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2.0/10
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"Fune wo Amu" cioé "La Grande Traversata" è il nome dato al dizionario alla cui creazione si assiste nell'arco della serie. Tutti (o almeno credo) sanno a cosa serve un dizionario, ma nella maggioranza dei casi non si riflette alla sua redazione e questa serie vorrebbe avvicinarci proprio su questo punto. Già dai primi episodi viene sottolineato che chi scrive le definizioni dà una parte di se stesso e che per trovare nuove parole dovrebbe saper ascoltare e avere diversi interessi. Si direbbe che alla creazione di un dizionario parteciperanno personaggi interessanti, ricchi di personalità. Invece, a mio parere, il difetto della serie sta proprio nei personaggi che sono unidimensionali, ripetono più o meno le stesse battute e le stesse azioni come degli automi, trattando lo spettatore come se avesse seri problemi alla memoria. Non si sa nulla sul loro passato e manca un approfondimento sulla loro vita attuale. Una sola informazione per ciascuno non basta per renderli credibili. Sono semplicemente innaturali, inumani, dedicati completamente al dizionario. E' ammirevole quanto lavoro impieghino nella loro missione, ma sono vuoti in tutto e per tutto. Oltreciò le pause a metà di ogni episodio dedicate ad una specie di spettacolo dato dai dizionarietti sono semplicemente un'offesa per chi li guarda avendo l'infanzia da moltissimi anni alle spalle. Alla musica non ci ho fatto caso, a parte per l'opening che è semplicemente orribile.

Gli unici pregi che ho trovato sono: la rappresentazione della creazione del dizionario, una bella grafica e che i personaggi hanno un loro linguaggio del corpo. Per questo motivo mi è difficile dire se consigliarvi la serie o meno, dipende su cosa vorreste incentrarvi.