Recensione
Josée, la tigre e i pesci
5.0/10
Recensione di gear4_snakeman
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Attenzione: la recensione contiene spoiler
Trama: lo studente universitario Tsuneo una mattina incontra una vecchia che spinge una enorme carrozzina: dentro c’è Kimiko, una ragazza colpita da paralisi cerebrale incapace di muovere le gambe. Tsuneo finisce per seguirle nella squallida abitazione che condividono, e nonostante il guscio in cui Kimiko sembra essersi rinchiusa, comincerà a farsi vivo sempre più spesso.
Considerazioni personali: finendo la visione del film, ho provato un senso di "amarezza", perché è stata veramente una tortura finire il movie. Direi di iniziare prima partendo dai pro e dopo arrivando ai contro.
Tra i pro: tematiche sulle persone in carrozzina che mostrano la cruda realtà della loro situazione e di quello che devono sopportare ogni minuto; animazioni gradevoli e disegni molto puliti, senza infamia e senza lode, regalando anche qualche parte veramente incredibile; scene romance (soprattutto verso la fine del movie) che stonano con tutto il movie, perché fatte veramente bene e, anzi, meritavano un movie almeno decente.
Tra i contro: prima di tutto il doppiaggio, veramente pessimo, nessuno si salva, stona tantissimo con i personaggi e con le emozioni/espressioni che hanno in quel momento (soprattutto la protagonista, avrei cambiato la sua doppiatrice); la scena dello zoo, con le sbarre di protezione che arrivavano a metà vita, perciò la tigre poteva benissimo saltare fuori e sbranare tutti (non c'era un vetro, non c'era niente, solo delle sbarre corte); la scena di lui che va a cercare la protagonista (che non ha un telefono), e chiedendo a caso a un poliziotto viene a sapere che una ragazza in carrozzina ha preso il treno (come se in quella megalopoli solo lei è in sedia a rotelle), e lui senza aspettare tre secondi per collegare i neuroni prende e sale; lei, in un momento di confusione, perde il controllo della carrozzina e spicca il volo in una ripidissima discesa nei più sconosciuti borghi della città, e nel momento prima dello schianto arriva il protagonista che si butta e la salva (pensa la fortuna di trovarsi proprio lì, in una megalopoli, nelle più anguste zone della città, e soprattutto aveva una stampella, ma ciò non ferma il centometrista che è in lui), quindi altro che teletrasporto o richiamo di Batman, chiamate il protagonista, vi trova subito.
Conclusione: una mezza perdita di tempo, escludendo metà della prima parte e la parte centrale; le scene romance potevano essere perfette con un movie altrettanto perfetto, ma hanno completamente sbagliato.
Voto: 5
Trama: lo studente universitario Tsuneo una mattina incontra una vecchia che spinge una enorme carrozzina: dentro c’è Kimiko, una ragazza colpita da paralisi cerebrale incapace di muovere le gambe. Tsuneo finisce per seguirle nella squallida abitazione che condividono, e nonostante il guscio in cui Kimiko sembra essersi rinchiusa, comincerà a farsi vivo sempre più spesso.
Considerazioni personali: finendo la visione del film, ho provato un senso di "amarezza", perché è stata veramente una tortura finire il movie. Direi di iniziare prima partendo dai pro e dopo arrivando ai contro.
Tra i pro: tematiche sulle persone in carrozzina che mostrano la cruda realtà della loro situazione e di quello che devono sopportare ogni minuto; animazioni gradevoli e disegni molto puliti, senza infamia e senza lode, regalando anche qualche parte veramente incredibile; scene romance (soprattutto verso la fine del movie) che stonano con tutto il movie, perché fatte veramente bene e, anzi, meritavano un movie almeno decente.
Tra i contro: prima di tutto il doppiaggio, veramente pessimo, nessuno si salva, stona tantissimo con i personaggi e con le emozioni/espressioni che hanno in quel momento (soprattutto la protagonista, avrei cambiato la sua doppiatrice); la scena dello zoo, con le sbarre di protezione che arrivavano a metà vita, perciò la tigre poteva benissimo saltare fuori e sbranare tutti (non c'era un vetro, non c'era niente, solo delle sbarre corte); la scena di lui che va a cercare la protagonista (che non ha un telefono), e chiedendo a caso a un poliziotto viene a sapere che una ragazza in carrozzina ha preso il treno (come se in quella megalopoli solo lei è in sedia a rotelle), e lui senza aspettare tre secondi per collegare i neuroni prende e sale; lei, in un momento di confusione, perde il controllo della carrozzina e spicca il volo in una ripidissima discesa nei più sconosciuti borghi della città, e nel momento prima dello schianto arriva il protagonista che si butta e la salva (pensa la fortuna di trovarsi proprio lì, in una megalopoli, nelle più anguste zone della città, e soprattutto aveva una stampella, ma ciò non ferma il centometrista che è in lui), quindi altro che teletrasporto o richiamo di Batman, chiamate il protagonista, vi trova subito.
Conclusione: una mezza perdita di tempo, escludendo metà della prima parte e la parte centrale; le scene romance potevano essere perfette con un movie altrettanto perfetto, ma hanno completamente sbagliato.
Voto: 5