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9.5/10
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"Platinum End" è un manga particolare, non penso che tutti lo apprezzerebbero; inizialmente non ero convinto che mi sarebbe piaciuto, confidavo per lo più nella bravura di Obata e Ohba, due autori che già con Death Note sono riusciti a farci emozionare tutti.
La trama è molto semplice: vengono scelti 13 candidati, tra persone che hanno perso ogni sprazza per la vita e solo uno di loro potrà diventare il nuovo Dio, ogni partecipante ha un suo angelo che a seconda del livello gli conferisce ali e due tipi di frecce.
La storia prosegue come un normale manga pieno di combattimenti e personaggi intriganti, ognuno dei quali ha una sua storia che lo ha portato ad essere scelto da un angelo come possibile successore alla divinità.
A metà lettura la storia sembra giungere al termine (quasi come in "Death Note"), per poi ritornare ad alti livelli ma con meno combattimenti; la storia diventa più riflessiva e vengono messi in evidenza diversi dubbi del tutto contemporanei: io stesso mi sono ritrovato in alcune battute dei personaggi.
Le riflessioni che vengono fatte rispecchiano perfettamente, a mio parere, la situazione mondiale di oggigiorno dove credere in qualcosa "superiore" è sempre più difficile.
I disegni sono fenomenali, lo stile di Obata è inconfondibile ed impossibile da non essere considerato stupefacente.
Per non parlare del finale, io quando ho visto che piega stavano prendendo gli eventi sono rimasto shoccato, del tutto mindblowing, al che non potevo non fare una recensione.

Nel complesso veramente un bel manga che inizia tranquillamente per poi evolversi, analizzando questioni complesse e finire con il botto e soprattutto con il fiato sospeso.