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Quando ho scoperto che una casa editrice pubblicava il fumetto da cui un artista come Isao Takahata aveva tratto un suo film ho gioito immensamente. Ero pieno di aspettative ma avevo in parte timore che fossero disattese. A partire dalla primissima pagina le paure sono sfumate immediatamente perché ho riconosciuto il genio creativo di un autore straordinario che mi ha fatto immergere nelle sue pagine come fossi stato lì da sempre, insieme a Chie, Tetsu, Kotetsu e compagnia. La monella Chie e' un fumetto in apparenza molto semplice per quanto riguarda l'intreccio ma molto profondo nel modo in cui rappresenta i suoi personaggi. Il disegno di Haruki Etsumi è di una levità che perfettamente riesce a donare ironia ad ogni singola vignetta e scena, e le trovate narrative sono avvincenti e mano mano che conosciamo i personaggi non si può fare a meno di voler stare insieme a loro. Come per i grandi autori, sia scrittori di libri che di fumetti, così come sceneggiatori di cinema, il potere di Etsumi Haruki (e il regista Isao Takahata ne è un altro esempio con i suoi capolavori di animazione) è di fare cadere completamente il velo della finzione e fare sentire come profondamente reali le proprie creazioni. Quando si legge la monella Chie, Chie è fuori dalla finestra di casa nostra, per strada, che insegue Tetsu, ed entra prepotentemente ove la grande Arte apre sempre uno spiraglio: nel cuore, quell'organo sempre più abbandonato, ma che sempre ci sussurra qualcosa di buono. Grazie! Il voto per ora è 9 perché aspetto di proseguire nella lettura per eventualmente mettere poi un per ora meritatissimo 10.