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10.0/10
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LA RECENSIONE CONTIENE SPOILER

La prima cosa da sottolineare è che Nana to Kaoru è un manga d'amore. C'è BDSM, c'è erotismo, c'è commedia, ma soprattutto c'è l'amore, un amore profondissimo che Kaoru prova per Nana fin da ben prima che inizi il manga. Qualcuno può obbiettare che se ami una persona non vuoi legarla, colpirla o farla soffrire in qualche modo eppure è così e ciò ci percepisce in ogni tavola e vignetta di questo manga meraviglioso.
Kaoru accetta tutto di Nana e Nana accetta tutto di Kaoru. Cos'è questo se non amore nella sua forma più pura?
Qualsiasi cosa facciano, Kaoru si sforza in ogni modo che Nana non venga scoperta o che sia in pericolo. Ciò è rappresentazione di una vera situazione BDSM: infatti è compito del Dom stare attento che il suo sub sia al sicuro e “confortevole” anche se la pratica che stanno facendo è dolorosa o pericolosa perché il sub si affida completamente al proprio Dom ed è proprio questo scambio di fiducia la base del BDSM. Più volte nel manga Kaoru afferma che non gli interessa venire scoperto e che l'unica cosa che gli importa è che gli altri non sappiano che Nana è una sub. È tranquillamente disposto a prendersi insulti ed a essere emarginato purché Nana sia al sicuro.
È bene sottolineare, però, che i suoi sentimenti per Nana non sono tutto rose e fiori. Il fatto che voglia sottometterla non è solo un suo fetish personale, ma è anche un modo per “catturarla”: Nana è migliore di lui sotto ogni punto di vista (è più bella, è più intelligente, è più popolare, è migliore negli sport) e questo la allontana da lui, un ragazzo piuttosto mediocre. Lui l'ammira tantissimo e lo ripete spesso in tutto il manga, ma non è certo Mister Perfezione e quindi a volte si percepisce che prova verso di lei una sorta di “odio”. Ciò lo rende molto umano e un personaggio a tutto tondo perché è assolutamente normale provare una specie di odio per una persona perfetta e irraggiungibile.
E Nana? Com'è questa ragazza perfetta, il sogno irraggiungibile del nostro protagonista? Beh, si può dire che il personaggio di Nana sia leggermente più semplice di quello di Kaoru. Nana, infatti, non prova tutti questi sentimenti contrastanti: all'inizio del manga considera Kaoru solo un amico e poi pian pianino si innamora in modo naturale e realistico. Lei stessa non si rende conto di amare Kaoru e non capisce i suoi sentimenti, tanto che ci vorrà l'intervento di molti personaggi secondari per farglielo capire. Per quel che riguarda lei come persona, il fatto che sia perfetta non è irrealistico come in molti manga in cui compaiono personaggi perfetti e soprattutto Nana non è assolutamente una Mary Jane. È brava in tutto quello che fa perché si impegna allo sfinimento e dà sempre il massimo, senza risparmiarsi e fa tutto questo per sé stessa, perché ha degli obbiettivi nella vita e vuole raggiungerli a ogni costo. Quindi la sua perfezione non è un “dono divino”, ma puro e semplice olio di gomito. Voglio sottolineare di nuovo che non è una Mary Jane: anche lei è piena di difetti, il primo di tutti è il fatto di non capire (o ammettere?) di amare Kaoru. Inoltre è una ragazza estremamente testarda e cocciuta, ma allo stesso tempo non sa dire di no e ciò spesso la mette in situazione spiacevoli (come quando i suoi compagni di scuola la riempiono di impegni e lei non sa rifiutarli). Quindi da lei non aspettatevi la classica sub insicura e lacrimosa: Nana non si fa problemi a strillare addosso a Kaoru quando fa qualcosa che non le va bene.
Ma in “Nana to Kaoru” non ci sono solo Nana e Kaoru. Il manga è costellato di personaggi uno più fantastico dell'altro. Il primo è sicuramente Tachi, una ragazza che grazie ai nostri due protagonisti scoprirà la sua passione per il BDSM. È grazie a lei se molte cose del manga avvengono, anche se ammetto che all'inizio non la sopportavo perché la vedevo come una sorta di rivale di Nana per i sentimenti di Kaoru (no, niente harem: Kaoru ama solo e esclusivamente Nana). Poi c'è Tachibana, la padrona di un sexy shop e anche lei aiuterà i nostri due protagonisti, soprattutto nel BDSM pratico dato che è un'esperta (per scoprire più su di lei bisogna leggere la “Black Label” dove ha un ruolo importantissimo e primario). Meno importanti, ma divertentissimi, i due amici di Kaoru appassionati di pornografia in ogni sua forma. Grazie a loro si avrà uno dei miei arc preferiti, completamente incentrato sull'accettare e non vergognarsi dei propri fetish. Oltre a questi personaggi che ho elencato ce ne sono molti altri che vi invito a scoprire leggendo il manga.
È quasi superfluo parlare della bellezza dei disegni. Il Sensei non è di certo un novellino al suo primo manga e sa perfettamente come disegnare ogni singola scena e ogni singolo personaggio, rendendo, per esempio, la morbidezza della carne di Nana in contrasto al corpo più muscoloso di Tachi oppure la differenza tra la pelle e il latex dei vari costumi sadomaso. Bellissime le scene di shibari (la pratica giapponese di legare il sottomesso, personalmente trovo che sia arte pura) in cui la corda e i tantissimi nodi vengono disegnati in ogni loro dettaglio.
Ovviamente l'erotismo e il sadomaso sono il perno di questa storia d'amore, è grazie al BDSM se Nana e Kaoru riescono a parlarsi e a comunicare cose che invece a parole non riescono a dirsi. Quindi se il BDSM non fa per voi avrete qualche difficoltà a leggere questo manga, ma il mio consiglio è di provarci comunque per tutte le ragioni che ho elencato finora. Certo, va letto con una mente aperta ad accettare che altre persone possano provare un amore diverso da quello che provate voi o che a certe persone piaccia fare sesso in maniera diversa da come piace farlo a voi. Non bisogna mai dimenticare che tutto ciò che avviene nel manga (e nel BDSM della vita reale) avviene tra persone consenzienti e che il sub può fermare in qualsiasi momento ciò che sta succedendo se non gli piace. Nessuno obbliga nessuno. Comunque ci tengo a sottolineare che il BDSM proposto in questo manga è molto soft, quindi le pratiche che i protagonisti fanno sono abbastanza semplici e leggere. Per esempio Kaoru non usa mai una frusta su Nana, per avere delle scene BDSM più intense bisogna leggere la “Black Label” e anche lì avvengono tra due persone adulte e non tra Nana e Kaoru. Inoltre Nana è sempre vestita e non le si vedono mai i capezzoli nudi, al massimo è in bikini in alcune scene, ma di solito indossa una maglietta e dei pantaloncini da ginnastica oppure il classico costume intero dei licei giapponesi. Di nuovo, per avere seni nudi bisogna leggere la “Black Label”, ma anche in quel caso non sono di Nana. In realtà ci sono dei seni nudi anche nella serie regolare, ma sono di ragazze che non sono nessuno nella storia (per esempio modelle sulle copertine delle riviste porno degli amici di Kaoru oppure donne nei disegni di esempio quando viene spiegato qualcosa del BDSM). Il lato B invece si vede molto spesso, soprattutto quello di Nana.
Per concludere, penso che chiunque ami le storia d'amore un po' piccanti debba leggere questo manga. Voglio sottolineare ancora una volta che è una storia d'amore e infatti non mancano le scene puramente romantiche senza nessuna traccia di erotismo, personalmente la mia tavola preferita in tutto il manga è tratta proprio da una di quelle scene. Non lasciatevi fermare da pensieri come: “Oddio, è sadomaso, il protagonista tortura la povera ragazza, al ferisce, la frusta, le fa del male!” oppure “È una cosa pervertita e io non leggo manga pervertiti” o anche “Ecco di nuovo un'opera BDSM, già “50 Sfumature” mi aveva fatto schifo...”. Al contrario consiglio di non leggere questo manga a chi desidera leggere semplicemente un manga ecchi pieno di seni enormi e mutandine e a cui non interessa la trama e vuole solo andare al “sodo”. In questo manga è molto di più di un semplice ecchi dai toni proibiti e quindi non farebbe per voi.
A tutti gli altri... Aprite la mente, aprite il cuore e leggete “Nana to Kaoru”.