Recensione
“Lieselotte la perfida tsundere e la cronaca in diretta di Endo e Kobayashi”, per gli amici “Tsunlise”, è un anime che rientra nel genere della commedia romantica ambientata a cavallo tra il mondo reale e il mondo dell’otome game “Sortilegio d’amore”.
Ma tranquilli, non è il solito isekai dove il protagonista muore e finisce per magia nel suo gioco preferito. Questa volta Endo e Kobayashi, due liceali del club dei radioamatori, restano saldamente seduti sul divano di casa, però, per qualche oscura ragione, diventano capaci di comunicare con Sieg, uno dei personaggi del gioco, che accoglie le loro voci come le parole degli dei. Galvanizzata, Kobayashi, sfegatata appassionata del gioco, vede in questo strano fenomeno una possibilità inaspettata: salvare la vita del suo personaggio preferito, Liselotte.
Promessa sposa di Sieg, Liselotte è la tsundere per eccellenza, dai modi duri e bruschi ma dal cuore buono e gentile. Però, in tutte le route del gioco il suo comportamento viene frainteso, rendendola l’antagonista e, allontanata da tutti, finisce ogni volta per perdere la vita. Endo e Kobayashi si impegneranno con tutte le loro risorse per mostrare a Sieg il buono che c’è in lei e guidare la storia verso il “finale migliore di sempre”.
La trama ha molti spunti originali, e la modalità telecronaca con cui Endo (il telecronista) e Kobayashi (commentatrice tecnica) comunicano con Sieg è estremamente divertente. I due insieme funzionano benissimo e Kobayashi ha un’esuberanza contagiosa. In dodici episodi le sorprese non mancano e il parallelismo tra la storia d’amore di Lise e Sieg nel gioco e dei nostri telecronisti nel mondo reale funziona molto bene.
Il finale, nonostante abbia degli elementi inevitabilmente scontati, resta accattivante e non lascia cadere l’attenzione con delle trovate molto interessanti.
Nel complesso, è una buona opera, intrattiene, diverte ed emoziona.
Ma tranquilli, non è il solito isekai dove il protagonista muore e finisce per magia nel suo gioco preferito. Questa volta Endo e Kobayashi, due liceali del club dei radioamatori, restano saldamente seduti sul divano di casa, però, per qualche oscura ragione, diventano capaci di comunicare con Sieg, uno dei personaggi del gioco, che accoglie le loro voci come le parole degli dei. Galvanizzata, Kobayashi, sfegatata appassionata del gioco, vede in questo strano fenomeno una possibilità inaspettata: salvare la vita del suo personaggio preferito, Liselotte.
Promessa sposa di Sieg, Liselotte è la tsundere per eccellenza, dai modi duri e bruschi ma dal cuore buono e gentile. Però, in tutte le route del gioco il suo comportamento viene frainteso, rendendola l’antagonista e, allontanata da tutti, finisce ogni volta per perdere la vita. Endo e Kobayashi si impegneranno con tutte le loro risorse per mostrare a Sieg il buono che c’è in lei e guidare la storia verso il “finale migliore di sempre”.
La trama ha molti spunti originali, e la modalità telecronaca con cui Endo (il telecronista) e Kobayashi (commentatrice tecnica) comunicano con Sieg è estremamente divertente. I due insieme funzionano benissimo e Kobayashi ha un’esuberanza contagiosa. In dodici episodi le sorprese non mancano e il parallelismo tra la storia d’amore di Lise e Sieg nel gioco e dei nostri telecronisti nel mondo reale funziona molto bene.
Il finale, nonostante abbia degli elementi inevitabilmente scontati, resta accattivante e non lascia cadere l’attenzione con delle trovate molto interessanti.
Nel complesso, è una buona opera, intrattiene, diverte ed emoziona.