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"La Regina d'Egitto" è un manga storico che narra le avventure di Hatshepsut, uno dei pochissimi e rari faraoni donna che siano mai esistiti e, probabilmente, la più importante da un punto di vista politico.
Mi sono avvicinato a quest'opera perché sono sempre stato appassionato di storia e cercavo qualche cosa che potesse approfondire un personaggio femminile interessante e posso ritenermi soddisfatto di questa scelta.

Il manga ha diversi punti di forza. In primis il disegno, pulito, chiaro e ricco di dettagli capaci di farti immergere bene nell'ambientazione della storia. Sicuramente un'opera che si legge in maniera molto semplice e godibile.
A questo si aggiunge l'indubbio lavoro di ricerca fatto dall'autore, che si vede aver studiato a fondo questo mondo antico; non di rado ci sono digressioni utili a spiegare usi e costumi dell'Egitto, che sono poi parte integrante della trama e necessarie per capire le motivazioni della protagonista.

Ma quello che ritengo essere il punto più importante di questo manga e il motivo per cui ne consiglio la lettura è il modo in cui è tratteggiata la protagonista.
Uno dei più classici difetti delle opere ambientate nel passato, è la tensione degli autori a creare personaggio che abbiamo una moralità e un senso delle cose estremamente attuale e quindi anacronistico rispetto all'epoca trattata. Molto spesso ciò è dovuto all'esigenza di aiutare i lettori a comprendere e parteggiare per personaggi che, spogliati della mentalità moderna, risulterebbero difficili da apprezzare e sostenere.
"La Regina d'Egitto" fa un lavoro ottimo da questo punto di vista.

Hatshepsut è una donna che sogna di poter vivere come un uomo e avere le loro stesse libertà e il manga mette subito in evidenza il suo carattere e le sue doti da regnante, ma non mette mai da parte la dura realtà dell'Egitto di 3500 anni fa. Ci troviamo quindi di fronte ad una protagonista pragmatica, che cercherà di piegare le regole della società in maniera sicuramente progressista, ma che mai -nella sostanza- ripudia l'intero sistema di valori del tempo e che non di rado dimostrerà di saperne venire a patti in maniera credibile e naturale. Hatshepsut non è una supereroina a cui riesce ogni cosa e destinata ad una luminosa riuscita di tutti i suoi ideali, ma una donna forte, con tutte le sue debolezze, che cercherà sempre di trovare la soluzione migliore con i mezzi a sua disposizione. Il risultato finale è una protagonista credibile e con cui si può sinceramente empatizzare quando si troverà in situazioni spiacevoli e terribili.

Un manga, quindi, molto interessante e con una scrittura dei personaggi molto bella, ma con alcuni difetti che vale la pena sottolineare.
Sicuramente la lunghezza del manga è molto interessante per chi cerca serie brevi, ma i 9 volumi dell'opera risultano un poco stretti in alcune parti e forse un paio di volumi aggiuntivi avrebbero fatto bene alla gestione di alcuni personaggi secondari. Tuttavia la trama giunge ad una conclusione esaustiva e piena di tutti gli snodi principale presentati.
Alcuni personaggi di contorno risultano poco interessanti o poco sfruttati, ma questo è conseguenza anche del fatto che si stia cercando di trattare una storia vera e quindi non c'era una libertà totale nel raccontare le storie di alcuni di loro.

Sicuramente il manga potrebbe risultare manchevole di azione, essendo la protagonista la rappresentante delle vie diplomatiche in contrapposizione alla via della guerra dei suoi predecessori. Molti dei conflitti infatti troveranno risoluzioni pacifiche e, in generale, ci sono stati momenti in cui ho sentito la mancanza di un poco di azione e di alcuni scontri che speravo di vedere nel corso della narrazione. Ma anche qui l'autore non poteva inventare guerre e scontri laddove la storia dimostra che non ci sono stati. Un manga, quindi, dal ritmo tutto sommato calmo e che potrebbe annoiare lettori abituati a ritmi frenetici e continui colpi di scena.

"La Regina d'Egitto" è quindi un ottimo manga storico che consiglio a chiunque ami il genere e anche un ottimo esempio di manga con protagonista femminile.
Il voto è un 8 pieno, in quanto è un ottimo prodotto nel suo genere, ma la durata troppo breve e un ritmo non eccellente della narrazione mi portano a non dargli il massimo.