Recensione
Guerrilla High
8.0/10
“Guerrilla High” - originariamente “Gakuen Taikutsu Otoko”, traducibile come “La noia dello studente” - è un manga shonen scritto e disegnato da Go Nagai, serializzato nel 1970 sulla rivista "Bokura Magazine" (ben nota per aver ospitato, tra le tante opere del maestro, anche "Mao Dante").
Nato, inizialmente, come semplice parodia delle rivolte studentesche che contrassegnavano il paese del Sol Levante - e tanti altri paesi in tutto il mondo, Italia compresa - in un periodo a cavallo tra la fine degli anni '60 e l'inizio degli anni '70, nel corso della pubblicazione il fumetto in questione mescolerà ambientazioni e stilemi "Far West" all'horror, al comico e addirittura alla fantascienza; il tutto sarà ben legato da un'inaudita violenza (che permea incontrastata tra il susseguirsi delle pagine) e da una profonda critica alle istituzioni scolastiche presente alla base, la quale Nagai darà modo di sfoggiare palesando situazioni e personaggi totalmente estremizzati sia nelle caratteristiche grafiche che nei comportamenti.
In un Giappone diviso a metà tra crudeli insegnanti armati fino ai denti e riottosi alunni in cui arde uno spirito di riscatto e di indipendenza nei confronti di un violento sistema educativo, i due studenti guerriglieri Mondo Saotome e Tatsuma Mido vagano di istituto in istituto per liberare gli alunni dalle calunnie di professori alimentati da sadismo e perversione. Benché, da questa descrizione, i due fuorilegge Mondo e Tatsuma possano inizialmente sembrare eroi indiscussi, portatori di libertà, in realtà non sono tanto diversi dai docenti che vogliono annientare o dai complessi che vogliono abbattere: il primo lotta non per gli incitamenti libertari che proferisce, bensì solo per il puro gusto di farlo, combattendo e uccidendo indistintamente soltanto per scacciare la noia; il secondo, sebbene l’iniziale moderazione e continenza (atteggiamenti, tral'altro, accentuati dal suo aspetto “androgino”) mostrata nei confronti di inutili spargimenti di sangue adoperati dal rivale, ne è in realtà tremendamente invidioso, tanto che non si fa problemi a uccidere i propri alleati per una semplice derisione nei suoi confronti. Quando, poi, sarà mostrato come Tastuma si sia fatto accecare dalla gelosia ancor più nel suo passato, allora non si potrebbe che considerarlo sullo stesso piano (se non peggiore) di quel Mondo Saotome da lui appellato come “bestia”.
In questo clima anarchico e incontrollato, ad accompagnare i due antieroi protagonisti ci sarà - da un certo punto della storia - la studentessa guerrigliera Tsubasa Nishikiori, star tra i ribelli e leader di un clan tutto al femminile dello stesso nome, la quale in seguito sarà costretta ad allearsi con i due temuti fuorilegge sopracitati per far fronte ad un ostico nemico, il quale nasconde insoliti segreti.
Di seguito, aggiungo un'allerta spoiler per poter parlare liberamente del finale, per cui invito - chi non abbia ancora letto l'opera e non volesse alcun tipo di anticipazioni - di superare questa parte della recensione.
Attenzione: questa parte contiene spoiler
Dopo aver scoperto la vera identità di Toranosuke Midoro, "fratello" di Tatsuma Mido e preside dell'istituto Chimidoro, iniziano, su più fronti, diverse battaglie: da un lato la Fazione Mondo ed il Clan Tsubasa, che combattono contro i mostri di Midoro (i quali riesumano caratteristiche e deformazioni che, come ha anche confermato Nagai stesso, saranno successivamente d'ispirazione per i Demoni di "Devilman"), dall'altro la Fazione Mido, che attacca l'Istituto Chimidoro (una gigantesca fortezza medievale) ma viene decimata dai suoi alunni, i quali patteggiano per la propria scuola; addirittura, il sicario Taglia Budella - leader della Fazione Mido, secondo solo a Tatsuma stesso - viene brutalmente ucciso, mentre scappa ad avvertire il suo capo, nientemeno che da Inferno, il quale si rivela essere vivo.
E proprio sul più bello, quando Mido riesce a liberarsi dalla Dimora del Demonio, le bande di Tsubasa e Mondo hanno subìto molte perdite e Toranosuke é riuscito a scappare per il rotto della cuffia, termina bruscamente il manga, immortalando i nostri protagonisti che, accerchiati dagli studenti del Chimidoro, si lanciano all'attacco, senza conoscere quali saranno le loro sorti.
Il finale "aperto" dell'opera é dovuto al - momentaneo - allontanamento di Ken Ishikawa (grande amico di Nagai, nonché assistente e co-creatore insieme a questo di Getter Robot) dalla Dynamic Production, la società creata da Go stesso; Ishikawa curava gli sfondi ed i personaggi di rilievo, insieme ad altri mangaka dello staff Dynamic, ma quando lasciò lo studio Nagai sentì che mancava qualcosa, come se l'atmosfera non fosse quella giusta per proseguire la storia, perciò il “mangaka spudorato” chiese alla redazione di Bokura Magazine di terminare la serie.
Riconosco che un finale aperto, il quale "recide" la storia soprattutto nel momento migliore, potrebbe rovinarla nella sua interezza, rendendola, per l'appunto, monca e dando difficoltà ad apprezzarla nella sua interezza.
Nel mio caso, però, fin dalla prima lettura, sebbene mi avesse inizialmente lasciato di stucco, sono riuscito ad apprezzare questa conclusione, la quale aggiunge un velo di "leggendario" ai personaggi di Mondo e Tatsuma.
Fine parte contenente spoiler
Il tratto grafico di Go Nagai è una via di mezzo tra quello usato ne “La scuola senza pudore” e quello che adopererà in “Mao Dante” ed affinerà nei successivi (e ben più famosi) “Devilman” e “Mazinger Z”, sporco, grezzo e ricco di duri lineamenti, ma allo stesso tempo caricaturale e grottesco nelle espressioni dei personaggi, per i miei gusti perfetto per i toni della storia e da me apprezzato nella totalità.
Sento anche di dover dire due parole sull'edizione J-Pop, in due volumi, grazie a cui ho letto l'opera. Dalla buona qualità della carta e dalla ottima rilegatura, questa mostra, insieme alle classiche pagine in bianco e nero, numerose pagine a colori prese dalla pubblicazione originale su rivista, le quali c'erano anche nella precedente edizione D/books; rispetto a essa, però, in aggiunta é presente una lunga ed interessante intervista all'autore - divisa tra i due albi - ed ancora diverse pagine in cui vi sono tutti i frontespizi e le illustrazioni pubblicati durante la serializzazione dell’opera, con date annesse per ogni capitolo a cui corrispondono.
PENSIERO FINALE
“Guerrilla High” si è rivelato una bella lettura, intrattenente e divertente nell’inscenare personaggi eccentrici o situazioni totalmente estremizzate in cui l’irriverenza e l’impeto fanno da padrone. Lo consiglio non solo ai fan più navigati di Go Nagai, bensì anche a chi vorrebbe scoprire un’opera in cui il maestro sperimenta molto, iniziando a distaccarsi dagli stili fino ad allora adoperati con i “gag manga” (miglior esempio, tra tutti, il suo primo successo “La Scuola Senza Pudore”) e creando dei tasselli, i quali, insieme al già citato “Mao Dante”, saranno fondamentali per la creazione dei suoi successivi capolavori, come “Devilman”, “Mazinger Z” e “Cutie Honey”.
Voto finale: 8+
Nato, inizialmente, come semplice parodia delle rivolte studentesche che contrassegnavano il paese del Sol Levante - e tanti altri paesi in tutto il mondo, Italia compresa - in un periodo a cavallo tra la fine degli anni '60 e l'inizio degli anni '70, nel corso della pubblicazione il fumetto in questione mescolerà ambientazioni e stilemi "Far West" all'horror, al comico e addirittura alla fantascienza; il tutto sarà ben legato da un'inaudita violenza (che permea incontrastata tra il susseguirsi delle pagine) e da una profonda critica alle istituzioni scolastiche presente alla base, la quale Nagai darà modo di sfoggiare palesando situazioni e personaggi totalmente estremizzati sia nelle caratteristiche grafiche che nei comportamenti.
In un Giappone diviso a metà tra crudeli insegnanti armati fino ai denti e riottosi alunni in cui arde uno spirito di riscatto e di indipendenza nei confronti di un violento sistema educativo, i due studenti guerriglieri Mondo Saotome e Tatsuma Mido vagano di istituto in istituto per liberare gli alunni dalle calunnie di professori alimentati da sadismo e perversione. Benché, da questa descrizione, i due fuorilegge Mondo e Tatsuma possano inizialmente sembrare eroi indiscussi, portatori di libertà, in realtà non sono tanto diversi dai docenti che vogliono annientare o dai complessi che vogliono abbattere: il primo lotta non per gli incitamenti libertari che proferisce, bensì solo per il puro gusto di farlo, combattendo e uccidendo indistintamente soltanto per scacciare la noia; il secondo, sebbene l’iniziale moderazione e continenza (atteggiamenti, tral'altro, accentuati dal suo aspetto “androgino”) mostrata nei confronti di inutili spargimenti di sangue adoperati dal rivale, ne è in realtà tremendamente invidioso, tanto che non si fa problemi a uccidere i propri alleati per una semplice derisione nei suoi confronti. Quando, poi, sarà mostrato come Tastuma si sia fatto accecare dalla gelosia ancor più nel suo passato, allora non si potrebbe che considerarlo sullo stesso piano (se non peggiore) di quel Mondo Saotome da lui appellato come “bestia”.
In questo clima anarchico e incontrollato, ad accompagnare i due antieroi protagonisti ci sarà - da un certo punto della storia - la studentessa guerrigliera Tsubasa Nishikiori, star tra i ribelli e leader di un clan tutto al femminile dello stesso nome, la quale in seguito sarà costretta ad allearsi con i due temuti fuorilegge sopracitati per far fronte ad un ostico nemico, il quale nasconde insoliti segreti.
Di seguito, aggiungo un'allerta spoiler per poter parlare liberamente del finale, per cui invito - chi non abbia ancora letto l'opera e non volesse alcun tipo di anticipazioni - di superare questa parte della recensione.
Attenzione: questa parte contiene spoiler
Dopo aver scoperto la vera identità di Toranosuke Midoro, "fratello" di Tatsuma Mido e preside dell'istituto Chimidoro, iniziano, su più fronti, diverse battaglie: da un lato la Fazione Mondo ed il Clan Tsubasa, che combattono contro i mostri di Midoro (i quali riesumano caratteristiche e deformazioni che, come ha anche confermato Nagai stesso, saranno successivamente d'ispirazione per i Demoni di "Devilman"), dall'altro la Fazione Mido, che attacca l'Istituto Chimidoro (una gigantesca fortezza medievale) ma viene decimata dai suoi alunni, i quali patteggiano per la propria scuola; addirittura, il sicario Taglia Budella - leader della Fazione Mido, secondo solo a Tatsuma stesso - viene brutalmente ucciso, mentre scappa ad avvertire il suo capo, nientemeno che da Inferno, il quale si rivela essere vivo.
E proprio sul più bello, quando Mido riesce a liberarsi dalla Dimora del Demonio, le bande di Tsubasa e Mondo hanno subìto molte perdite e Toranosuke é riuscito a scappare per il rotto della cuffia, termina bruscamente il manga, immortalando i nostri protagonisti che, accerchiati dagli studenti del Chimidoro, si lanciano all'attacco, senza conoscere quali saranno le loro sorti.
Il finale "aperto" dell'opera é dovuto al - momentaneo - allontanamento di Ken Ishikawa (grande amico di Nagai, nonché assistente e co-creatore insieme a questo di Getter Robot) dalla Dynamic Production, la società creata da Go stesso; Ishikawa curava gli sfondi ed i personaggi di rilievo, insieme ad altri mangaka dello staff Dynamic, ma quando lasciò lo studio Nagai sentì che mancava qualcosa, come se l'atmosfera non fosse quella giusta per proseguire la storia, perciò il “mangaka spudorato” chiese alla redazione di Bokura Magazine di terminare la serie.
Riconosco che un finale aperto, il quale "recide" la storia soprattutto nel momento migliore, potrebbe rovinarla nella sua interezza, rendendola, per l'appunto, monca e dando difficoltà ad apprezzarla nella sua interezza.
Nel mio caso, però, fin dalla prima lettura, sebbene mi avesse inizialmente lasciato di stucco, sono riuscito ad apprezzare questa conclusione, la quale aggiunge un velo di "leggendario" ai personaggi di Mondo e Tatsuma.
Fine parte contenente spoiler
Il tratto grafico di Go Nagai è una via di mezzo tra quello usato ne “La scuola senza pudore” e quello che adopererà in “Mao Dante” ed affinerà nei successivi (e ben più famosi) “Devilman” e “Mazinger Z”, sporco, grezzo e ricco di duri lineamenti, ma allo stesso tempo caricaturale e grottesco nelle espressioni dei personaggi, per i miei gusti perfetto per i toni della storia e da me apprezzato nella totalità.
Sento anche di dover dire due parole sull'edizione J-Pop, in due volumi, grazie a cui ho letto l'opera. Dalla buona qualità della carta e dalla ottima rilegatura, questa mostra, insieme alle classiche pagine in bianco e nero, numerose pagine a colori prese dalla pubblicazione originale su rivista, le quali c'erano anche nella precedente edizione D/books; rispetto a essa, però, in aggiunta é presente una lunga ed interessante intervista all'autore - divisa tra i due albi - ed ancora diverse pagine in cui vi sono tutti i frontespizi e le illustrazioni pubblicati durante la serializzazione dell’opera, con date annesse per ogni capitolo a cui corrispondono.
PENSIERO FINALE
“Guerrilla High” si è rivelato una bella lettura, intrattenente e divertente nell’inscenare personaggi eccentrici o situazioni totalmente estremizzate in cui l’irriverenza e l’impeto fanno da padrone. Lo consiglio non solo ai fan più navigati di Go Nagai, bensì anche a chi vorrebbe scoprire un’opera in cui il maestro sperimenta molto, iniziando a distaccarsi dagli stili fino ad allora adoperati con i “gag manga” (miglior esempio, tra tutti, il suo primo successo “La Scuola Senza Pudore”) e creando dei tasselli, i quali, insieme al già citato “Mao Dante”, saranno fondamentali per la creazione dei suoi successivi capolavori, come “Devilman”, “Mazinger Z” e “Cutie Honey”.
Voto finale: 8+