Recensione
Tokyo Tower (2024)
8.0/10
Recensione di hachi_rosa92
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Remake del film "Tokyo Tower" (2005), questa volta in formato drama, l'opera racconta la storia di quattro personaggi: Toru e Shifumi, coppia principale, e Koji e Kimiko, coppia secondaria, la cui storia tuttavia risulta, dal punto di vista di trama e caratterizzazione dei personaggi, più interessante di quella dei protagonisti stessi.
Toru e Koji sono amici dai tempi del liceo e, ora che sono insieme anche all'università, continuano a confrontarsi su tutto. E, in particolare, Koji ha seguito l'esempio di Toru nell'intraprendere una relazione con una donna di vent'anni più grande. Nel caso di Toru si tratta di Shifumi, rinomato architetto di fama mondiale che appare come una donna decisa e sicura di sé; nel caso di Koji si tratta di Kimiko, casalinga assorbita dalla monotonia della quotidianità e madre della ragazza a cui Koji dà ripetizioni. In entrambi i casi le relazioni sono illecite, in quanto sia Shifumi che Kimiko sono sposate. E mentre Toru è profondamente innamorato di Shifumi, Koji si dichiara emotivamente distaccato e pronto a rompere in qualsiasi momento... O almeno, così dice a se stesso.
Chi avesse visto anche il film originale potrebbe accorgersi che alcune leggere incongruenze nascono da adattamenti non troppo spiegati dell'originale. Per esempio, la relazione tra Toru e Shifumi appare molto più intensa di quanto ci si potrebbe aspettare da una conoscenza così breve, ma la ragione è che nell'originale i due si frequentano già da diverso tempo. Tuttavia, questo remake compie un bel lavoro nell'indagare le motivazioni intrinseche che spingono l'agire dei protagonisti, che nell'originale mancano del tutto o vengono spiegate frettolosamente, o con quell'ardore romantico tipico dei drama di un'altra generazione.
In "Tokyo Tower" (2024) si riflette molto sui sentimenti di Toru, Shifumi, Koji e Kimiko e sulle motivazioni che li spingono ad agire, e questo facilita l'immedesimazione.
Purtroppo la coppia principale risulta complessivamente un po' piatta: per quanto lo spettatore comprenda le ragioni che li spingono all'azione, entrambi i personaggi sono rigidi e difficili da comprendere emotivamente. Ciò non è dovuto in alcun modo alla recitazione degli attori, la cui performance è molto soddisfacente, ma proprio al carattere dei due. In questo senso anche le scelte che i due compiranno alla fine del drama fanno storcere il naso allo spettatore, soprattutto se paragonate a quelle del drama originale.
Tutto un altro discorso per Koji e Kimiko, alla cui storia d'amore ci si appassiona sinceramente e profondamente, sia grazie all'ottima recitazione degli attori, sia grazie all'intensità ed evolversi dei sentimenti dei due personaggi.
La scelta fatta da parte degli sceneggiatori di unire due dei personaggi secondari del drama del 2005 nell'unico personaggio di Kimiko si rivela vincente, e riesce a dare vita a un personaggio in cui risulta facile immedesimarsi a livello umano e che riesce facile amare. Lo sviluppo emotivo di Koji è graduale, evidente e toccante, ed è emozionante osservare con quale coraggio la sceneggiatura mostri uomini che non hanno vergogna di piangere nei momenti in cui la vita riesce a sopraffarli.
Nonostante i difetti, e un finale che potrebbe non soddisfare tutti gli spettatori, è un drama valido e in grado di approfondire diverse tematiche, in particolare riguardo la realizzazione femminile e la presa di coscienza nel passaggio dalla gioventù all'età adulta. Senza la coppia secondaria non sarebbe, tuttavia, stato altrettanto emozionante.
Toru e Koji sono amici dai tempi del liceo e, ora che sono insieme anche all'università, continuano a confrontarsi su tutto. E, in particolare, Koji ha seguito l'esempio di Toru nell'intraprendere una relazione con una donna di vent'anni più grande. Nel caso di Toru si tratta di Shifumi, rinomato architetto di fama mondiale che appare come una donna decisa e sicura di sé; nel caso di Koji si tratta di Kimiko, casalinga assorbita dalla monotonia della quotidianità e madre della ragazza a cui Koji dà ripetizioni. In entrambi i casi le relazioni sono illecite, in quanto sia Shifumi che Kimiko sono sposate. E mentre Toru è profondamente innamorato di Shifumi, Koji si dichiara emotivamente distaccato e pronto a rompere in qualsiasi momento... O almeno, così dice a se stesso.
Chi avesse visto anche il film originale potrebbe accorgersi che alcune leggere incongruenze nascono da adattamenti non troppo spiegati dell'originale. Per esempio, la relazione tra Toru e Shifumi appare molto più intensa di quanto ci si potrebbe aspettare da una conoscenza così breve, ma la ragione è che nell'originale i due si frequentano già da diverso tempo. Tuttavia, questo remake compie un bel lavoro nell'indagare le motivazioni intrinseche che spingono l'agire dei protagonisti, che nell'originale mancano del tutto o vengono spiegate frettolosamente, o con quell'ardore romantico tipico dei drama di un'altra generazione.
In "Tokyo Tower" (2024) si riflette molto sui sentimenti di Toru, Shifumi, Koji e Kimiko e sulle motivazioni che li spingono ad agire, e questo facilita l'immedesimazione.
Purtroppo la coppia principale risulta complessivamente un po' piatta: per quanto lo spettatore comprenda le ragioni che li spingono all'azione, entrambi i personaggi sono rigidi e difficili da comprendere emotivamente. Ciò non è dovuto in alcun modo alla recitazione degli attori, la cui performance è molto soddisfacente, ma proprio al carattere dei due. In questo senso anche le scelte che i due compiranno alla fine del drama fanno storcere il naso allo spettatore, soprattutto se paragonate a quelle del drama originale.
Tutto un altro discorso per Koji e Kimiko, alla cui storia d'amore ci si appassiona sinceramente e profondamente, sia grazie all'ottima recitazione degli attori, sia grazie all'intensità ed evolversi dei sentimenti dei due personaggi.
La scelta fatta da parte degli sceneggiatori di unire due dei personaggi secondari del drama del 2005 nell'unico personaggio di Kimiko si rivela vincente, e riesce a dare vita a un personaggio in cui risulta facile immedesimarsi a livello umano e che riesce facile amare. Lo sviluppo emotivo di Koji è graduale, evidente e toccante, ed è emozionante osservare con quale coraggio la sceneggiatura mostri uomini che non hanno vergogna di piangere nei momenti in cui la vita riesce a sopraffarli.
Nonostante i difetti, e un finale che potrebbe non soddisfare tutti gli spettatori, è un drama valido e in grado di approfondire diverse tematiche, in particolare riguardo la realizzazione femminile e la presa di coscienza nel passaggio dalla gioventù all'età adulta. Senza la coppia secondaria non sarebbe, tuttavia, stato altrettanto emozionante.