Recensione
Hugtto! PreCure
6.0/10
Recensione di mistress999
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RECENSIONE SPOILER
"Hugtto" è una serie che ha avuto la propria tematica chiara sin dall'inizio e l'ha sviluppata abbastanza bene lungo tutta la stagione anche se a volte in modo ridondante. Riguardando alcuni episodi e prestando maggior attenzione non posso negare che nella seconda parte, che sembrava più propensa a filler, la serie si dedichi discretamente ai propri personaggi e al loro sviluppo, soprattutto a Homare con la sua infatuazione per Harry gestita con maturità, a Henri, che ci ha permesso di vedere un ragazzo fuori dagli stereotipi di genere, che anche nel momento più buio è riuscito a trovare la forza per sperare nel futuro, e in parte anche a Saaya, che ha trovato la forza di slegarsi dal mondo della recitazione e trovare una propria strada lontana da quella della madre. Ho apprezzato tanto Ruru e il Doctor Traum, tutto il discorso padre/creatore poteva essere sviluppato molto meglio così come quello dell'AI, però tutto sommato è stato fatto un discreto lavoro. Hana ed Emiru rimangono un pò nell'ombra, devo ammetterlo.
Quello che ho apprezzato è il fatto che la serie ha messo in tavola qualche tematica per niente banale, magari senza approfondirle come un anime adulto avrebbe fatto, ma già averle menzionate dà merito alla stagione di essere tra le più coraggiose: la lotta agli stereotipi di genere è sicuramente quella sottolineata più volte durante la stagione, soprattutto grazie alla presenza di Henri. Altra tematica importante è stata quella del costruirsi un futuro e darsi tempo per trovare se stessi, non avere fretta nel trovare la propria strada e non farsi mai abbattere anche dagli ostacoli più grandi, affinchè si possa essere in grado di creare un futuro anche nelle situazioni più tristi e dolorose. Soprattutto, tematica importante è quella di essere se stessi, di creare la propria strada anche a costo di deludere le aspettative degli altri o di deviare completamente da ciò che gli altri vorrebbero imporci. Altra nota positiva: la serie strizza chiaramente l'occhio a rapporti finalmente non standard in serie animate, come quello tra Henri e il fratello di Emiru. In più di una scena è chiaro che fra i due c'è più di un'amicizia e in una in particolare si vede chiaramente che i due ragazzi si tengono per mano. Tutto il discorso del non permettere a nessuno di fermare il proprio cuore sembrerebbe essere un'esortazione alle persone LGBT affinchè si amino e riescano ad essere se stesse nonostante le pressioni della società. Lo stesso rapporto tra Ruru ed Emiru, senza avere connotazioni sentimentali, è particolarmente intenso. Abbracci, carezze, dichiarazioni d'affetto, d'amore. "Hugtto" senza ombra di dubbio ha fatto della dolcezza, l'umanità e del calore le sue caratteristiche principali.
Molti personaggi poi rappresentano anche un'esaltazione di quelli che la società tende a vedere come diversi in senso negativo: Ruru androide dal cuore umano , Henri crossdresser che lotta contro gli stereotipi, Emiru bambina che si ribella alle costrizioni sociali e familiari.
L'ensemble di personaggi principali funziona bene, anche se Hana risulta essere fin troppo abbandonata a se stessa ed è probabilmente l'unica a non avere avuto una crescita personale o degli sviluppi. Nonostante ciò è una leader perfetta e il suo personaggio rimane comunque dolcissimo ed è molto difficile non affezionarcisi (devo ammettere che è difficile non affezionarsi ai vari personaggi).
Passando ai lati negativi: la trama vera e propria, cioè quella che dovrebbe sorreggere il tutto, è debolissima. Benissimo le storie personali, molto meno quella principale, quella di Cure Tomorrow, di George, di Harry, del futuro, che risulta sacrificata e troppo frammentata.
Pecca di troppe serie "Precure" è quella di dare troppa poca importanza alle caratterizzazioni dei nemici, lasciandoli a mere macchiette quasi fino alla fine.
Qui qualche tentativo nel dare spessore è stato fatto con Listol, Bicine e George, il boss, ma il minutaggio a loro dedicato è talmente risicato che a malapena si riesce a comprendere il quadro complessivo delle motivazioni o delle scelte. Il legame tra Harry e la Criasu e a sua volta con Listol e Bicine è accennato in più di un episodio ma rimangono troppo spesso solo accenni.
Magari meno trasformazioni e più dialoghi sarebbe stato meglio, soprattutto per dare un quadro molto più chiaro.
George sembra un nemico affascinante ma anche nelle sue apparizioni con Hana è talmente fugace da non riuscire a farci avvertire l'alone di mistero. Nelle scene interne alla Criasu c'è troppo poco tempo per farci sentire la sua malvagità e la sua follia nel suo progetto di cristallizzazione del tempo. Anche il suo rapporto con i suoi sottoposti rimane accennato nonostante sia evidente che necessitasse di molto più approfondimento. Nonostante un plot twist finale dal potenziale enorme ma trattato con superficialità, quella di "Hugtto" rimarrà una delle trame più esigue della saga "Precure" e una delle serie che più ha sprecato tutto il suo potenziale lungo l'arco di 49 episodi.
Spalmare una trama già di suo esigua su così tanti episodi è a mio parere deleterio per la qualità complessiva dell'anime.
Per cui "Hugtto" ha funzionato sicuramente sulla linea ''umana'', sul versante dei rapporti e delle trame per così dire 'secondarie', molto meno invece sul versante dell'avventura fantasy, con nemici e plot principale trattati con superficialità, soprattutto dall'episodio 27 in poi.
Il fatto poi che ci fosse da festeggiare il quindicesimo anniversario non ha giovato alla serie: se già avevamo perso molto tempo con Emiru e Lulu, gli episodi crossover per quanto risultino ben eseguiti risultano scritti in maniera caotica e non riescono ad inserirsi nel continuum della storia ma anzi aiutano a frammentarla.
Altra nota negativa è il design degli abiti dei power up, uno dei peggiori visti nel franchise.
"Hugtto" è sicuramente una serie luminosa, colorata, di ampio respiro, che ha toccato qualche tematica in modo coraggioso e che sicuramente fa affezionare ai personaggi, però non basta per giustificare una storia così esigua e diluita in così tanti episodi. È una serie che riguarderei con piacere per i suoi personaggi, ma che non mi ha fatto esultare per la storia ''fantasy/fantascientifica'' alla base. Il potenziale era altissimo e a mio parere è stato sfruttato solo al 40%.
"Hugtto" è una serie che ha avuto la propria tematica chiara sin dall'inizio e l'ha sviluppata abbastanza bene lungo tutta la stagione anche se a volte in modo ridondante. Riguardando alcuni episodi e prestando maggior attenzione non posso negare che nella seconda parte, che sembrava più propensa a filler, la serie si dedichi discretamente ai propri personaggi e al loro sviluppo, soprattutto a Homare con la sua infatuazione per Harry gestita con maturità, a Henri, che ci ha permesso di vedere un ragazzo fuori dagli stereotipi di genere, che anche nel momento più buio è riuscito a trovare la forza per sperare nel futuro, e in parte anche a Saaya, che ha trovato la forza di slegarsi dal mondo della recitazione e trovare una propria strada lontana da quella della madre. Ho apprezzato tanto Ruru e il Doctor Traum, tutto il discorso padre/creatore poteva essere sviluppato molto meglio così come quello dell'AI, però tutto sommato è stato fatto un discreto lavoro. Hana ed Emiru rimangono un pò nell'ombra, devo ammetterlo.
Quello che ho apprezzato è il fatto che la serie ha messo in tavola qualche tematica per niente banale, magari senza approfondirle come un anime adulto avrebbe fatto, ma già averle menzionate dà merito alla stagione di essere tra le più coraggiose: la lotta agli stereotipi di genere è sicuramente quella sottolineata più volte durante la stagione, soprattutto grazie alla presenza di Henri. Altra tematica importante è stata quella del costruirsi un futuro e darsi tempo per trovare se stessi, non avere fretta nel trovare la propria strada e non farsi mai abbattere anche dagli ostacoli più grandi, affinchè si possa essere in grado di creare un futuro anche nelle situazioni più tristi e dolorose. Soprattutto, tematica importante è quella di essere se stessi, di creare la propria strada anche a costo di deludere le aspettative degli altri o di deviare completamente da ciò che gli altri vorrebbero imporci. Altra nota positiva: la serie strizza chiaramente l'occhio a rapporti finalmente non standard in serie animate, come quello tra Henri e il fratello di Emiru. In più di una scena è chiaro che fra i due c'è più di un'amicizia e in una in particolare si vede chiaramente che i due ragazzi si tengono per mano. Tutto il discorso del non permettere a nessuno di fermare il proprio cuore sembrerebbe essere un'esortazione alle persone LGBT affinchè si amino e riescano ad essere se stesse nonostante le pressioni della società. Lo stesso rapporto tra Ruru ed Emiru, senza avere connotazioni sentimentali, è particolarmente intenso. Abbracci, carezze, dichiarazioni d'affetto, d'amore. "Hugtto" senza ombra di dubbio ha fatto della dolcezza, l'umanità e del calore le sue caratteristiche principali.
Molti personaggi poi rappresentano anche un'esaltazione di quelli che la società tende a vedere come diversi in senso negativo: Ruru androide dal cuore umano , Henri crossdresser che lotta contro gli stereotipi, Emiru bambina che si ribella alle costrizioni sociali e familiari.
L'ensemble di personaggi principali funziona bene, anche se Hana risulta essere fin troppo abbandonata a se stessa ed è probabilmente l'unica a non avere avuto una crescita personale o degli sviluppi. Nonostante ciò è una leader perfetta e il suo personaggio rimane comunque dolcissimo ed è molto difficile non affezionarcisi (devo ammettere che è difficile non affezionarsi ai vari personaggi).
Passando ai lati negativi: la trama vera e propria, cioè quella che dovrebbe sorreggere il tutto, è debolissima. Benissimo le storie personali, molto meno quella principale, quella di Cure Tomorrow, di George, di Harry, del futuro, che risulta sacrificata e troppo frammentata.
Pecca di troppe serie "Precure" è quella di dare troppa poca importanza alle caratterizzazioni dei nemici, lasciandoli a mere macchiette quasi fino alla fine.
Qui qualche tentativo nel dare spessore è stato fatto con Listol, Bicine e George, il boss, ma il minutaggio a loro dedicato è talmente risicato che a malapena si riesce a comprendere il quadro complessivo delle motivazioni o delle scelte. Il legame tra Harry e la Criasu e a sua volta con Listol e Bicine è accennato in più di un episodio ma rimangono troppo spesso solo accenni.
Magari meno trasformazioni e più dialoghi sarebbe stato meglio, soprattutto per dare un quadro molto più chiaro.
George sembra un nemico affascinante ma anche nelle sue apparizioni con Hana è talmente fugace da non riuscire a farci avvertire l'alone di mistero. Nelle scene interne alla Criasu c'è troppo poco tempo per farci sentire la sua malvagità e la sua follia nel suo progetto di cristallizzazione del tempo. Anche il suo rapporto con i suoi sottoposti rimane accennato nonostante sia evidente che necessitasse di molto più approfondimento. Nonostante un plot twist finale dal potenziale enorme ma trattato con superficialità, quella di "Hugtto" rimarrà una delle trame più esigue della saga "Precure" e una delle serie che più ha sprecato tutto il suo potenziale lungo l'arco di 49 episodi.
Spalmare una trama già di suo esigua su così tanti episodi è a mio parere deleterio per la qualità complessiva dell'anime.
Per cui "Hugtto" ha funzionato sicuramente sulla linea ''umana'', sul versante dei rapporti e delle trame per così dire 'secondarie', molto meno invece sul versante dell'avventura fantasy, con nemici e plot principale trattati con superficialità, soprattutto dall'episodio 27 in poi.
Il fatto poi che ci fosse da festeggiare il quindicesimo anniversario non ha giovato alla serie: se già avevamo perso molto tempo con Emiru e Lulu, gli episodi crossover per quanto risultino ben eseguiti risultano scritti in maniera caotica e non riescono ad inserirsi nel continuum della storia ma anzi aiutano a frammentarla.
Altra nota negativa è il design degli abiti dei power up, uno dei peggiori visti nel franchise.
"Hugtto" è sicuramente una serie luminosa, colorata, di ampio respiro, che ha toccato qualche tematica in modo coraggioso e che sicuramente fa affezionare ai personaggi, però non basta per giustificare una storia così esigua e diluita in così tanti episodi. È una serie che riguarderei con piacere per i suoi personaggi, ma che non mi ha fatto esultare per la storia ''fantasy/fantascientifica'' alla base. Il potenziale era altissimo e a mio parere è stato sfruttato solo al 40%.