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È una serie animata che ho iniziato a vedere quasi per gioco e che poi ho visto fino all'ultima puntata.

"Lulù" è un anime che scorre leggero, seguendo la protagonista attraverso il suo viaggio alla ricerca del fiore dai sette colori.
Gli episodi sono tutti molto simili e seguono uno schema ben preciso: Lulù arriva in una località alla ricerca del fiore, ma poi viene coinvolta nelle vicende personali di qualche personaggio incontrato più o meno casualmente, si dovrà quindi ingegnare per risolvere la situazione utilizzando la spilla magica donatale. La spilla che ha a disposizione le permette in sostanza di cambiarsi rapidamente d'abito in modo da adattarsi alla situazione del caso. A metà del viaggio però Lulù rompe la spilla cadendo da un dirupo, e per la nostra protagonista sembra giunta la fine (!?). Un misterioso potere magico giungerà in suo soccorso, scongiurando il peggio e donandole una nuova spilla. D'ora in poi Lulù non solo potrà cambiarsi d'abito per mezzo della spilla, ma riuscirà anche ad acquisire temporaneamente le capacità del ruolo che ricopre (trasformandosi ad esempio in aviatore, ecco che la nostra protagonista saprà veramente pilotare un aereo).
In ogni puntata, Lulù, con la sua bontà e i suoi modi gentili riuscirà a far breccia anche negli animi più duri. Così facendo, la nostra bella francesina lascerà dietro di sé anche diversi cuori spezzati (emblematica la puntata in cui tre fratelli, tutti innamorati di lei, si presenteranno in piena notte alla sua porta... tutti e tre in pigiama!). Piuttosto azzardato l'episodio in cui Lulù incontra il capitano di una nave che le ricorda il defunto padre, tra i due nascerà un affettuoso legame forse un po' equivoco.
Sono invece spesso simpatiche le scene che vedono chiamati in causa gli antagonisti Togenicia e Yavoque.

Tirando le somme, questa serie animata è stata godibile, anche se probabilmente sarebbero state più che sufficienti la metà delle puntate proposte. Cinquanta sono veramente tante!