Entrare nel mondo della saga di Yakuza può veramente intimorire: ci troviamo davanti, infatti, ad una serie solida composta da otto capitoli principali e numerosi spin-off, tra i quali addirittura trasposizioni storiche ambientate nel periodo Edo! Creato nel 2005, questo franchise si è sempre distinto per le storie appassionanti e per il voice acting eccezionale. Attorno alla storia e all'ambientazione della malavita giapponese si è creato negli anni un fandom affezionato e sempre più numeroso, e non solamente nel pubblico giapponese al quale la serie era principalmente rivolta. Negli ultimi anni, infatti, SEGA si è finalmente accorta che Like a Dragon (conosciuto come "Yakuza" in Occidente) è una serie che piace, e piace veramente da matti, al pubblico occidentale. Ed ecco che finalmente la saga nella sua interezza è disponibile da noi e non più trattata come un prodotto di nicchia. I valori della fedeltà, del coraggio e delle virtù morali che i protagonisti manifestano sono dopotutto alcuni dei grandi topoi senza tempo, ammirati in ogni loro manifestazione, dai cavalieri medievali, ai samurai passando per i cowboy solitari. In questa atmosfera si collocano le avventure di Kiryu Kazuma, yakuza infallibile associato al clan Tojo e protagonista della serie fino al sesto capitolo. Kiryu è stato sostituito nel suo ruolo da personaggio principale da Kasuga Ichiban, lo scapestrato ragazzone un po’ matto protagonista del settimo capitolo, Yakuza: Like a Dragon, uscito nel 2020 e di cui potete leggere qui la nostra recensione. Questo settimo capitolo ha cambiato il nome della serie in Occidente, da Yakuza a Like a Dragon, e ha anche modificato radicalmente il gameplay, proponendo un GDR a turni al posto dei classici combattimenti beat’em up con botte da orbi. Con Like a Dragon Gaiden ci troviamo quindi davanti ad uno spin-off che funge da ponte tra le due storie e le due anime della serie, tra il Drago di Dojima dal tragico passato e quella testa calda di Ichiban. Il loro legame si intensificherà proseguendo le loro avventure nel nuovo capitolo principale, Like a Dragon: Infinite Wealth, atteso per il 24 gennaio 2024.
Kiryu ha rinunciato a tutto per salvare i suoi cari, accettando un destino pieno di dolore lontano dalla sua famiglia (da bravo eroe tragico)
Like a Dragon Gaiden: The Man Who Erased His Name si presenta quindi come uno spin-off dedicato all’amato protagonista originario della serie e narra degli eventi direttamente successivi al sesto capitolo e contemporanei al settimo. In questa serie, la storia è il vero fulcro dell'esperienza di gioco e dunque cercheremo di raccontarvela senza troppi spoiler, anche se si tratta di un compito arduo visto che questo capitolo si ritrova come background ben otto giochi! Partiamo dal titolo: “l’uomo che ha cancellato il suo nome” non è altro che Kiryu Kazuma, che inscenando la sua morte alla fine di Yakuza 6: The Song of Life, rinuncia alla sua identità per poter proteggere la sua famiglia. Privato così della sua libertà e della possibilità di rivedere i suoi cari (tra i quali la figlia adottiva Haruka e il nipotino), il nostro eroe, ora noto come Joryu, inizia una nuova vita come agente del clan Daidoji. Si tratta di una vita a basso profilo, con piccole missioni sempre sull’orlo dell’illegalità, ma niente che possa compromettere la sua copertura. Ingannare il mondo della yakuza non è però semplice e Kazuma lo scoprirà ben presto, quando dei membri dell’alleanza Omi rapiranno il suo responsabile Hanawa, l’unica persona con la quale aveva stretto un legame all’interno dei Daidoji. Inizia così una rapida serie di eventi che porterà sull’orlo della crisi la stessa alleanza Omi, tra colpi di scena, tradimenti plateali e scontri decisivi a suon di pugni.
La storia si sviluppa nel corso di cinque capitoli (meno della metà di quelli presenti nei giochi passati): una decina di ore di gioco saranno sufficienti per completarla, ma per sperimentare la maggior parte dei contenuti extra, ne occorreranno molte di più. La trama, se paragonata ai vertici della saga, quali il capitolo Yakuza 0 o il recente Yakuza: Like a Dragon, non riesce a raggiungerne gli stessi picchi di coinvolgimento, ma propone comunque tanta passione ed emozioni fino alla fine. La statuaria presenza del favorito della saga, Kiryu, sarà sufficiente a spingere tutti i fan del drago di Dojima a giocare a questo capitolo e su questo ci possiamo mettere la mano sul fuoco. La presenza di numerosi flashback e alcuni riassunti, rendono la storia comprensibile persino ai neofiti della saga, per cui si tratta di un buon punto di partenza per tutti coloro che volessero immergersi nel mondo della malavita del Sol Levante. Una piacevole sorpresa è la possibilità di personalizzare il nostro Kazuma e creargli due categorie di outfit: uno da utilizzare durante i sanguinosi combattimenti nell'arena, l'altro per andare in giro e sfoggiare il nostro stile personale! Le possibilità non sono tantissime, ma l'aggiunta è sicuramente apprezzata.
Nuovi nemici appartenenti all'alleanza Omi cercheranno di riportare Kiryu nel vortice della violenza della malavita
Il combattimento di Like a Dragon Gaiden ritorna al classico beat’em up che ha fatto la storia della saga. Kiryu, o meglio Joryu, avrà la possibilità di scegliere al volo durante ogni combattimento fra due stili, Agente o Yakuza. Mentre lo stile Yakuza comporta la classica dose di violenza, fra combo violentissime, attacchi spettacolari ed è raccomandato per gli avversari singoli, lo stile Agente rappresenta la vera novità di questo titolo. Ispirato alla nuova vita del protagonista, questo nuovo stile permette di colpire più avversari contemporaneamente e persino di usare dei gadget speciali: durante l’avventura ne avremo ben quattro a disposizione! Si tratta del Ragno, un filo che avvolge i nemici e li scaglia lontano, ideale per il crowd-control; Calabrone, dei piccoli droni che distraggono i nemici provocando un danno continuo nel tempo e Serpente, letteralmente delle “scarpe a propulsione”, grazie alle quali potrete spostavi molto velocemente sul campo di battaglia travolgendo gli sfortunati avversari che si trovano sul vostro cammino. Kiryu, inoltre, novello Ispettor Gadget, avrà anche a disposizione Lucciola, una sigaretta esplosiva da far scoppiare nella mischia dei nemici, provocando ingenti danni. Per quelli che non hanno apprezzato il combattimento a turni del settimo capitolo, il ritorno alle origini della serie qui presente sarà un’ulteriore possibile ragione per provare Gaiden.
I combattimenti in strada con oggetti assurdi sono sempre all'ordine del giorno!
Questo spin-off è ricchissimo di missioni e minigiochi, una vera manna per gli appassionati. La mappa di gioco è infatti costellata di negozi, locali e angoli di interesse che vi terranno ore e ore lontani dalla missione principale. Incredibili a livello di writing, molte missioni secondarie propongono dei camei estremamente simpatici grazie a personaggi di capitoli passati e di altri spin-off della saga, come per esempio provenienti da Lost Judgement. Akame, un nuovo personaggio introdotto in Gaiden, fungerà da hub per accettare le missioni e ottenerne ricompense grazie ai Punti Akame, i quali vi permetteranno di comprare oggetti utili nel suo negozio, ma soprattutto di sbloccare nuove abilità, migliorando l'efficacia in combattimento di Kiryu, per scontri sempre più emozionanti. Grazie alle molteplici attività, tra cui l’arena, guadagnare soldi non è mai stato così semplice e potenziare Kiryu sarà un piacere. Per quanto riguarda i minigiochi, almeno una decina presenti in questo capitolo, ci troviamo davanti alla notevole componente che nella sua varietà e bizzarria ha fatto la fortuna della serie. Il drago di Dojima potrà nuovamente cimentarsi nelle canzoni al karaoke (tra cui l'amata Baka Mitai e altre cinque), impegnarsi in emozionanti gare di Pocket Circuit (uno dei migliori passatempi in Yakuza 0) e uscire con belle fanciulle in un cabaret, spendendo somme ingenti per potenzialmente arrivare addirittura a un photo-shooting privato con vestiti da coniglietta. L'host club di Like a Dragon: Gaiden è molto particolare ed offre una grande interattività con le cinque hostess presenti...in carne ed ossa! Si tratta infatti di video recitati da tre attrici molto provocanti, alle quali potrete offrire da bere e proporre differenti soggetti di conversazione. Tra Kiryu-san e vari ammiccamenti, si tratta sicuramente di un'esperienza inusuale! Per i nostalgici, invece, ci saranno le numerose sale giochi Club SEGA nel mondo di gioco, che offrono la possibilità di giocare con Ufo Catcher e a molti giochi classici arcade come SEGA RACING CLASSIC 2, per la prima volta su console, e Fighting Vipers 2.
Tra karaoke, cabaret, ufo catcher e giochi arcade, Like a Dragon Gaiden saprà come intrattenervi!
Graficamente, ci troviamo davanti ad un ottimo titolo che sfrutta appieno la potenza della Playstation 5, soprattutto a livello della risoluzione dei filmati e dei dettagli strabilianti dei paesaggi cittadini. Gli ambienti da esplorare non sono immensi, ma sono così dettagliati e verosimili al Giappone che sarà una carrellata di ricordi per tutti coloro che hanno già avuto l’occasione di visitare il Paese del Sol Levante. Sotenbori è incredibilmente famigliare per chiunque sia stato a Dotonbori, ad Osaka, location reale alla quale questa zona è ispirata (alla stessa maniera in cui di Kamurocho è ovviamente ispirata a Kabukicho). I modelli dei personaggi sono di eccellente fattura, con animazioni facciali sopraffine, come da tradizione della saga. Sfortunatamente, non si può dire lo stesso dei vari scagnozzi o sventurati teppisti che si ritroveranno faccia a faccia col micidiale Kiryu: si tratta, infatti, di modelli riciclati ormai da anni, con una svecchiata delle texture nel migliore dei casi.
Le musiche sono composte da Chihiro Aoki, già compositrice della soundtrack di altri capitoli della saga quali Yakuza 6 e, più recentemente, Yakuza: Like a Dragon. Tuttavia molte OST, per quanto orecchiabili e perfettamente funzionali alle scene, non spiccano e non riescono a raggiungere le vette dell'ultimo capitolo o di Yakuza 0, i due vertici della serie per quanto riguarda la colonna sonora. Anche il numero di canzoni proposte al karaoke non è strabiliante, e non basta la presenza di Baka Mitai, ormai da anni un meme all'interno del fandom, a non farci desiderare qualche track extra.
Il nostro amato Kiryu sta invecchiando e non rinuncia ai classici selfie da boomer!
Fra i tanti piccoli accorgimenti che migliorano l’esperienza di gioco, tornano nuovamente l'utile memo del prossimo obiettivo, che appare direttamente nel menù principale, e l’opzione smartphone, grazie alla quale potrete scattarvi dei selfie (con solita inespressività di Kiryu), chiamare un taxi per cambiare zona velocemente e vedere i messaggi personali. Like a Dragon Gaiden è un gioco adatto a tutti, anche grazie ai tre livelli di difficoltà tra cui scegliere e cambiare in ogni momento. Alcuni combattimenti saranno più complessi di altri, ma l’esperienza non è mai rovinata dalla frustrazione. Il gioco è tradotto in numerose lingue, tra cui l’italiano ed è doppiato in giapponese e in inglese. Come sempre, il doppiaggio giapponese è magistrale, grazie anche alla voce del veterano Takaya Kuroda, che da più di vent’anni anima Kiryu e la sua epicità. Soprattutto a inizio gioco c’erano un po’ di bug che causavano mancate traduzioni, ma con la patch del 3 novembre sembrano essere stati risolti.
L'unica vera pecca del gioco risiede nel riciclo di molteplici elementi: da alcuni aspetti della storia e colpi di scena già visti nei precedenti capitoli della serie, che i fan di lunga data vedranno arrivare da un miglio, alle numerose attività, che introducono poche novità di rilievo, riproponendo in gran parte quanto già visto in altri capitoli, nel bene e nel male. La durata stessa del gioco è un limite per quello che la storia è in grado di fornire: in solamente dieci ore, non ci è dato sufficiente tempo per affezionarci più di tanto a nessun dei personaggi all'infuori di Kiryu stesso. Nonostante tutto ciò, Like a Dragon Gaiden è un titolo soddisfacente per i giocatori, soprattutto per chi sentiva già la mancanza del Drago di Dojima ed ex quarto capo del clan Tojo.
Like a Dragon Gaiden: The Man Who Erased His Name è un'ottimo spin-off della serie, che ci riporta nei panni dell'amatissimo Kiryu e ci propone molte attività e minigiochi. Persino dopo aver abbandonato il suo nome e la sua identità, sarà difficile per il drago di Dojima lasciare veramente il mondo della malavita alle spalle, tra colpi di scena e lotte interne tra i vari clan. La durata corta del gioco è compensata dalle ore passate al karaoke, all'arena, al Pocket Circuit e nel cabaret in compagnia di belle fanciulle in carne ed ossa, per un intrattenimento a 360 gradi. La difficoltà modulabile e i numerosi flashback lo rendono adatto anche ai neofiti della serie, mentre il combattimento beat'em up di ritorno farà la gioia dei fan storici. Tra le novità, lo stile di combattimento Agente permetterà l'utilizzo di quattro gadget da vero agente segreto. I giocatori affronteranno gli eventi che uniranno il destino di Kiryu a quello di Ichiban, con tanti rimandi alla serie, in attesa del prossimo capitolo principale.
Gioco testato su PlayStation 5. Il gioco è anche disponibile su Xbox Game Pass, Xbox Series X|S, Xbox One, Windows, Play Station 4 e Steam.
Pro
- Kiryu is back, con un nuovo stile di combattimento
- Storia interessante...
- Tantissime attività e minigiochi
Contro
- Poche novità rispetto agli altri capitoli della saga
- ...ma un po' troppo breve
Comunque, un giorno (lontano) arriverò a giocare anche questo...
Idem, ho tutti i capitoli usciti in italia, spin-off compresi, scatolati, alcuni in versione limited o collector's, mi infastidisce doverne avere per forza uno in formato digitale
Di base sono tutti collegati e c'è una storia continuativa anche se ogni episodio di per sé si conclude, quindi l'alternativa per avere una storia comprensibile è partire o da Yakuza 0 (che è un prequel ma è un ottimo starting point) o da Yakuza Kiwami (remake del primo episodio).
Come immaginavo... Comunque dritta utile, perché ad esempio non sapevo che esistesse un remake del primo. Grazie!
Ma i remake con il primo protagonista sono in italiano? mi sembrava non fossero tradotti.
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