Recensione
Devilman
10.0/10
Recensione di Alucard88tnedjroq
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Go Nagai è probabilmente l'autore che ha fatto la storia più di qualsiasi altro per l'influenza che ha avuto nel mondo del manga e degli anime. Una delle sue opere più belle è proprio "Devilman", la quale ha anche dato il via a numerosi sequel ai quali Nagai si è dedicato per buona parte della sua carriera.
Storia: 10
"Devilman" parte come un tipico manga action degli anni '70 in cui c'è un eroe che deve fronteggiare uno ad uno i nemici che gli si parano davanti. Tuttavia la storia inizia pian piano ad evolversi ed oltre ai combattimenti vengono inserite molte tematiche importanti, per esempio il ripudio verso la guerra, o l'ostilità nei confronti della mentalità ottusa del Giappone dei tempi di Nagai (sappiamo tutti come erano visti i suoi manga in quel periodo). La drammaticità dell'opera si alza sempre di più, a tal punto che non si riesce quasi più a distinguere gli uomini dai demoni, fino ad arrivare al leggendario finale.
Personaggi: 10
I personaggi di "Devilman" sono fantastici, ovviamente Nagai punta molto sul dualismo che c'è tra i due principali protagonisti, ovvero Ryo Asuka e Akira Fudo. Questi due personaggi sono l'uno l'opposto dell'altro e subiscono una continua evoluzione nel corso della storia, non a caso sono tra i personaggi più carismatici di Nagai. Anche alcuni demoni sono degni di nota, in particolar modo Siréne e Jinmen, che riescono a incarnare alla perfezione l'idea di demone, soprattutto per la loro efferatezza.
Disegni: 10
I disegni non sono pieni di particolari, tanto meno perfetti, forse però è proprio questa loro imperfezione a renderli eccellenti. Non credo esista un tratto migliore e più adeguato di questo per raffigurare le vicende narrate in "Devilman". Il disegno è sporco e si addice perfettamente alle scene di violenza, è così cupo che la storia di Akira Fudo sembra a tratti un incubo, infatti l'uso del nero nelle tavole è preponderante. L'espressività dei personaggi è resa al meglio. Il tratto che Nagai aveva in quel periodo è dunque la prova che si può disegnare divinamente anche senza particolari dettagli.
Voto:10
Storia: 10
"Devilman" parte come un tipico manga action degli anni '70 in cui c'è un eroe che deve fronteggiare uno ad uno i nemici che gli si parano davanti. Tuttavia la storia inizia pian piano ad evolversi ed oltre ai combattimenti vengono inserite molte tematiche importanti, per esempio il ripudio verso la guerra, o l'ostilità nei confronti della mentalità ottusa del Giappone dei tempi di Nagai (sappiamo tutti come erano visti i suoi manga in quel periodo). La drammaticità dell'opera si alza sempre di più, a tal punto che non si riesce quasi più a distinguere gli uomini dai demoni, fino ad arrivare al leggendario finale.
Personaggi: 10
I personaggi di "Devilman" sono fantastici, ovviamente Nagai punta molto sul dualismo che c'è tra i due principali protagonisti, ovvero Ryo Asuka e Akira Fudo. Questi due personaggi sono l'uno l'opposto dell'altro e subiscono una continua evoluzione nel corso della storia, non a caso sono tra i personaggi più carismatici di Nagai. Anche alcuni demoni sono degni di nota, in particolar modo Siréne e Jinmen, che riescono a incarnare alla perfezione l'idea di demone, soprattutto per la loro efferatezza.
Disegni: 10
I disegni non sono pieni di particolari, tanto meno perfetti, forse però è proprio questa loro imperfezione a renderli eccellenti. Non credo esista un tratto migliore e più adeguato di questo per raffigurare le vicende narrate in "Devilman". Il disegno è sporco e si addice perfettamente alle scene di violenza, è così cupo che la storia di Akira Fudo sembra a tratti un incubo, infatti l'uso del nero nelle tavole è preponderante. L'espressività dei personaggi è resa al meglio. Il tratto che Nagai aveva in quel periodo è dunque la prova che si può disegnare divinamente anche senza particolari dettagli.
Voto:10