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10.0/10
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"I am a Hero" è un’opera di Kengo Hanazawa composta di 22 volumi che, in italia ha diverse edizioni da varie case editrici, ma la più recente è quella di JPop.

Questa sarà una recensione in cui paradossalmente parlerò pochissimo dell’opera in sé, ma più di quello che trasmette questo capolavoro con la C maiuscola.
Ho avuto la fortuna di leggere "I am a Hero" nel periodo giusto della mia vita, un periodo grigio, annoiato, apatico, non negativo ma neanche positivo; l’ho letto a scatola chiusa e, volume dopo volume, ho trovato dentro delle "vibes" che mi hanno lasciato quest’opera nel cuore, ogni volta in cui penso a questo manga penso al cielo grigio di una giornata spenta e priva di eventi, in cui c’è un piccolo bagliore di speranza che ti emoziona, sì, perché "I am a Hero" è il manga della speranza. Nel primo volume introduce il protagonista, un personaggio assolutamente atipico e unico, che sogna di fare il mangaka, ma non gli riesce benissimo però, nonostante ciò, si impegna per dimostrare di essere l’ “Hero” di se stesso.
Dal secondo volume l’opera viene stravolta, già dalla prima pagina ci troviamo all’interno di un’apocalisse zombie e non ci viene spiegato nulla, e rimarrà così fino alla fine; il protagonista è ormai abbattuto dalla vita e non si aspetta più niente, non gli resta che cercare di sopravvivere.
La sua sopravvivenza in questa avventura sarà narrata per i successivi 20 volumi fino alla fine, ma io credo che non è quello che conta in questo manga.
I disegni di Hanazawa, l’espressività dei personaggi e la loro psicologia spettacolare, condita da un’ambientazione e circostanze da capolavoro assoluto. Questo è quello che rimane di "I am a Hero". Quest’opera, soprattutto in italia, non è molto conosciuta, ma spero che prima o poi dia le stesse emozioni a molta più gente.

Ripeto, in questa recensione non ho voluto parlare appositamente del manga in senso stretto, ma spero che ancora i lettori facciano scelte guidate solo dalle emozioni di un lettore e non dallo streamer che valuta le cose tassativamente in maniera oggettiva, detto questo, spero che le mie emozioni vi abbiano invogliato a leggerlo, gustatevi un capolavoro.