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7.5/10
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"H2" è l'opera più lunga (fino ad ora...) mai fatta dal grande Mitsuru Adachi, maestro assoluto dello slice of life e del racconto sportivo.

La trama è la più classica delle storie del sensei: le vite di quattro ragazzi (Hiro, Hideo, Hikari e Haruka) si incrociano alle superiori tra amicizie, amori, sentimenti e tanto tanto tanto baseball. E secondo me è proprio quest'ultimo punto la grande differenza tra "H2" e il precedente capolavoro "Touch"; se lì il baseball e il Koshien sono a tutti gli effetti un punto di arrivo simbolico che rappresenta una promessa emotiva e di vita, qui il punto centrale è quasi la sfida sportiva in sé, mai fino ad ora tanto centrale nei manga dell'autore, tant'è che vediamo più Koshien diversi e si accenna anche varie volte al professionismo e alla MLB. Ovviamente le relazioni tra i personaggi sono ben presenti e molto ben bilanciate con l'aspetto sportivo (per almeno due terzi del manga) salvo tuttavia passare successivamente in secondo piano rispetto alla sfida sul campo tra Hiro e Hideo.

Nonostante i 34 volumi, la lettura fila via liscia senza intoppi e, anzi, è talmente un susseguirsi di eventi e situazioni che appena finito un numero ti viene voglia di iniziare quello successivo. La parte finale tuttavia, più o meno dal volume 27, è quasi superflua, e diventa un'attesa spasmodica del gran confronto finale. Difatti le storie "sentimentali" si potrebbero dire chiuse intorno a quel volume, salvo poi avere un'incomprensibile resuscitamento negli ultimi due volumi.

Lo stile di disegno è quello classico di Adachi, o ti piace alla follia o non lo sopporti. Io sono ovviamente della prima categoria di persone. Diverse tavole trasudano emozioni quasi indescrivibili.

Attenzione: questa parte contiene spoiler

(citerei al volo il primo momento in cui Hiro lancia nella sfida col club di calcio o le lacrime amare di quest'ultimo dopo aver perso al koshien d'estate) però devo dire che proprio sul finale mi sarei aspettato molto di più a livello visivo, invece mi è sembrato quasi che il sensei sia arrivato stanco e che non riuscisse a dare il giusto peso all'importanza di quei momenti.

Passando alla parte spoiler: la storia di Hiro è fantastica, il suo amore per l'amica d'infanzia Hikari e il fatto che abbia mancato l'occasione, perché rispetto alla ragazza e al suo amico Hideo, è sbocciato e si è interessato troppo tardi crea col lettore un meraviglioso sentimento di empatia. La consapevolezza acquisita che il treno Hikari sia passato e non ritornerà e l'incontro con Haruka porta alla nascita e al racconto della ben sviluppata storia d'amore con quest'ultima, fino al meraviglioso happy ending nell'igloo in giardino del volume 26.
Tuttavia qualche volume dopo Adachi ha cambiato inspiegabilmente rotta facendo quasi tornare Hiro sui suoi passi e rimettendo in gioco la sua possibile relazione con Hikari. Se dovessi azzardare una sovra lettura potrei pensare che negli intenti dell'autore quello fosse il tentativo di far "disputare" ad Hiro la sfida mai svolta con Hideo, non solo sul campo di baseball, ma anche per il cuore di Hikari. Sfida che Hiro vincerà sul campo ma che, a conti fatti, rinsalderà i due rapporti Hideo-Hikari e Hiro-Haruka.
Ritengo che la narrazione di questo finale non sia stata ottimale e nelle possibilità del suo autore che avrebbe potuto fare molto di più, come già ampiamente dimostrato di essere in grado di fare.

Fine parte contenente spoiler

In conclusione "H2" è un gran manga, che si perde parzialmente sul finale, ma che ti trascina nella sua narrazione facendoti immergere e emozionare con le vicende dei quattro protagonisti che sono meravigliosamente caratterizzati e che ti rimangono nel cuore. Al solito per capire i manga di Adachi appieno devi anche già avere una base di conoscenza del baseball perchè sicuro lui non ti accennerà nemmeno per sbaglio le dinamiche di quello sport.
Voto finale: 7,5 quasi 8, molto bello.