Recensione
Classico Isekai, puro e duro. Tuttavia almeno questo è animato da un certo spirito sornione che lo rende piacevole.
Il protagonista, un uomo di mezza età impiegato in una ditta di appalti edili, viene ucciso da un aggressore e, durante gli ultimi istanti di vita, pronuncia degli intenti. Questi determinano il modo in cui verrà reincarnato - per ciò che ha detto, si trova reincarnato nella più umile delle creature fantasy, il primo incontro in un RPG: uno slime.
Il racconto prosegue con tutti gli stilemi del caso: ci sono elementi da RPG (esperienza, skill, evoluzioni); il protagonista ha una skill "rotta" che gli consente un vantaggio; il protagonista evolve molto più di quanto la sua condizione vorrebbe; l'arrivo del protagonista sconvolge totalmente gli equilibri del mondo.
Questa è la lex draconis di ogni isekai, e la serie la ricalca pedissequamente, non esce dal binario neppure per un singolo elemento.
Fino a quando osserviamo i tentativi tragicomici dello slime di sopravvivere, la serie è davvero interessante. L'ho trovata piacevole.
Tuttavia, forse proprio perché gli isekai si sa come devon cominciare, ma nessuno ha mai spiegato come debbano concludersi (avete mai veduto un isekai con una conclusione degna? Pensateci), la narrazione deraglia.
Avrei dato tranquillamente un 8 a questa animazione, pur essendo un genere che trovo ributtante, in virtù del piacere sempliciotto che dava. Peraltro mi è piaciuta tantissimo la caratterizzazione del Principe Gabil, sbruffone e "flamboyant" come in alcune delle rappresentazioni dei lizardmen (vedi alcuni RPG come "Earthdawn"). Interessante.
Questo fino a quando non si decide di trasformare la serie in una sorta di combat shonen, o peggio ancora un "Overlord" colorato.
Il personaggio non è più uno slime, non ha più alcun problema da risolvere, gli basta un cenno per sconfiggere ogni genere di super-mostro. La serie si riduce letteralmente a una carrellata di nuovi personaggi che si aggiungono al cast. Talvolta senza nessun vero motivo, solo perché almeno si manda avanti il plot.
Siccome ci sono shonen più belli, e siccome il protagonista era interessante fintantoché in difficoltà, la serie mi pare sprofondare nell'abisso (soprattutto dalla sconfitta dell'Orc Lord). Ristagna, si ripete uguale, non si evolve e non ha più nulla da dire. Super-mostro? Lui scoppia un incantesimo di potenza inaudita, tutti amici, evviva i buoni sentimenti, fine.
No, credo che davvero gli isekai, per la loro origine di "serie di romanzi che si continuano fintanto che li si vende", non siano adatti alla serializzazione animata.
Gli concedo un 6 perché i primi dodici episodi sono abbastanza spassosi. Per me poteva finire là.
Il protagonista, un uomo di mezza età impiegato in una ditta di appalti edili, viene ucciso da un aggressore e, durante gli ultimi istanti di vita, pronuncia degli intenti. Questi determinano il modo in cui verrà reincarnato - per ciò che ha detto, si trova reincarnato nella più umile delle creature fantasy, il primo incontro in un RPG: uno slime.
Il racconto prosegue con tutti gli stilemi del caso: ci sono elementi da RPG (esperienza, skill, evoluzioni); il protagonista ha una skill "rotta" che gli consente un vantaggio; il protagonista evolve molto più di quanto la sua condizione vorrebbe; l'arrivo del protagonista sconvolge totalmente gli equilibri del mondo.
Questa è la lex draconis di ogni isekai, e la serie la ricalca pedissequamente, non esce dal binario neppure per un singolo elemento.
Fino a quando osserviamo i tentativi tragicomici dello slime di sopravvivere, la serie è davvero interessante. L'ho trovata piacevole.
Tuttavia, forse proprio perché gli isekai si sa come devon cominciare, ma nessuno ha mai spiegato come debbano concludersi (avete mai veduto un isekai con una conclusione degna? Pensateci), la narrazione deraglia.
Avrei dato tranquillamente un 8 a questa animazione, pur essendo un genere che trovo ributtante, in virtù del piacere sempliciotto che dava. Peraltro mi è piaciuta tantissimo la caratterizzazione del Principe Gabil, sbruffone e "flamboyant" come in alcune delle rappresentazioni dei lizardmen (vedi alcuni RPG come "Earthdawn"). Interessante.
Questo fino a quando non si decide di trasformare la serie in una sorta di combat shonen, o peggio ancora un "Overlord" colorato.
Il personaggio non è più uno slime, non ha più alcun problema da risolvere, gli basta un cenno per sconfiggere ogni genere di super-mostro. La serie si riduce letteralmente a una carrellata di nuovi personaggi che si aggiungono al cast. Talvolta senza nessun vero motivo, solo perché almeno si manda avanti il plot.
Siccome ci sono shonen più belli, e siccome il protagonista era interessante fintantoché in difficoltà, la serie mi pare sprofondare nell'abisso (soprattutto dalla sconfitta dell'Orc Lord). Ristagna, si ripete uguale, non si evolve e non ha più nulla da dire. Super-mostro? Lui scoppia un incantesimo di potenza inaudita, tutti amici, evviva i buoni sentimenti, fine.
No, credo che davvero gli isekai, per la loro origine di "serie di romanzi che si continuano fintanto che li si vende", non siano adatti alla serializzazione animata.
Gli concedo un 6 perché i primi dodici episodi sono abbastanza spassosi. Per me poteva finire là.