Recensione
Stretta
8.0/10
Recensione di GianniGreed
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"Stretta" è un manga hentai di un solo volume, scritto e disegnato da Yuki Seto, un autore che non ha bisogno di presentazioni in questo settore.
Si tratta di una raccolta di storie brevi ad ambientazione scolastica, legate tra loro dal fatto di avere per protagoniste delle studentesse di un'unica scuola, che però non interagiscono tra loro.
Non serve parlare delle varie trame dato che ogni storia ne ha una diversa e sono tutte autoconclusive, è un manga hentai, si sa quello che succede: un ragazzo e una ragazza s'incontrano e fanno sesso. Fine.
Ci sono però alcune cose che vale la pena sottolineare, cose che chi conosce e apprezza l'autore può riconoscere come alcuni punti fermi, presenti in quasi ogni sua opera, e che ovviamente non mancano in "Stretta", quello che si può definire il suo "stile" o marchio di fabbrica.
Il primo è che in tutte le storie, è sempre la protagonista femminile a prendere l'iniziativa. Le ragazze create da Yuki Seto sono ragazze belle e all'apparenza tranquille, ma sotto la faccia pulita da studentessa si nascondono ragazze affamate di sesso e assetate di sperma. Delle vere e proprie "belve" come vengono definite nel fumetto, insaziabili e instancabili.
Un altro dei marchi di fabbrica dell'autore è l'avere nelle scene di sesso, le ragazze mai completamente nude. In ognuna delle storie, anche durante il sesso più concitato, le ragazze hanno comunque qualcosa addosso, intimo o qualcosa della divisa scolastica. Magari è un fetish dell'autore, ma comunque è una cosa che risalta.
Non si può poi non soffermarsi sulla grande ed estrema attenzione dell'autore nel disegnare le bocche e le lingue delle sue protagoniste femminili, in particolare ovviamente durante le tante scene di sesso orale, vero e proprio punto centrale di ogni storia, dove tra saliva e sperma, le ragazze finiscono con i loro bei volti completamente inzaccherati.
L'ultimo dettaglio invece riguarda le ambientazioni, in questo caso specifico della scuola in cui sono ambientate tutte le storie. Yuki Seto disegna gli ambienti usando una sua visione un po' fuori dal tempo, con una sua architettura personale. Non si può fare a meno di notare, se ci si concentra sugli sfondi, che ogni stanza è piena di tubi e di pannelli con bulloni/viti a vista. Le ambientazioni sembrano quasi fatiscenti e fanno da contrasto con le bellissime ragazze in primo piano.
In tutta sincerità non so dire perché l'autore realizzi questo tipo di ambientazioni, ma avendo letto più volumi realizzati da lui, ho notato che anche questa è una cosa ricorrente nelle sue opere.
Torniamo però a quello che è l'aspetto più importante in un manga hentai come "Stretta", ovvero, le scene di sesso.
Come detto all'inizio, tutte le storie hanno per protagoniste delle studentesse. Le ragazze disegnate da Seto sono ragazze all'apparenza normali, dal fisico snello e proporzionato, con le curve al punto giusto, senza però le esagerazioni tipiche del genere, come ad esempio seni enormi, lo stesso vale per i ragazzi con i quali si accoppiano, tutti dalle dimensioni realistiche. Ogni scena di sesso ha come punto centrale una lunga e dettagliata sequenza di sesso orale, con le ragazze che leccano l'attrezzo del partner in tutti i modi possibili, assaporandolo per bene. L'autore si sbizzarrisce nel disegnare labbra, denti, lingua e gola, in un tripudio di saliva e sperma che le ragazze ingoiano come se fosse il cibo più buono del mondo. Qui sta quella che può essere considerata l'unica esagerazione tipica da manga hentai: la quantità di sperma emessa dai fortunati ragazzi coinvolti negli amplessi. Litri e litri di liquido seminale con cui ricoprono completamente i bellissimi volti delle arrapate studentesse.
Nonostante ciò, le storie raccolte nel volume sono tutte abbastanza normali e tranquille. Esclusa una con un pseudo incesto, tutte le storie hanno al centro rapporti consenzienti tra una ragazza e un solo ragazzo (escluso due singole pagine in una storia), e oltre alla passione delle ragazze per lo sperma, non hanno altre stranezze di grossa rilevanza.
Come già le sue opere precedenti, "Stringendo" e "Accelerando", anche "Stretta" è stato trasposto in anime in formato OAV, due episodi, dal titolo "Stretta: the Animation".
L'edizione italiana del manga è stata pubblicata da Magic Press all'interno della loro collana di manga per adulti "Black Magic".
Il volume ha un formato più grande dei tankobon standard, come gli altri del genere già pubblicati dall'editore, ed è dotato di sovraccoperta e pagine a colori. L'edizione è molto fedele all'originale giapponese, ma è priva delle censure sui genitali, che in quella sono invece presenti.
In conclusione, Yuki Seto è una colonna portante del genere hentai, e non dovrebbe avere bisogno di presentazioni. Chi già conosce e apprezza l'autore, resterà sicuramente soddisfatto dal volume. Le storie sono semplici, è vero, ma fanno il loro dovere, i disegni però, sono quello che rende "Stretta", un ottimo manga hentai. Chi invece non conosce l'autore, scoprirà un mangaka dotato di uno stile unico, e del quale vale la pena approfondire la conoscenza e recuperare altri lavori.
Si tratta di una raccolta di storie brevi ad ambientazione scolastica, legate tra loro dal fatto di avere per protagoniste delle studentesse di un'unica scuola, che però non interagiscono tra loro.
Non serve parlare delle varie trame dato che ogni storia ne ha una diversa e sono tutte autoconclusive, è un manga hentai, si sa quello che succede: un ragazzo e una ragazza s'incontrano e fanno sesso. Fine.
Ci sono però alcune cose che vale la pena sottolineare, cose che chi conosce e apprezza l'autore può riconoscere come alcuni punti fermi, presenti in quasi ogni sua opera, e che ovviamente non mancano in "Stretta", quello che si può definire il suo "stile" o marchio di fabbrica.
Il primo è che in tutte le storie, è sempre la protagonista femminile a prendere l'iniziativa. Le ragazze create da Yuki Seto sono ragazze belle e all'apparenza tranquille, ma sotto la faccia pulita da studentessa si nascondono ragazze affamate di sesso e assetate di sperma. Delle vere e proprie "belve" come vengono definite nel fumetto, insaziabili e instancabili.
Un altro dei marchi di fabbrica dell'autore è l'avere nelle scene di sesso, le ragazze mai completamente nude. In ognuna delle storie, anche durante il sesso più concitato, le ragazze hanno comunque qualcosa addosso, intimo o qualcosa della divisa scolastica. Magari è un fetish dell'autore, ma comunque è una cosa che risalta.
Non si può poi non soffermarsi sulla grande ed estrema attenzione dell'autore nel disegnare le bocche e le lingue delle sue protagoniste femminili, in particolare ovviamente durante le tante scene di sesso orale, vero e proprio punto centrale di ogni storia, dove tra saliva e sperma, le ragazze finiscono con i loro bei volti completamente inzaccherati.
L'ultimo dettaglio invece riguarda le ambientazioni, in questo caso specifico della scuola in cui sono ambientate tutte le storie. Yuki Seto disegna gli ambienti usando una sua visione un po' fuori dal tempo, con una sua architettura personale. Non si può fare a meno di notare, se ci si concentra sugli sfondi, che ogni stanza è piena di tubi e di pannelli con bulloni/viti a vista. Le ambientazioni sembrano quasi fatiscenti e fanno da contrasto con le bellissime ragazze in primo piano.
In tutta sincerità non so dire perché l'autore realizzi questo tipo di ambientazioni, ma avendo letto più volumi realizzati da lui, ho notato che anche questa è una cosa ricorrente nelle sue opere.
Torniamo però a quello che è l'aspetto più importante in un manga hentai come "Stretta", ovvero, le scene di sesso.
Come detto all'inizio, tutte le storie hanno per protagoniste delle studentesse. Le ragazze disegnate da Seto sono ragazze all'apparenza normali, dal fisico snello e proporzionato, con le curve al punto giusto, senza però le esagerazioni tipiche del genere, come ad esempio seni enormi, lo stesso vale per i ragazzi con i quali si accoppiano, tutti dalle dimensioni realistiche. Ogni scena di sesso ha come punto centrale una lunga e dettagliata sequenza di sesso orale, con le ragazze che leccano l'attrezzo del partner in tutti i modi possibili, assaporandolo per bene. L'autore si sbizzarrisce nel disegnare labbra, denti, lingua e gola, in un tripudio di saliva e sperma che le ragazze ingoiano come se fosse il cibo più buono del mondo. Qui sta quella che può essere considerata l'unica esagerazione tipica da manga hentai: la quantità di sperma emessa dai fortunati ragazzi coinvolti negli amplessi. Litri e litri di liquido seminale con cui ricoprono completamente i bellissimi volti delle arrapate studentesse.
Nonostante ciò, le storie raccolte nel volume sono tutte abbastanza normali e tranquille. Esclusa una con un pseudo incesto, tutte le storie hanno al centro rapporti consenzienti tra una ragazza e un solo ragazzo (escluso due singole pagine in una storia), e oltre alla passione delle ragazze per lo sperma, non hanno altre stranezze di grossa rilevanza.
Come già le sue opere precedenti, "Stringendo" e "Accelerando", anche "Stretta" è stato trasposto in anime in formato OAV, due episodi, dal titolo "Stretta: the Animation".
L'edizione italiana del manga è stata pubblicata da Magic Press all'interno della loro collana di manga per adulti "Black Magic".
Il volume ha un formato più grande dei tankobon standard, come gli altri del genere già pubblicati dall'editore, ed è dotato di sovraccoperta e pagine a colori. L'edizione è molto fedele all'originale giapponese, ma è priva delle censure sui genitali, che in quella sono invece presenti.
In conclusione, Yuki Seto è una colonna portante del genere hentai, e non dovrebbe avere bisogno di presentazioni. Chi già conosce e apprezza l'autore, resterà sicuramente soddisfatto dal volume. Le storie sono semplici, è vero, ma fanno il loro dovere, i disegni però, sono quello che rende "Stretta", un ottimo manga hentai. Chi invece non conosce l'autore, scoprirà un mangaka dotato di uno stile unico, e del quale vale la pena approfondire la conoscenza e recuperare altri lavori.