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Visto con gli occhi dell’epoca questo fumetto ha rivoluzionato la concezione dello shojo, diventando un vero e proprio must del genere. Conosciuto in Italia come “Piccoli Problemi di Cuore”, ha avuto successo grazie anche alla trasposizione animata data su Italia 1 (la quale ha delle differenze rispetto al manga).
La trama ruota attorno a Miki Koishikawa, una ragazza delle superiori, la cui vita viene sconvolta dall’improvviso divorzio dei genitori, i quali si scambieranno i partner con una coppia incontrata alle Hawaii. Il figlio di questa, Yū Matsuura, ha la sua stessa età e comincerà a vivere a casa sua, assieme alla nuova famiglia. Se inizialmente sarà un duro colpo da accettare, pian piano tra i due nascerà qualcosa di nuovo e inaspettato.
Senza fare spoiler, le situazioni tra i personaggi non sono scontate (seppur con qualche inserimento non necessario) e gli eventi scorrono lineari e piacevoli. L’intrecciarsi delle varie storie porta avanti la trama in modo molto dolce e sincero, avendo a che fare con protagonisti adolescenti. La caratterizzazione di questi ultimi è ottima e chiara, ognuno di loro ha spazio e non ci sono comparse inutili. Le tematiche non sono propriamente facili da affrontare, eppure la mangaka lo fa in maniera leggera e consapevole. Apprezzo poi che i volumi siano in numero giusto e non eccessivo, senza troppe ripetizioni o allungamenti di brodo. I disegni sono molto belli e curati.
Quello che non mi ha convinto del tutto è che forse mi aspettavo qualcosa di più vista la fama che lo precede: è un classico shojo scolastico con qualche nota originale (lo scambio dei genitori in primis). Ciò non toglie che sia un manga piacevole da leggere e assolutamente da avere nella libreria.