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In un giorno estivo qualunque in un piccolo bar, due adolescenti amici d'infanzia mangiano un gelato insieme,
uno di loro chiede "ma davvero non ti ricordi niente di quando ti sei perso e sei rimasto su quella montagna per una settimana? ormai 6 mesi fa"
e l'altro, "no, non ricordo nulla"
così l'amico gli chiede " vorrei farti una domanda: tu ... non sei Hikaru, vero?"
e l'altro sbigottito "Come!? ... eppure la mia imitazione dovrebbe essere perfetta...." con il volto che comincia a deformarsi in un essere indefinito e inquietante.

Così comincia il manga "L'estate in cui Hikaru è morto" da noi edito da J-Pop.
Le premesse interessanti ricordano un altro bellissimo manga sul paranormale e alieni: "Kiseiju, l'ospite indesiderato".

Yoshiki e Hikaru vivono in un piccolo paesino giapponese di campagna dove tutti si conoscono, sono amici da sempre, cresciuti quasi come fratelli inoltre nella stessa classe , proprio per questo Yoshiki riconosce subito qualcosa di anomalo in questo ragazzo che sembra a tutti gli effetti Hikaru, ma non è Hikaru!
Da subito la creatura aliena gli dice che è la prima volta per lui sotto spoglie umane e gli piace questa vita, gli chiede di non dirlo a nessuno, Yoshiki un pò intimidito dalle minacce di morte se non tace, accetta di tenere il segreto; tuttavia, più frequenta questo "Hikaru" e più stranamente ci si affeziona, d'altronde questa creatura gli confessa subito un certo attaccamento nei suo confronti, forse residuo del sentimento d'amicizia del corpo preso in prestito..... "Hikaru" fa di tutto per ambientarsi e ci riesce benissimo tant'è che nessuno, a parte il suo amico d'infanzia, si è accorto che il vero Hikaru non c'è più..... o forse no?
Ma Yoshiki non riesce a fingere che il suo amico sia ancora tra loro come se non fosse mai cambiato nulla ....

Strani omicidi avvengono in questo paesino di campagna, e strane presenze cominciano ad infestare la zona da quando "Hikaru" è tra loro.
Il vero Hikaru era in quella vicina montagna la notte in cui è morto, per svolgere un rituale.... a quanto pare la sua famiglia si occupava di riti contro gli spiriti o, come li chiamano al villaggio, le "impurità" che infestano la campagna.
Cos'è davvero l'entità che ha posseduto il corpo di Hikaru? Da dove viene?
Chi è il grande Unuki Strappacervelli di cui tanto si vocifera in paese?

L'amicizia sincera e leale tra Yoshiki e la creatura si intensifica sempre più, "Hikaru" inizialmente sembra inquietante nella sua natura aliena, ma via via caratterialmente diventa sempre più vulnerabile, mostrando grande fragilità e un attaccamento molto dolce e genuino verso Yoshiki creando tra i due un vero e proprio imprinting.
Per "Hikaru" la vita e la morte hanno lo stesso peso, quando si muore non si sparisce da questo mondo e un'anima non si disperde, cambia solo forma.


La narrazione è ben dosata, senza momenti morti, inizialmente si snoda tra ordinaria vita quotidiana adolescenziale e i misteri paranormali , per poi virare più sul mistero che avvolge questo piccolo villaggio di campagna a tratti inquietante per via delle impurità e spiriti che cominciano a "contaminare" il luogo.
Yoshiki e Hikaru passano le loro giornate alla scoperta della vera identità di Hikaru e del passato oscuro che avvolge il loro paese, mostrando anche giornate spensierate con i loro amici e compagni di scuola, Maki, Yuuki e Asako, quest'ultima avrebbe qualche potere paranormale riuscendo a "sentire" gli spiriti.
Cosa scopriranno i due amici?


I disegni sono fantastici, curati nei dettagli, sfondi bellissimi, corpi realistici, una delizia per gli occhi.

La J-Pop ne ha fatto un'ottima edizione come sempre.
La serie è tutt'ora in corso ma promette belle avventure, per essere il primo manga dell'autore Mokumokuren devo dire che è accattivante.

Consigliato agli amanti del paranormale, a una trama misteriosa con momenti di leggerezza.