Recensione
Akuyome
8.0/10
Scorrevole, ironico, con la giusta dose di tenerezza e ovviamente poco fan service, data l'età della protagonista. Se dovessi usare due aggettivi per descrivere questo manga, direi: dolce e divertente.
L'atmosfera che si respira tra queste pagine è di costante tenerezza nei confronti della piccola Uika, ragazzina dal cuore grande e sincero, mentre il protagonista maschile, Anzamnia, è sempre al centro di siparietti comici. Anche altri personaggi danno man forte allo strambo duo, aggiungendo ilarità e tenerezza al tutto. La relazione tra i protagonisti non ha una declinazione strettamente romantica, come ci aspetteremmo da uno shojo, vista la differenza d'età, ma un certo tipo di "amore" aleggia comunque nell'aria, rendendo la lettura sempre più piacevole.
La trama non propone particolari colpi di scena, è semplice e lineare, ma d'altronde, essendo un manga così breve, non si poteva pretendere un dedalo di sottotrame. Complimenti comunque all'autore per essere riuscito nel difficile compito di produrre un'opera così carina e tutto sommato completa in due soli volumi. La narrazione è molto scorrevole, non produce cali d'attenzione, grazie alla continua messa in scena di situazioni variegate e alla comparsa di altri personaggi, destinati a restare. Dietro alle vicende surreali che costellano questo manga, si nasconde anche una morale più profonda che riscalda il cuore.
Il character design è semplice ma efficace. Le figure sono molto longilinee ma tutto sommato niente male. I personaggi sono ben differenziati e ricchi di dettagli, scarseggiano un po' le ambientazioni e le viste panoramiche, ma non sarebbero comunque state funzionali al racconto.
In conclusione, consiglio questa lettura come piacevole diversivo, per trascorrere una serata tranquilla, sorridendo in compagnia di questa allegra combriccola di chiassosi personaggi.
L'atmosfera che si respira tra queste pagine è di costante tenerezza nei confronti della piccola Uika, ragazzina dal cuore grande e sincero, mentre il protagonista maschile, Anzamnia, è sempre al centro di siparietti comici. Anche altri personaggi danno man forte allo strambo duo, aggiungendo ilarità e tenerezza al tutto. La relazione tra i protagonisti non ha una declinazione strettamente romantica, come ci aspetteremmo da uno shojo, vista la differenza d'età, ma un certo tipo di "amore" aleggia comunque nell'aria, rendendo la lettura sempre più piacevole.
La trama non propone particolari colpi di scena, è semplice e lineare, ma d'altronde, essendo un manga così breve, non si poteva pretendere un dedalo di sottotrame. Complimenti comunque all'autore per essere riuscito nel difficile compito di produrre un'opera così carina e tutto sommato completa in due soli volumi. La narrazione è molto scorrevole, non produce cali d'attenzione, grazie alla continua messa in scena di situazioni variegate e alla comparsa di altri personaggi, destinati a restare. Dietro alle vicende surreali che costellano questo manga, si nasconde anche una morale più profonda che riscalda il cuore.
Il character design è semplice ma efficace. Le figure sono molto longilinee ma tutto sommato niente male. I personaggi sono ben differenziati e ricchi di dettagli, scarseggiano un po' le ambientazioni e le viste panoramiche, ma non sarebbero comunque state funzionali al racconto.
In conclusione, consiglio questa lettura come piacevole diversivo, per trascorrere una serata tranquilla, sorridendo in compagnia di questa allegra combriccola di chiassosi personaggi.
