Recensione
Fire Force
5.0/10
L'idea alla base di «Fire Force» a primo impatto può sembrare originale e intrigante: un mondo in cui, a causa del fenomeno della combustione spontanea, gli umani prendono improvvisamente fuoco diventando gli ''incendiati''; gli eroi sono i pompieri che combattono il fuoco manipolando il fuoco stesso. Peccato che la resa è stata così mediocre da farmi droppare la serie al 5° episodio.
Il protagonista è Shinra, ed è il classico protagonista shounen con un grande sogno e una storia familiare tragica: vuole diventare un eroe e ha una grande voglia di rivalsa dato che, attraverso dei brevi flashback, veniamo a sapere che da piccolo è stato isolato e additato dagli altri come "mostro", dopo essere stato sospettato di aver fatto fuori sua madre e il suo fratello piccolo in un incendio. Seguono quindi a caso dei flashback sulla sua infanzia e la madre. La sua peculiarità è che gli viene un sorriso nervoso nelle situazioni di stress. A parte questo non spicca per nient'altro.
L'immancabile rivale/amico del protagonista è Arthur, che pare vivere in un mondo immaginario in cui crede di essere un cavaliere, se ne esce spesso dicendo cose a caso e facendo quindi l'idiota della situazione.
Altra situazione vista un po' ovunque è quando i personaggi sono nel bel mezzo di un'esercitazione e spunta fuori quello che dovrebbe essere il villain, Joker. Quest'ultimo si ritrova da solo con il protagonista, lo minaccia e gli dice frasi criptiche sul suo passato e gli mostra i suoi poteri.
La cosa più fastidiosa della serie è sicuramente il fan-service messo un po' ovunque e nei modi più assurdi, ma già me lo aspettavo dato che l'autore del manga è lo stesso di «Soul Eater». C'è un personaggio in particolare, Tamaki, che ha il potere di attrarre a se' le palpate dei pene-muniti nel raggio di qualche metro. Ma che è? Oppure la suora Iris che, casualmente, si fa il bagno in mezzo a una piazzetta e viene sorpresa dal protagonista mezza nuda, o a cui vengono casualmente strappati i vestiti in un'altra scena. La principessa Hibana, che fa il pompiere con la gonna e i tacchi, che si diverte a sedersi sui suoi sottoposti e calpestarli uno a uno, usandoli come tappeto.
Il livello è questo.
Anche le animazioni non sono niente di che, l'unica cosa degna di nota sono gli effetti delle fiamme nelle scene di combattimento, non male a livello visivo. L'unica cosa veramente figa è la opening.
In conclusione, «Fire Force» è un'accozzaglia di roba vista e rivista, personaggi mediocri e stereotipati, si basa su una storia noiosa che sembra non aggiungere niente di che al panorama già saturo di opere nello stesso target. L'unica cosa interessante è il mistero degli incendiati, ma date le premesse e il modo in cui sono stati presentati gli eventi, non mi ha destato nessun interesse nel continuare la visione.
Una serie del genere potrebbe essere apprezzata forse solo da chi si approccia da poco agli anime di questo tipo.
Il protagonista è Shinra, ed è il classico protagonista shounen con un grande sogno e una storia familiare tragica: vuole diventare un eroe e ha una grande voglia di rivalsa dato che, attraverso dei brevi flashback, veniamo a sapere che da piccolo è stato isolato e additato dagli altri come "mostro", dopo essere stato sospettato di aver fatto fuori sua madre e il suo fratello piccolo in un incendio. Seguono quindi a caso dei flashback sulla sua infanzia e la madre. La sua peculiarità è che gli viene un sorriso nervoso nelle situazioni di stress. A parte questo non spicca per nient'altro.
L'immancabile rivale/amico del protagonista è Arthur, che pare vivere in un mondo immaginario in cui crede di essere un cavaliere, se ne esce spesso dicendo cose a caso e facendo quindi l'idiota della situazione.
Altra situazione vista un po' ovunque è quando i personaggi sono nel bel mezzo di un'esercitazione e spunta fuori quello che dovrebbe essere il villain, Joker. Quest'ultimo si ritrova da solo con il protagonista, lo minaccia e gli dice frasi criptiche sul suo passato e gli mostra i suoi poteri.
La cosa più fastidiosa della serie è sicuramente il fan-service messo un po' ovunque e nei modi più assurdi, ma già me lo aspettavo dato che l'autore del manga è lo stesso di «Soul Eater». C'è un personaggio in particolare, Tamaki, che ha il potere di attrarre a se' le palpate dei pene-muniti nel raggio di qualche metro. Ma che è? Oppure la suora Iris che, casualmente, si fa il bagno in mezzo a una piazzetta e viene sorpresa dal protagonista mezza nuda, o a cui vengono casualmente strappati i vestiti in un'altra scena. La principessa Hibana, che fa il pompiere con la gonna e i tacchi, che si diverte a sedersi sui suoi sottoposti e calpestarli uno a uno, usandoli come tappeto.
Il livello è questo.
Anche le animazioni non sono niente di che, l'unica cosa degna di nota sono gli effetti delle fiamme nelle scene di combattimento, non male a livello visivo. L'unica cosa veramente figa è la opening.
In conclusione, «Fire Force» è un'accozzaglia di roba vista e rivista, personaggi mediocri e stereotipati, si basa su una storia noiosa che sembra non aggiungere niente di che al panorama già saturo di opere nello stesso target. L'unica cosa interessante è il mistero degli incendiati, ma date le premesse e il modo in cui sono stati presentati gli eventi, non mi ha destato nessun interesse nel continuare la visione.
Una serie del genere potrebbe essere apprezzata forse solo da chi si approccia da poco agli anime di questo tipo.