Recensione
Malinconiche mattine
10.0/10
Non me l'aspettavo, ma mi ha letteralmente coinvolto fin dalla prima pagina.
Il piccolo Akihito Kuze, persi i genitori, a soli dieci anni ottiene il titolo nobiliare di Visconte. Viene quindi trasferito dalla residenza di campagna, dove viveva con la madre, al palazzo di città.
Qui verrà accolto e cresciuto da Tomoyuki Katsuragi, un maggiordomo che, in veste di tutore, lo crescerà fino al raggiungimento della maggiore età.
Il piccolo Akihito ne è attratto fin da subito, vedendo in lui l'unica persona sulla quale appoggiarsi e potersi fidare ciecamente.
Akihito cresce e sviluppa un attaccamento e un'ammirazione smisurata (quasi morbosa) nei confronti di Katsuragi. Un'attrazione che oltre che mentale, nel passare degli anni, diventa sessuale.
Katsuragi, al contrario, ha cresciuto il piccolo visconte trattandolo freddamente, con indifferenza, limitandosi ad insegnargli come crescere nella società e diventare un buon Visconte indipendente.
I protagonisti hanno caratteri e idee molto diverse. Katsuragi è intelligente, ambizioso, ambiguo, sembra essere irraggiungibile ed è tormentato per il proprio passato.
Akihito cresce, matura, diventa un uomo in grado di proiettarsi verso il futuro, capace di rispettare i propri ideali, i propri desideri, disinteressato ai titoli nobiliari e quindi alla continua ricerca di un modo che possa permettergli di vivere liberamente.
Ho amato la loro crescita, i loro cambiamenti, e con loro anche l'evoluzione della loro relazione; maturano in modo realistico, ogni azione e pensiero ha un peso e viene profondamente analizzato.
Li ho amati e mi ci sono affezionata.
La storia è intricata, bisogna essere concentrati per capirne il contesto storico, sociale, comprendere i nomi dei personaggi e i relativi titoli e ranghi.
I disegni sono meravigliosi, pieni di dettagli (ambientazioni e personaggi), i movimenti sono naturali, ogni espressione, ogni sguardo non è casuale, ha dei significati ben precisi. Cosi come per ogni dialogo, ogni parola: ogni cosa in quest'opera viene approfondita.
Insomma, bisogna starci attenti e analizzare bene il tutto per apprezzarlo a pieno!
Ho apprezzato molto anche i salti temporali tra passato e presente, sempre molto chiari, mai caotici, mai confusi.
Il mio voto è 10, non posso davvero dare meno. Non ho trovato difetti. Tutto è esattamente come deve essere!
Il piccolo Akihito Kuze, persi i genitori, a soli dieci anni ottiene il titolo nobiliare di Visconte. Viene quindi trasferito dalla residenza di campagna, dove viveva con la madre, al palazzo di città.
Qui verrà accolto e cresciuto da Tomoyuki Katsuragi, un maggiordomo che, in veste di tutore, lo crescerà fino al raggiungimento della maggiore età.
Il piccolo Akihito ne è attratto fin da subito, vedendo in lui l'unica persona sulla quale appoggiarsi e potersi fidare ciecamente.
Akihito cresce e sviluppa un attaccamento e un'ammirazione smisurata (quasi morbosa) nei confronti di Katsuragi. Un'attrazione che oltre che mentale, nel passare degli anni, diventa sessuale.
Katsuragi, al contrario, ha cresciuto il piccolo visconte trattandolo freddamente, con indifferenza, limitandosi ad insegnargli come crescere nella società e diventare un buon Visconte indipendente.
I protagonisti hanno caratteri e idee molto diverse. Katsuragi è intelligente, ambizioso, ambiguo, sembra essere irraggiungibile ed è tormentato per il proprio passato.
Akihito cresce, matura, diventa un uomo in grado di proiettarsi verso il futuro, capace di rispettare i propri ideali, i propri desideri, disinteressato ai titoli nobiliari e quindi alla continua ricerca di un modo che possa permettergli di vivere liberamente.
Ho amato la loro crescita, i loro cambiamenti, e con loro anche l'evoluzione della loro relazione; maturano in modo realistico, ogni azione e pensiero ha un peso e viene profondamente analizzato.
Li ho amati e mi ci sono affezionata.
La storia è intricata, bisogna essere concentrati per capirne il contesto storico, sociale, comprendere i nomi dei personaggi e i relativi titoli e ranghi.
I disegni sono meravigliosi, pieni di dettagli (ambientazioni e personaggi), i movimenti sono naturali, ogni espressione, ogni sguardo non è casuale, ha dei significati ben precisi. Cosi come per ogni dialogo, ogni parola: ogni cosa in quest'opera viene approfondita.
Insomma, bisogna starci attenti e analizzare bene il tutto per apprezzarlo a pieno!
Ho apprezzato molto anche i salti temporali tra passato e presente, sempre molto chiari, mai caotici, mai confusi.
Il mio voto è 10, non posso davvero dare meno. Non ho trovato difetti. Tutto è esattamente come deve essere!