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Quello di Sorairo Flutter ("Azzurro fluttuare") è un nome non nuovo, che riecheggia ormai da più di un decennio nel circuito dei manga underground. E', infatti, una di quelle opere che si sono fatte araldo di un nuovo modo di concepire i "gei-comi", fumetti scritti da autori omosessuali per lettori omosessuali, che hanno trovato il loro spazio sul web, sui siti personali degli autori o sulla community artistica Pixiv. Un modo particolare grazie al quale autori gay, che magari nella vita facevano anche tutt'altro, si sono potuti reinventare fumettisti per hobby e trovare uno spazio dove narrare ciò che loro, da omosessuali, volevano raccontare e leggere ma all'epoca non aveva spazio nelle librerie.

Sorairo Flutter nasce nel 2009 dalla matita di Okura, autore all'epoca giovanissimo, che lo pubblica sul suo sito web (e oggi è ancora lì, leggibile gratuitamente in lingua giapponese) in circa una ventina di capitoli, fino al 2012. Sia lo stile di disegno che la storia sono molto semplici, ma l'autore lo realizza con parecchio calore ed entusiasmo e l'opera comincia a circolare tra i lettori omosessuali e attira anche l'attenzione del pubblico internazionale, finendo per guadagnarsi anche una pubblicazione in volume, unica al mondo, tramite l'edizione italiana di Renbooks (purtroppo rimasta incompleta allo stato attuale, dato che, oltre ai primi due usciti nel 2013, il terzo e conclusivo volume non è ancora stato pubblicato), che si occupa anche di proporre in versione italiana le strisce di Insieme al capo, un altro manga che l'autore pubblicava saltuariamente sul suo sito (attualmente, conta undici capitoli ma la serializzazione è ferma da tempo).

Nella seconda metà degli anni 2010, tuttavia, qualcosa cambia nel modo in cui i "gei-comi" e i loro autori vengono visti all'interno della società giapponese. Gengoroh Tagame, maestro indiscusso dei "gei-comi" a tematica erotica, realizza Il marito di mio fratello, opera priva di erotismo, per tutti, pubblicata su una rivista che ha come target gli adulti maschi eterosessuali, la quale parla in maniera tranquilla e delicata di tematiche gay e di come l'omosessualità è vista dai giapponesi, senza usare fanservice di alcun tipo o sfruttare l'omosessualità come mezzo per vendere ad un pubblico femminile opere piene di bei ragazzi.
Il suddetto manga ottiene un successo clamoroso, aiutato anche dalla realizzazione di una bella miniserie live action trasmessa sulla NHK, fa incetta di premi e fa capire alle case editrici che, quindi, parlare di omosessualità sulle riviste per tutti non è un tabù, si può fare e anzi è una cosa apprezzata dai lettori e dagli stessi autori gay, che a loro volta finalmente possono uscire dalla nicchia del web, delle autoproduzioni vendute alle fiere del fumetto o delle doujinshi imboscatissime negli angoli più sperduti dei Mandarake.

E' in questo nuovo clima, dunque, che Okura trova finalmente il successo tra il pubblico mainstream, legandosi alla casa editrice Square-Enix, che dal 2018 pubblica la sua opera più recente, My son is probably gay (in Italia per Star Comics) nella sua linea Gangan Pixiv, che presenta opere originariamente pubblicate sul famoso sito giapponese Pixiv. Square-Enix aveva, tuttavia, tastato il terreno tra il 2017 e il 2018 con una nuova versione di Sorairo Flutter, pubblicata sulla rivista shounen Gangan Joker e totalmente rivisitata nel disegno e nella storia da Coma Hashii, con Okura accreditato come autore della storia originale, che compare qua e là in diversi siparietti alla fine dei tre volumi, dove spiega le differenze tra questa e la sua versione del manga.

La storia di base è la stessa della versione webcomic: Dai Noshiro, ragazzone di campagna buono e caro, si trasferisce in una nuova scuola in città e fa subito la conoscenza di Ko Sanada, ragazzino belloccio che se ne sta sempre sulle sue e viene evitato dai compagni, perché gira voce che sia gay e la cosa crea problemi agli altri compagni di classe, che se ne tengono alla larga. Noshiro odia le ingiustizie e perciò picchia immediatamente i compagni che fanno girare voci infauste sul conto del povero Sanada, e cerca di fare amicizia con quest'ultimo... per poi scoprire che in realtà le voci sono vere, Sanada è gay, e Noshiro, che vuole cercare di capirlo e diventare suo amico, entrerà a far parte di un mondo che sino a quel momento aveva guardato anche lui con un po' di sospetto, fino a rendersi pian piano conto che i sentimenti che prova per Sanada forse sono qualcosa di più dell'amicizia!

Sorairo Flutter è una serie semplicissima, priva di chissà quali grandi sconvolgimenti: c'è una scuola, ci sono dei ragazzi normali che pian piano crescono e scoprono se stessi e i loro sentimenti mentre si incamminano sulla strada dell'adolescenza. E' un manga dove, seguendo tutto l'iter dei manga scolastici/sentimentali (e quindi festival culturali vari, uscite di gruppo, appuntamenti) si parla molto, dove i personaggi riflettono moltissimo su se stessi, sulle persone che li circondano, su ciò che provano, quindi il coinvolgimento emotivo del lettore è molto grande. La storia è molto semplice, più o meno si può già intuire come andrà a finire, ma è interessante vedere come lo fa, ci si affeziona ai personaggi, si sentono i loro problemi un po' come se fossero i nostri.
Il cast è molto ampio, c'è tutta una serie di amici e personaggi di supporto, ognuno con un suo particolare ruolo nella storia, che saranno d'aiuto a Noshiro e Sanada per far capir loro quello che vogliono veramente.

Pur mantenendo la stessa trama di base, ci sono enormi differenze tra questa versione remake e l'originale webcomic. In primis a livello grafico. Il disegno di Okura, oggi molto migliorato, nel 2009 era di un'incredibile semplicità, ma era un tratto molto personale e funzionale e mettere in scena il tipo di storia che voleva narrare: una storia sull'omosessualità maschile scritta da un autore omosessuale cresciuto negli anni ottanta-novanta, quindi con un bagaglio di conoscenze da lettore di manga sentimentali vintage di un certo tipo, che venivano applicate al suo background di omosessuale giapponese.

L'originale Sorairo Flutter era uno dei primi esempi di storia sentimentale a tematica omosessuale dove i personaggi non erano solo bei ragazzi: Noshiro era, ed è nel remake, un ragazzone robusto e coi capelli rasati (un po' personaggio secondario di Mitsuru Adachi), così come comparivano nel webcomic anche altri personaggi ben piazzati, teppisti grandi e grossi in stile shounen degli anni settanta/ottanta, personaggi adulti perfettamente appartenenti alla cosiddetta categoria dei "bear" (omosessuali grandi, grossi, pelosi e barbuti). L'aspetto della sottocultura gay era una parte integrante e fondamentale del webcomic, i cui personaggi venivano caratterizzati anche e soprattutto da questo: i personaggi adulti guardavano i porno gay in tv mentre "giocavano 5 contro 1", si esprimevano attraverso terminologie tipiche della sottocultura gay e mostravano preferenze verso specifici tipi di uomini, vi erano scene di sesso omosessuale che raccontavano con una certa ingenuità, a volte anche eccessiva, tematiche di un certo peso come i rapporti tra adulto e minore, l'abuso, la pedofilia.

Il remake, invece, modifica e taglia la quasi totalità di questi elementi. Molti personaggi del webcomic vengono tagliati, ridimensionati o modificati radicalmente. Kiku Yamato, l'amica di Sanada da sempre innamorata di lui che lo aiuterà a capire quali sono i suoi veri sentimenti, diventa qui Ayumi Yamamoto, personaggio simile nelle premesse ma che ha un ruolo molto più ampio nella narrazione, diventando una parte integrante del gruppo di amici che coinvolge Noshiro e Sanada; Makoto Morinaga, che nel webcomic era un ragazzone ingenuo e innamorato di Noshiro (perché i tipi grandi e grossi sono il suo tipo), che instaurerà con lui un rapporto burrascoso, dolceamaro e di una certa profondità, diventa nel remake un quasi omonimo (il nome è lo stesso ma cambiano i kanji) ragazzetto petulante che si appiccicherà a Noshiro come una zecca, privo di quella profondità un po' malinconica che aveva il personaggio originale.

Il ruolo dei personaggi adulti viene di molto ridimensionato: (un po' fortunatamente, dato che il suo ruolo nel webcomic era il maggior punto debole dell'opera) non viene sviluppato il professore e viene tolto al saggio salaryman Hide, il personaggio migliore dell'opera, quel suo modo simpatico ed estremamente naturale di giocare con la sessualità che lo caratterizzava nel webcomic, ma fortunatamente rimane inalterato il suo ruolo di confidente e silenzioso, saggio osservatore dei ragazzi alle prese con la strada dell'adolescenza e della scoperta di sé.

Anche e soprattutto a livello grafico, il nuovo Sorairo Flutter si caratterizza immediatamente come qualcosa di diverso, privo di tutti quegli elementi tipicamente "gay" che c'erano nell'originale, presentandosi come un'opera diretta a un pubblico più vasto e, in particolar modo, con tante, tantissime strizzate d'occhio al pubblico femminile, che comprensibilmente poteva non essere interessato a una storia dove uomini adulti, muscolosi e pelosi andavano a letto con ragazzini del liceo, ma è magari più interessato a una storia dove si parla di adolescenti che scoprono se stessi, con tenerezza e delicatezza, quasi completamente senza malizia (che Sanada andasse a letto con Hide viene detto, ma non viene mai esplicitamente mostrato, a differenza del webcomic) e con uno stile di disegno volutamente simile allo shoujo manga, dove fioccano i retini decorativi e i pensieri dei personaggi sparati a tutta forza come testo sulle tavole.

Rispetto al webcomic disegnato da un giovane e dilettante Okura del 2009, la costruzione delle tavole di Coma Hashii è indubbiamente più esperta, con più retini, con vignette di differenti dimensioni e una regia più varia e interessante, ma lo stile di disegno è un po' troppo anonimo, non riesce a far spiccare i personaggi, che sembrano dei ragazzi qualunque, mentre invece l'altrettanto semplice stile di disegno dell'Okura dell'epoca e il suo cast più variegato fatto di personaggi adulti e personaggi in carne era qualcosa di più personale e spiccava maggiormente nel mare magnum dei manga pubblicati in Giappone.

Panini Comics, che già aveva a suo tempo "aperto le danze" con Il marito di mio fratello, propone Sorairo Flutter in una versione "omnibus" che unisce i tre volumi originali in un enorme volumetto di grande formato, tradotto da Federica Lippi, con una sovraccoperta sotto la quale si nascondono i profili dei personaggi presenti in analoga posizione nei volumi giapponesi. Tuttavia, è un tomone che si rivela essere poco maneggevole e la colla utilizzata regge poco per l'elevato numero di pagine che deve tenere insieme. Una versione in tre volumi, con opzionale cofanetto, come fatto per Our True Colors, la più recente fatica mainstream di Gengoroh Tagame recentemente pubblicata dall'editore di Modena, magari sarebbe stata preferibile.

Il nuovo Sorairo Flutter è una serie tenerissima, delicatissima, che farà sobbalzare il cuore di molti e piacerà innanzitutto ad un pubblico femminile, più avvezzo alle soluzioni grafiche e narrative qui utilizzate. Se vi piacciono i manga sentimentali a sfondo scolastico, con ragazzini alla scoperta dell'amore, dell'adolescenza, dell'amicizia e di loro stessi, è, dunque, assolutamente un must. Vale sicuramente la pena di essere letto, in quanto uno dei primi esempi di un manga a tematica omosessuale privi di malizia o fanservice pubblicati esplicitamente su una rivista per ragazzi maschi adolescenti, che di solito non sono interessati a questo tipo di storie.

Rispetto alla versione webcomic ci sono più episodi, il ruolo dei personaggi femminili viene approfondito, ma di contro si viene a perdere quell'atmosfera da "storia a tematica gay scritta da un autore gay che ci ha messo dentro tutto il suo mondo, anche in maniera talvolta maldestra ma senza dubbio sentita e personale" che aveva l'originale, in favore di una storia tenera, piacevole ma a volte un po' anonima. Chi non conosce il webcomic (e, dal momento che non è stato completato in Italia, sono in molti), tuttavia, non noterà questo problema e potrà tuffarsi in un manga piacevole da leggere, a tratti un po' nostalgico (i personaggi che usano il gakuran, invece che le più moderne e fighettine divise scolastiche con giacca e cravatta, tradiscono l'origine un po' retrò di questa storia, e la sensazione è piacevolissima per chi, come Okura, è cresciuto con un certo tipo di manga vintage).

Sorairo Flutter è teoricamente uno shounen, ma ha elementi grafici e narrativi tipici dello shoujo e del BL, perciò piacerà tantissimo a un pubblico femminile che non vuole troppi drammi ma solo tenerezza, ma anche il suo pubblico originario, quello maschile, può godersi una storia che parla d'amore nelle sue varie forme, aiutando i lettori a interiorizzare tematiche come quelle dell'omosessualità, del coming out, della scoperta di se stessi.