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Ecco un manga che, nella sua semplicità, è estremamente speciale.
All'epoca lasciai perdere l'edizione della Star Comics perché "Kiss me Licia" non era uno dei miei cartoni animati preferiti, da bambina; quando la Goen annunciò la ristampa, evidentemente l'effetto nostalgia in me si era risvegliato, ed avevo sentito molti pareri positivi sul fumetto, così gli diedi una possibilità.
Be', si è rivelato una piacevolissima sorpresa.
Superato lo scoglio iniziale dei disegni un po' "ostici", mi sono ritrovata a leggere uno shoujo manga dalla freschezza e genuinità davvero rare.
Come non immedesimarsi nella timida ma testarda Yakko, che scopre a poco a poco un mondo nuovo e completamente diverso rispetto all'ambiente protettivo fatto di okonomiyaki e canzoni tradizionali del suo buffo e ipertutelare padre Shige (personaggio mitico!)?
L'incontro della protagonista con il rockettaro Satomi, che non a caso avviene proprio all'interno del ristorante paterno, rappresenta per la nostra Yakko il primo passo dall'adolescenza verso l'età adulta, che in un'affascinante cornice glam rock, ottimamente rappresentata nel manga, la porterà a conoscere le difficoltà della conquista dell'indipendenza e dell'amore.
Tutto ciò viene raccontato nel corso dei volumetti dalla sensei Tada con spiccata sensibilità per quella particolare fase della vita, ma senza mai prendersi troppo sul serio, regalandoci tanti momenti di simpatia e di humor.
Grande spazio viene dato ai comprimari, tutti ottimamente caratterizzati (gatti compresi!).
L'opera talvolta difetta per un eccesso di ingenuità e di situazioni un po' tirate via, ma, come on! Opere così fresche e piacevoli son difficili da trovare, e stiamo parlando di un manga degli anni '80.