Recensione
Recensione di Frau Blücher
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Nel mondo di Kuroneko ci sono dei rari esseri umani che hanno la capacità di trasformarsi in felini. Il protagonista, Shingo, è un ragazzo dalla spiccata sessualità che si trasforma in un gatto nero. Vive la sua vita come un randagio, lavorando quel che basta per poter vivere e passando da un letto all'altro, facendo sempre la parte attiva della coppia. Tutto il suo mondo viene stravolto da Keichi Kagami, attore famosissimo che si interessa subito al nostro gattino nero. Si, perché Kagami sente il suo odore, essendo anche lui un felino, per la precisione un leopardo. Tra i due nascerà ben presto una focosa storia d'amore, inizialmente voluta più da Kagami ma ben presto anche Shingo cederà. Se vi piacciono gli yaoi con questa componente soprannaturale non potete perdervi Kuroneko, una pietra miliare del genere. Ovviamente bisogna anche tenere a mente che è arrivato da noi con 10 anni di ritardo, perciò sia lo stile narrativo che il disegno potranno risultare un filino vecchiotti, più che altro perché lo stile attuale degli yaoi ha alzato moltissimo lo standard qualitativo. Ma allora perché sto dando un voto così basso?
Per me il manga ha un gravissimo problema che non posso ignorare, ed è l'adattamento. C'è ancora molta gente che crede che adattamento e traduzione siano la stessa cosa e no, non è così. I dialoghi di Kuroneko sono spesso poco fluidi, a tratti diventano surreali, soprattutto i dialoghi durante il sesso trasmettono solo disagio invece che eros. Mi sono confrontata con altre persone che lo hanno letto e purtroppo posso dire di non essere l'unica ad aver riscontrato questo problema nella lettura. Un'occasione sprecata, peccato.
Per me il manga ha un gravissimo problema che non posso ignorare, ed è l'adattamento. C'è ancora molta gente che crede che adattamento e traduzione siano la stessa cosa e no, non è così. I dialoghi di Kuroneko sono spesso poco fluidi, a tratti diventano surreali, soprattutto i dialoghi durante il sesso trasmettono solo disagio invece che eros. Mi sono confrontata con altre persone che lo hanno letto e purtroppo posso dire di non essere l'unica ad aver riscontrato questo problema nella lettura. Un'occasione sprecata, peccato.