Recensione
Karneval
10.0/10
L'inizio della trama di "Karneval" ruota attorno all'incontro tra Nai, alla ricerca di un uomo che è sempre stato al suo fianco (Karoku), e Gareki, un ladruncolo molto abile nel suo mestiere. I due, per sfuggire dalla grinfie di un Varuga, ovvero un essere umano in grado di trasformarsi in mostro, si trovano a collaborare e si imbattono in una organizzazione di difesa nazionale, il Circus. In seguito l'organizzazione deciderà di tenere con loro i due giovani e, grazie ad essa, verranno a galla molti (ma non tutti) dei misteri che accompagnano Gareki e Nai.
Seppur la trama sembra avere i soliti temi visti e rivisti (quali magia e mostri), risulta scorrevole e decisamente piacevole. Il motivo di questa scorrevolezza lo attribuirei ai colori vivaci che caratterizzano questa serie, alla comicità dei personaggi e alle colonne sonore. Infatti l'uso di questi tipi di colori caldi è da attribuire in riferimento all'organizzazione che prende in custodia Nai e Gareki, così come le colonne sonore, le quali ricordano molto le musiche tipiche del circo. Ma i colori non sono solo in riferimento al Circus: come si può notare all'interno della serie, i colori più scuri e macabri vengono attribuiti all'organizzazione opposta, Kafka, che ha come scopo principale la creazione dei Varuga. Dopo aver notato questa differenza, non ho potuto fare altro che apprezzarne l'idea e appassionarmi ancor di più alla serie, ma non è stato solo questo punto a coinvolgermi maggiormente. La comicità dei personaggi e la loro caratterizzazione l'ho trovata decisamente azzeccata e gradevole. La serietà di Gareki accompagnata all'innocenza di Nai e all'essere infantile di Yogi (membro del Circus) trovo diventi uno spunto naturale per creare situazioni paradossali e comiche. Inoltre lo sviluppo psicologico di alcuni dei personaggi risulta molto evidente (per esempio, se consideriamo Gareki: all'inizio era il tipico personaggio chiuso in sé stesso, mentre alla fine sviluppa un comportamento più aperto e fiducioso nei riguardi dei compagni).
Le animazioni sono molto fluide e, grazie a questa caratteristica, si seguono con piacere, lasciando molto spesso una sensazione di suspense.
Per concludere, ho trovato questo anime molto interessante e ben fatto, tanto da portarmi a leggere anche il manga. I disegni sono molto precisi e dettagliati, le OST insieme all'opening e all'ending molto orecchiabili, la storia fluida e coinvolgente: insomma, mi è piaciuto moltissimo, per cui il mio voto finale è un 10 bello pieno.
Seppur la trama sembra avere i soliti temi visti e rivisti (quali magia e mostri), risulta scorrevole e decisamente piacevole. Il motivo di questa scorrevolezza lo attribuirei ai colori vivaci che caratterizzano questa serie, alla comicità dei personaggi e alle colonne sonore. Infatti l'uso di questi tipi di colori caldi è da attribuire in riferimento all'organizzazione che prende in custodia Nai e Gareki, così come le colonne sonore, le quali ricordano molto le musiche tipiche del circo. Ma i colori non sono solo in riferimento al Circus: come si può notare all'interno della serie, i colori più scuri e macabri vengono attribuiti all'organizzazione opposta, Kafka, che ha come scopo principale la creazione dei Varuga. Dopo aver notato questa differenza, non ho potuto fare altro che apprezzarne l'idea e appassionarmi ancor di più alla serie, ma non è stato solo questo punto a coinvolgermi maggiormente. La comicità dei personaggi e la loro caratterizzazione l'ho trovata decisamente azzeccata e gradevole. La serietà di Gareki accompagnata all'innocenza di Nai e all'essere infantile di Yogi (membro del Circus) trovo diventi uno spunto naturale per creare situazioni paradossali e comiche. Inoltre lo sviluppo psicologico di alcuni dei personaggi risulta molto evidente (per esempio, se consideriamo Gareki: all'inizio era il tipico personaggio chiuso in sé stesso, mentre alla fine sviluppa un comportamento più aperto e fiducioso nei riguardi dei compagni).
Le animazioni sono molto fluide e, grazie a questa caratteristica, si seguono con piacere, lasciando molto spesso una sensazione di suspense.
Per concludere, ho trovato questo anime molto interessante e ben fatto, tanto da portarmi a leggere anche il manga. I disegni sono molto precisi e dettagliati, le OST insieme all'opening e all'ending molto orecchiabili, la storia fluida e coinvolgente: insomma, mi è piaciuto moltissimo, per cui il mio voto finale è un 10 bello pieno.