K-ON! Un manga e un anime di grande successo, amato da orde di fan, odiato da ancora più persone, ma che indubbiamente ha lasciato il segno nell’industria dell’animazione grazie al suo mix di allegria, amicizia, e simpatia delle protagoniste: Yui, Mio, Ritsu, Tsumugi e Azusa.
Cinque ragazze con la passione per la musica che nel club di musica leggera della scuola formano una band, le Houkago Tea Time e iniziano a suonare musica per divertirsi.
Visto il grande successo riscosso dalla serie animata, era lecito aspettarsi un videogame basato su di essa, ed ecco perciò “K-ON! Houkago Live!!”, uscito per PSP nel 2010, e successivamente in un porting per PS3 nel 2012. Si tratta di un rhythm game simile a quelli della serie “Project Diva” di Hatsune Miku: sullo schermo compaiono dei tasti e bisogna premerli a tempo con la canzone.
La presente recensione analizza la versione originale per PSP.
Essendo un gioco musicale il gameplay è molto semplice e immediato: si sceglie una canzone tra le tante disponibili, si sceglie con chi eseguirla tra le cinque protagoniste e si inizia.
Sulla parte bassa dello schermo compare un pentagramma su cui scorrono, da sinistra verso destra, i tasti da premere. Quadrato, cerchio, triangolo e croce, o le quattro frecce direzionali su, giù, sinistra e destra. Alcune volte ci sono due tasti da premere insieme (sempre una freccia e un simbolo) e altre volte bisogna tenere premuti alcuni tasti per un certo periodo di tempo, indicato da una linea dello stesso colore.
I tasti vanno premuti quando il simbolo della chiave musicale vi si sovrappone. Premerli troppo presto o troppo tardi equivale ad ottenere un “bad” o “miss”, mentre se premuti al momento giusto si ottiene un “good” o “perfect” se il tempismo è davvero ottimo.
Ovviamente lo scopo è riuscire ad ottenere il punteggio minimo richiesto per passare alla canzone successiva di difficoltà maggiore, e alla fine della canzone si ottiene un punteggio espresso in lettere che vanno da F, la più bassa a S, il punteggio massimo. Se si riesce a completare il brano senza errori si realizza invece un perfect score, segnato con il simbolo di una corona.
Mancare molti tasti di seguito causa invece la fine prematura dell’esibizione con conseguente fallimento della prova.
Ad ogni canzone superata si ottengono alcuni bonus come oggetti da usare durante la partita per facilitare o rendere più difficile il brano, oggetti per personalizzare l’aula del club, e capi di vestiario con cui personalizzare l’aspetto delle ragazze, cambiando i loro abiti, acconciature e accessori indossati (occhiali, fiocchi, cappelli e ovviamente le orecchie da gatto per Azu-nyan).
Le modalità di gioco non sono molte, anzi, c’è solo quella principale in cui giocare le varie canzoni, intervallate da piccole scene in cui le protagoniste parlano. Alcuni dialoghi sono ripresi dall’anime, altri invece sono originali.
C’è la possibilità di partecipare a sessioni ad-hoc con altri giocatori, ma qua in Italia trovare qualcun altro con il gioco è un impresa quasi impossibile perciò non ho mai provato. Poi ci sono alcune funzioni simpatiche ma un po’ inutili come la modalità orologio, in cui la ragazza scelta ci dirà l’ora esatta, o la possibilità di creare un piccolo video musicale tramite un editor.
Le canzoni sono 19 e provengono tutte dalla prima serie anime e dai cd della colonna sonora relativa. A parte le opening e le ending, le altre sono per la maggior parte le varie character song delle cinque componenti delle Houkago Tea Time.
Arrivare dalla prima all’ultima canzone, giocandole solo per l’unica volta necessaria a proseguire richiede all’incirca un ora e mezza di tempo, ma il gioco è molto più lungo di così.
Ogni canzone ha due livelli di difficoltà, Normal e Hard, e vanno eseguite con tutte e cinque le ragazze, dato che ad ogni strumento suonato corrisponde un diverso pattern di tasti, la cui difficoltà cambia in base allo stesso: le canzoni con Yui sono le più semplici, mentre le più difficili sono con Mio e Azusa. In totale ogni canzone va eseguita perciò dieci volte. Sembra tanto, ma in realtà non ci si accorge nemmeno di farlo perché il gioco crea dipendenza e la voglia di superare i punteggi massimi, di non ripetere gli errori fatti spingono a giocare e rigiocare.
E poi le canzoni sono tutte molto orecchiabili perciò non è affatto un peso. Per dire, io personalmente sono a oltre 70 ore di gioco, e la mia percentuale di completamento è solo del 61%.
Per quel che riguarda la grafica, nulla da eccepire, fa onestamente il suo lavoro.
Durante le scene di intermezzo avremo le protagoniste in stile super deformed che girovagano per l’aula del club, mentre durante le canzoni assisteremo ad una sorta di videoclip musicale nel quale le ragazze in tutto il loro splendore sono a suonare sullo sfondo, in un tripudio di colori ed effetti vari.
Ogni canzone ha il suo video, basato sugli elementi della canzone stessa: le sigle della serie hanno la riproposizione delle stesse immagini dell’anime ma rifatte in grafica 3D, mentre altre canzoni come “Fuwa Fuwa Time” hanno ad esempio video che rimandano a momenti precisi della serie, in questo caso all’episodio in cui le Houkago Tea Time si esibiscono durante il festival scolastico.
I tasti compaiono a schermo sempre in modo chiaro e visibile, senza confondersi mai ai colori dello sfondo, ma ciò non significa che seguirli sia facile, anche perché è un attimo distrarsi quando i faccioni di Mio o di Yui con i loro occhioni luccicanti compaiono a tutto schermo. I video sono davvero molto ben fatti e molto belli da vedere, specialmente per i fan di K-ON, in particolare i cinque che hanno al loro interno alcuni fotogrammi presi da scene importanti e significative dell’anime.
Inoltre ad ogni schermata di caricamento tra una canzone e l’altra si possono ammirare alcune illustrazioni che provengono dalle copertine dei cd o dai booklet.
Il problema più grosso per un fan italiano di “K-ON!” rimane ovviamente la mancata traduzione del gioco in lingua comprensibile. Non è davvero un problema insormontabile, riuscire a giocare è decisamente semplice ed intuitivo ma già modificare le opzioni o cambiare gli abiti delle ragazze richiede un po’ più di impegno. Per fortuna non è nulla che non può essere superato andando un po’ a tentativi, o aiutandosi un po’ con alcune guide su internet che aiutano a districarsi tra i menù.
Stranamente, a differenza di quello che ci si potrebbe aspettare, non esiste alcuna patch tradotta dai fan, forse perché appunto non è davvero necessaria per godersi il gioco.
Per quel che riguarda le differenze tra la versione PSP e quella per PS3, le uniche cose che cambiano sono che quest’ultima ha una grafica migliore, per il resto il gioco è identico, anche per il numero di canzoni.
Cinque ragazze con la passione per la musica che nel club di musica leggera della scuola formano una band, le Houkago Tea Time e iniziano a suonare musica per divertirsi.
Visto il grande successo riscosso dalla serie animata, era lecito aspettarsi un videogame basato su di essa, ed ecco perciò “K-ON! Houkago Live!!”, uscito per PSP nel 2010, e successivamente in un porting per PS3 nel 2012. Si tratta di un rhythm game simile a quelli della serie “Project Diva” di Hatsune Miku: sullo schermo compaiono dei tasti e bisogna premerli a tempo con la canzone.
La presente recensione analizza la versione originale per PSP.
Essendo un gioco musicale il gameplay è molto semplice e immediato: si sceglie una canzone tra le tante disponibili, si sceglie con chi eseguirla tra le cinque protagoniste e si inizia.
Sulla parte bassa dello schermo compare un pentagramma su cui scorrono, da sinistra verso destra, i tasti da premere. Quadrato, cerchio, triangolo e croce, o le quattro frecce direzionali su, giù, sinistra e destra. Alcune volte ci sono due tasti da premere insieme (sempre una freccia e un simbolo) e altre volte bisogna tenere premuti alcuni tasti per un certo periodo di tempo, indicato da una linea dello stesso colore.
I tasti vanno premuti quando il simbolo della chiave musicale vi si sovrappone. Premerli troppo presto o troppo tardi equivale ad ottenere un “bad” o “miss”, mentre se premuti al momento giusto si ottiene un “good” o “perfect” se il tempismo è davvero ottimo.
Ovviamente lo scopo è riuscire ad ottenere il punteggio minimo richiesto per passare alla canzone successiva di difficoltà maggiore, e alla fine della canzone si ottiene un punteggio espresso in lettere che vanno da F, la più bassa a S, il punteggio massimo. Se si riesce a completare il brano senza errori si realizza invece un perfect score, segnato con il simbolo di una corona.
Mancare molti tasti di seguito causa invece la fine prematura dell’esibizione con conseguente fallimento della prova.
Ad ogni canzone superata si ottengono alcuni bonus come oggetti da usare durante la partita per facilitare o rendere più difficile il brano, oggetti per personalizzare l’aula del club, e capi di vestiario con cui personalizzare l’aspetto delle ragazze, cambiando i loro abiti, acconciature e accessori indossati (occhiali, fiocchi, cappelli e ovviamente le orecchie da gatto per Azu-nyan).
Le modalità di gioco non sono molte, anzi, c’è solo quella principale in cui giocare le varie canzoni, intervallate da piccole scene in cui le protagoniste parlano. Alcuni dialoghi sono ripresi dall’anime, altri invece sono originali.
C’è la possibilità di partecipare a sessioni ad-hoc con altri giocatori, ma qua in Italia trovare qualcun altro con il gioco è un impresa quasi impossibile perciò non ho mai provato. Poi ci sono alcune funzioni simpatiche ma un po’ inutili come la modalità orologio, in cui la ragazza scelta ci dirà l’ora esatta, o la possibilità di creare un piccolo video musicale tramite un editor.
Le canzoni sono 19 e provengono tutte dalla prima serie anime e dai cd della colonna sonora relativa. A parte le opening e le ending, le altre sono per la maggior parte le varie character song delle cinque componenti delle Houkago Tea Time.
Arrivare dalla prima all’ultima canzone, giocandole solo per l’unica volta necessaria a proseguire richiede all’incirca un ora e mezza di tempo, ma il gioco è molto più lungo di così.
Ogni canzone ha due livelli di difficoltà, Normal e Hard, e vanno eseguite con tutte e cinque le ragazze, dato che ad ogni strumento suonato corrisponde un diverso pattern di tasti, la cui difficoltà cambia in base allo stesso: le canzoni con Yui sono le più semplici, mentre le più difficili sono con Mio e Azusa. In totale ogni canzone va eseguita perciò dieci volte. Sembra tanto, ma in realtà non ci si accorge nemmeno di farlo perché il gioco crea dipendenza e la voglia di superare i punteggi massimi, di non ripetere gli errori fatti spingono a giocare e rigiocare.
E poi le canzoni sono tutte molto orecchiabili perciò non è affatto un peso. Per dire, io personalmente sono a oltre 70 ore di gioco, e la mia percentuale di completamento è solo del 61%.
Per quel che riguarda la grafica, nulla da eccepire, fa onestamente il suo lavoro.
Durante le scene di intermezzo avremo le protagoniste in stile super deformed che girovagano per l’aula del club, mentre durante le canzoni assisteremo ad una sorta di videoclip musicale nel quale le ragazze in tutto il loro splendore sono a suonare sullo sfondo, in un tripudio di colori ed effetti vari.
Ogni canzone ha il suo video, basato sugli elementi della canzone stessa: le sigle della serie hanno la riproposizione delle stesse immagini dell’anime ma rifatte in grafica 3D, mentre altre canzoni come “Fuwa Fuwa Time” hanno ad esempio video che rimandano a momenti precisi della serie, in questo caso all’episodio in cui le Houkago Tea Time si esibiscono durante il festival scolastico.
I tasti compaiono a schermo sempre in modo chiaro e visibile, senza confondersi mai ai colori dello sfondo, ma ciò non significa che seguirli sia facile, anche perché è un attimo distrarsi quando i faccioni di Mio o di Yui con i loro occhioni luccicanti compaiono a tutto schermo. I video sono davvero molto ben fatti e molto belli da vedere, specialmente per i fan di K-ON, in particolare i cinque che hanno al loro interno alcuni fotogrammi presi da scene importanti e significative dell’anime.
Inoltre ad ogni schermata di caricamento tra una canzone e l’altra si possono ammirare alcune illustrazioni che provengono dalle copertine dei cd o dai booklet.
Il problema più grosso per un fan italiano di “K-ON!” rimane ovviamente la mancata traduzione del gioco in lingua comprensibile. Non è davvero un problema insormontabile, riuscire a giocare è decisamente semplice ed intuitivo ma già modificare le opzioni o cambiare gli abiti delle ragazze richiede un po’ più di impegno. Per fortuna non è nulla che non può essere superato andando un po’ a tentativi, o aiutandosi un po’ con alcune guide su internet che aiutano a districarsi tra i menù.
Stranamente, a differenza di quello che ci si potrebbe aspettare, non esiste alcuna patch tradotta dai fan, forse perché appunto non è davvero necessaria per godersi il gioco.
Per quel che riguarda le differenze tra la versione PSP e quella per PS3, le uniche cose che cambiano sono che quest’ultima ha una grafica migliore, per il resto il gioco è identico, anche per il numero di canzoni.
“K-ON! Houkago Live!!” è un gioco semplice ma dannatamente ben fatto e divertente, a patto di essere fan di “K-ON!” e amare le canzoni delle Houkago Tea Time. Se lo siete, e il giapponese non è un problema, il videogame vi regalerà tantissime ore di divertimento e buona musica.
Anche chi magari non apprezza l’anime ma ha dimestichezza con i rhythm game giapponesi come ad esempio quelli di “Hatsune Miku – Project Diva” troverà pane per i suoi denti, anche se questo è certamente più facile.
È un peccato che non ne sia mai uscito un seguito con le canzoni della seconda serie, ma già questo da solo ha tutte le carte in regola per essere giocato per moltissimo tempo.
Anche chi magari non apprezza l’anime ma ha dimestichezza con i rhythm game giapponesi come ad esempio quelli di “Hatsune Miku – Project Diva” troverà pane per i suoi denti, anche se questo è certamente più facile.
È un peccato che non ne sia mai uscito un seguito con le canzoni della seconda serie, ma già questo da solo ha tutte le carte in regola per essere giocato per moltissimo tempo.
Pro
- Canzoni belle ed orecchiabili
- Gameplay semplice e immediato
- Ideale per sessioni brevi
- Grande longevità
Contro
- Le canzoni non sono molte
- A livello di difficoltà più alto può essere frustrante
Peccato non ci sia una versione o patch in inglese, il che magari fa perdere un po' le scenette di intermezzo...
C'è l'ha un mio amico e l'ho finito quasi al 100%
Ho persino trovato un documento word con la traduzione inglese di quasi tutto il gioco.
Inoltre è piuttosto duro da ottenere!
Poi funziona sia in NORMALE che in DIFFICILE.
Personalmente preferisco suonare con Azusa, non solo perchè è la mia preferita ma perchè la combinazione di tasti mi dà più soddisfazione, con Mio invece è un delirio visto che lei è mancina e molte combinazioni richiedono appunto l'uso della mano sinistra.
Si può anche disattivare dalle opzioni. Personalmente io trovo fastidioso sentire uno strumento che sovrasta gli altri e li ho messi tutti allo stesso livello.
Abbastanza intuitivo il menù di configurazione.
Sol una cosa: non li ho sbloccati io, o proprio non ci sono i vestiti di "Don't say lazy!"? DDD:
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