Recensione
Leviathan (Shiro Kuroi)
7.0/10
Recensione di Bellomo1586
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Una classe di ragazzi, in un viaggio studio con i professori, si ritrova in balia dello spazio per colpa di non specificati problemi che mettono fuori uso la nave che li stava trasportando. Anni dopo un gruppo di tombaroli trova lo scheletro della nave alla deriva ed entrano a bordo per cercare fortuna...
Questi 3 volumi narrano la caduta della psiche umana durante un viaggio, trasformatosi in incubo, su una nave spaziale alla deriva, in balia di eventi scatenati appunto dalla paura e dalla paranoia che nascono nella mente di questi ingenui ragazzini, inghiottiti in una situazione disumana e costretti ad una corsa per la vita.
La storia in se per se funziona (anche se nel finale c'è una sorpresa che sinceramente non mi ha convinto molto) e ci viene anche raccontata bene ma Personalmente credo che se questa storia fosse stata disegnata da un altro mangaka, con un tatto diverso e meno ricco, probabilmente non sarebbe stata così bella.
Shiro Kuroi, alla sua prima opera, si rivela un bel mangaka con un tratto di disegno incredibile. Le fisionomie dei volti ricordano molto Nihei (di cui è stato aiutante), ma ci sono sfumature e ombreggiature da urlo e, sinceramente, c'è una qualità nelle espressioni dei protagonisti che il sensei Tsutomo non ricrea nelle sue opere.
Un opera che sicuramente non è un 'must have' ma che se vi capita tra le mani (mentre avete soldi da spendere) vi consiglio di recuperare.
Questi 3 volumi narrano la caduta della psiche umana durante un viaggio, trasformatosi in incubo, su una nave spaziale alla deriva, in balia di eventi scatenati appunto dalla paura e dalla paranoia che nascono nella mente di questi ingenui ragazzini, inghiottiti in una situazione disumana e costretti ad una corsa per la vita.
La storia in se per se funziona (anche se nel finale c'è una sorpresa che sinceramente non mi ha convinto molto) e ci viene anche raccontata bene ma Personalmente credo che se questa storia fosse stata disegnata da un altro mangaka, con un tatto diverso e meno ricco, probabilmente non sarebbe stata così bella.
Shiro Kuroi, alla sua prima opera, si rivela un bel mangaka con un tratto di disegno incredibile. Le fisionomie dei volti ricordano molto Nihei (di cui è stato aiutante), ma ci sono sfumature e ombreggiature da urlo e, sinceramente, c'è una qualità nelle espressioni dei protagonisti che il sensei Tsutomo non ricrea nelle sue opere.
Un opera che sicuramente non è un 'must have' ma che se vi capita tra le mani (mentre avete soldi da spendere) vi consiglio di recuperare.