logo GamerClick.it

-

Risparmierò la trama, dato che è già conosciuta.
Parto dal presupposto che l'idea di usufruire di una leggenda metropolitana per adattarla a un manga è davvero una 'genialata', e l'allegoria con cui viene trattata la trama mi ha fatta innamorare. L'anime viene preso da una facciata molto cute e 'simpy', poi verso alcune scene ci è facilitato lo scavare all'interno della trama, grazie a scene che fanno realizzare ciò che l'anime comunica davvero: un fantasma psicopatico, una bambina quasi abusata, un ragazzino traumatizzato da continue visioni di spiriti. La cosa più inquietante è porsi la domanda sul perché Hanako-kun abbia ucciso Tsukasa, spesso non riusciamo a renderci conto del fatto che, in realtà, tutte le nostre teorie sono da smentire, perché ci sarà uno stupido motivo dietro a tutta questa commedia. In fondo è questo ciò che sta rendendo la trama complicata da districare.

Il character design è bellissimo, sembra quello di "Demon Slayer", solo che è molto più cute.
I continui sbalzi d'umore di Hanako-Kun lo rendono misterioso, anche le sue affermazioni all'apparenza nosense ma con un significato dietro.

Quest'anime, insieme al manga (che mette in pieno centro molti chiarimenti), è una completa allegoria che riporta collegamenti impensabili e un qualcosa di talmente semplice legato a un qualcosa di complicato. A parer mio merita, se non fosse per le animazioni, che sono alquanto irrisorie, ma ben fatte.

Prendendo in considerazione sia l'anime che il manga, un 8,5 è meritato.