma che i vari punti importanti della trama vengono presentati senza soluzione di forma e non c'è un legante che renda scorrevole la narrazione ed accompagni lo spettatore tra le varie scene. Scena 1, zac. X Tempo dopo, Scena 2, zac. Y Tempo dopo, scena 3, zac e così via... impossibile capire esattamente quando è accaduta una e quando l'altra, possono essere passati giorni, ore, minuti, settimane... impossibile saperlo. Questo non significa che il regista debba inserire un orologio in ogni scena, ma che semplicemente dando piccoli elementi di contesto ad ognuna di esse le caratterizzi in maniera da far orientare lo spettatore (ed in alcuni casi per far questo non serve davvero molto altro se non un paio di sottotitoli, come fatto all'inizio del film, che infatti nella sua chiarezza risulta uno dei momenti migliori di tutta la pellicola). Ed invece no, la pigra regia del film questo sforzo non vuole farlo ed anzi si concentra ancora più nel riassumere i singoli episodi (lasciando però spazio ai momenti di fanservice, inteso nel suo senso più lato e non nel senso di zozzerie, così da soddisfare lo zoccolo duro che se li aspettava... no comment), tant'è che alla fine vengono penalizzati anche i combattimenti tra servant, da sempre uno dei punti forti del brand.
E qui arriviamo al punto dolente numero tre: combattimenti ed animazioni. Di veri combattimenti decenti in termini di resa ed animazioni infatti ce n'è solamente uno, quello di Lancer, tutto il resto o è fuffa o è di un brevità quantomai allarmante, come se prolungare un attimo una scena di combattimento dando un po' di verve ai personaggi coinvolti costasse troppo alla produzione. In questo modo si perde ancor più quel minimo di caratterizzazione dei servant che poteva esser loro rimasta dopo la tragiche decisioni registiche di cui vi ho parlato poc'anzi. Essi quindi rimangono delle semplice vittime della narrazione senza arte né parte (a parte l'unica eccezione sopra menzionata di Lancer, che comunque, nonostante la sua bella figura, non riesce a rimanere in scena abbastanza da poter essere apprezzato interamente come personaggio), il cui unico scopo è morire ammazzati sullo schermo nella maniera più veloce (e cruenta) possibile. La narrazione quindi diventa un semplice: muore A, Emiya parla con C, muore B, Emiya parla con D, muore F, Emiya parla con K e così via... con una velocità tale che ti viene veramente impossibile affezionarti ai personaggi e provare una benchè minima emozione per la loro storia, se non per quella di Emiya e Sakura (che comunque in questo primo film non ha guadagnato assolutamente nulla di più rispetto alle altre serie di FSN purtroppo... semmai son gli altri ad essere stati così sminuiti che lei viene messa in risalto) e dello sfigato Shinji (che anche qui come caratterizzazione è al pari di un'antipatica ciabatta destra spaiata mentre nelle altre serie, pur nella sua antipatia, rimaneva comunque un personaggio confuso, profondo e sfaccettato). Ma tornando sul discorso legato allo scempio narrativo, mi rendo conto di star divagando per cui torniamo al punto: le animazioni e la parte visual. Immagino che troverete di fianco a questa mia recensione altre recensioni dei fan del brand entusiasti di come quest'ultime siano ben integrate ed utilizzate dallo studio ufotable e ne elogeranno come sempre le caratteristiche (abbagliati da quei 30 secondi ogni mezz'ora di video animati decentemente) ed a questo io rispondo semplicemente di guardarvi le foto di Animeclick presenti nella scheda di questo film: son tutti primi piani (*finto stupore*) e 'casualmente' l'unico fotogramma dinamico che sottolinea un vero movimento è quello di... Lancer. Ed io ragazzi non c'entro niente con chi ha fatto la scheda del sito eh! Questo esempio quanto mai evidente delinea molto bene quella che è la mia opinione del comparto video di questa pellicola: pessima. I momenti ben animati infatti si possono contare sulle dita, tutto il resto è una guerra al risparmio dove i disegni e le inquadrature vengono ottimizzati al meglio usando primi piani (come se gli occhioni vuoti ed opachi di Sakura fossero così belli da vedere da vicino... ah, ma giusto, anche quelli non ci sono nei fotogrammi della scheda... chissà perchè...) o effetti di luce in cg. Questo purtroppo si vede fin dall'inizio, quando la regia cerca di utilizzare un misto di scene illustrate, e non animate, che sembrano emulare la narrazione di un libro, per cercare di far fuori velocemente le prime scene introduttive. Un tentativo quanto mai acerbo e mal realizzato (la filmografia giapponese è piena di registi che lo hanno utilizzato in maniera migliore purtroppo), la cui debolezza è quanto mai manifesta nel 'combattimento' contro Berserker. E qui mi fermo perchè quest'ultimo è un ottimo punto di partenza per parlare del quarto punto dolente: Saber La Macchietta.
Sì, proprio così: la macchietta. Tale personaggio, infatti, oltre ad avere in pratica letteralmente solo 10 secondi di decenza, passa (per scelta registica e non certamente di trama) dal ruolo di servant più forte al ruolo di servant più inutile della storia. Compare poco, parla il minimo (principalmente scusandosi della propria inutilità... e non scherzo!), prende un sacco di botte e non fa veramente quasi nulla ai fini narrativi. Potrei dire che se avessero messo un Arlecchino al posto di Saber non sarebbe cambiato assolutamente nulla per quello che importava ai registi della sua figura (che, ricordiamo, doveva essere per forza sminuita per risaltare l'eroina di questa route), ma i produttori volevano qualche altro vestito da mettere al personaggio per fare nuove action figure, per cui eccola lì in impermeabile giallo, in versione da casa, in versione gothic lolita e così via... sigh.
Come ultimo punto vorrei spezzare una lancia per la colonna sonora. Anzi no, forse vorrei spezzare una lancia *sulla* colonna sonora. Essa infatti ricalca i classici temi della serie e si dimostra particolarmente dimenticabile e senza mordente, tant'è che in alcuni punti il regista sembra proprio rendersene conto e la fa sparire proprio... ed è meglio non aggiungere altro e passare direttamente alle conclusioni o potrei incattivirmi di più visto che si tratterebbe in teoria di un prodotto di Yuki Kajura, mica l'ultima arrivata.
Conclusioni: FSNHF è un film assolutamente dimenticabile che non rende proprio giustizia al brand da cui è tratto, fatto da un regista ed una produzione capace solo di soddisfare l'ego della fanbase più dura senza dare nulla di più. Un vero prodotto hardcore, fatto per otaku fatti e finiti che vogliono poco altro se non soddisfare la propria curiosità su questa nuova route. Se non siete a questo livello ma siete intrigati dal conoscere la terza route semplicemente recuperate gioco / novel / fumetto che sicuramente la descrivono meglio, viceversa se lo siete, o siete svogliati e non avete voglia di utilizzare gli altri media, dateci pure un'occhiata (dopo che avrete rivisto tutto il franchise eh!) e capirete dal vostro giudizio su di essa a quale tipologia di gruppo appartenete. Io il vostro tempo ho cercato di farvelo risparmiare.