Recensione
Il Re Leone (2019)
2.0/10
"Il Re Leone" del 2019 è semplicemente il remake senza né arte né parte del classico originale del 1994. Ritroviamo quindi Simba che viene cresciuto da Mufasa, il Re Leone delle Terre del Branco, che viene assassinato dal suo stesso fratello Scar che ambisce alla corona facendo ricadere la colpa sul nipote.
Insomma la trama è identica, ma letteralmente anche le scene, tuttavia viene usata una sorta di animazione fotorealistica per renderlo quanto più possibile un live action. Ma l'opera diventa fredda e priva di sentimento. Gli animali sono inespressivi, le canzoni sono le stesse, ma non hanno lo stesso mordente del classico originale, in più le scene sono inutilmente allungate ed appesantite. Già il film originale non è tra i miei preferiti ma è comunque un buon film, ma questo cercando di ricopiarlo completamente ha totalmente fallito su ogni punto. Non c'è nessuna scelta registica diversa tranne quella di metterci meno lato comico e più un lato serioso che non fa altro che peggiorare il tutto. Perfino la colonna sonora strumentale di Hans Zimmer è letteralmente identica. In sostanza è un film totalmente inutile, perché non vuole raccontare qualcosa di diverso, o qualcosa di aggiuntivo o di nuovo. Sembra soltanto un (brutto) documentario. Meglio tenersi stretto il classico originario, e dimenticarsi di questo.
Insomma la trama è identica, ma letteralmente anche le scene, tuttavia viene usata una sorta di animazione fotorealistica per renderlo quanto più possibile un live action. Ma l'opera diventa fredda e priva di sentimento. Gli animali sono inespressivi, le canzoni sono le stesse, ma non hanno lo stesso mordente del classico originale, in più le scene sono inutilmente allungate ed appesantite. Già il film originale non è tra i miei preferiti ma è comunque un buon film, ma questo cercando di ricopiarlo completamente ha totalmente fallito su ogni punto. Non c'è nessuna scelta registica diversa tranne quella di metterci meno lato comico e più un lato serioso che non fa altro che peggiorare il tutto. Perfino la colonna sonora strumentale di Hans Zimmer è letteralmente identica. In sostanza è un film totalmente inutile, perché non vuole raccontare qualcosa di diverso, o qualcosa di aggiuntivo o di nuovo. Sembra soltanto un (brutto) documentario. Meglio tenersi stretto il classico originario, e dimenticarsi di questo.