L'11 aprile, al termine del primo episodio della nuova serie anime Saint Seiya: Soul of Gold, venne trasmesso anche il trailer di un nuovo videogioco dedicato ai Cavalieri dello Zodiaco. Il gioco di Bandai Namco si sarebbe chiamato Saint Seiya: Soldiers' Soul e sarebbe stato sviluppato dai Dimps per PlayStation 3 e PlayStation 4 (e in futuro anche per Pc). Soldiers' Soul ad una prima occhiata sembrava un picchiaduro 3D che avrebbe fatto da sequel diretto a quel Saint Seiya: Brave Soldiers che due anni prima su PS3 aveva ricevuto le lodi dei fan per essere il primo picchiaduro 3D dei Saint a coprire tutta (o quasi) la trama del manga originale. L'obiettivo di Bandai Namco col nuovo Soldiers' Soul era quanto più palese: sfruttare il più possibile la popolarità della nuova serie animata per vendere il proprio prodotto che presenta i protagonisti dell'anime come personaggi giocabili. Col passare del tempo oltre ai Gold Saint nelle loro God Cloth furono annunciati anche gli originali God Warrior di Asgard con il relativo arco narrativo (filler nell'anime) che mancava in Brave Soldiers. Nonostante le varie aggiunte, tra i fan era sempre presente quella sensazione che il nuovo gioco sarebbe stato praticamente identico al precedente con solo una manciata di novità, e i vari trailer non lasciavano pensare diversamente. Ora, il gioco è disponibile in tutto il mondo dal 25 di settembre (24 in Italia) e abbiamo finalmente potuto testare la versione PS4. I timori dei fan erano fondati?
La modalità trama di Soldiers' Soul, chiamata Leggenda del Cosmo, è suddivisa in 4 atti: Santuario, Asgard, Nettuno (Poseidone in originale) e Ade. Proprio come in Brave Soldiers ogni atto è suddiviso in capitoli che possono contenere da 0 (solo filmati) fino a 3 battaglie ciascuno. Per completare al 100% un atto occorrerà non solo passare semplicemente tutti i capitoli, ma farlo con la valutazione S e completando tutte le richieste secondarie. Grosso modo gli atti Santuario, Nettuno e Ade sono identici al gioco precedente, con solo qualche variazione limitata ai costumi dei personaggi giocabili, qui molto più numerosi, e alle cutscene. La vera novità è l'atto di Asgard, basato sulla saga filler della serie anime classica. Nel gioco viene trasposto piuttosto bene e tutti i God Warrior più Hilda e Seiya con armatura di Odino (precedentemente disponibile solo come DLC) saranno sbloccabili come personaggi da controllare. Per quanto riguarda le vecchie saghe permangono i problemi di Brave Soldiers: del Santuario è presente solo la scalata alle 12 case e di Ade mancano diverse parti dovute all'assenza quasi totale di Specter giocabili. In sostanza, sono ancora assenti gli archi narrativi della Galaxian War, dei Black Saint, dei Silver Saint e alcune parti del Santuario e dell'Inferno nella saga di Ade. Nel complesso sono giocabili più di 70 personaggi, ma bisogna anche sottolineare che molti sono cloni con una skin diversa e uno o due colpi speciali differenti.
E in tutto ciò la serie anime Soul of Gold che ruolo ha? Nessuno, infatti, per giustificare la presenza dei Gold Saint in God Cloth nel roster, è stata loro dedicata una nuova modalità chiamata Battaglia d'Oro in cui ciascuno di essi è protagonista di 3 battaglie "What if ?" ambientate dopo la loro resurrezione ad Asgard. Purtroppo le varie battaglie si sbloccano con delle torcie, oggetti che vanno acquistati con la moneta di gioco, che, come vedremo più avanti, sarà sempre piuttosto scarsa. Fortunatamente per sbloccare il Saint sarà sufficiente completare solo la prima delle battaglie. Una modalità tutto sommato inutile, realizzata tanto per dare un senso a questi personaggi che non possono godere della presenza dei rispettivi rivali (Andreas e i nuovi God Warrior infatti non sono nemmeno menzionati).
Il gioco riprende il gameplay di Brave Soldiers: un picchiaduro 1 vs 1 in arene tridimensionali. A disposizione del giocatore ci sono sempre le combo con i tasti quadrato e triangolo (attacchi veloci e attacchi potenti), salti e prese. Con la barra azzurra del cosmo si possono invece fare scatti verso l'avversario, eseguire attacchi a distanza, schivate, 2 attacchi speciali e poderosi (i colpi base caricati). Per riempire questa barra occorre premere L2, concatenare combo o venire colpiti. Per eseguire l'attacco finale (Attacco Big Bang) è necessario riempire invece la barra gialla del Settimo Senso, nel medesimo modo di quella del cosmo, ma molto più lenta. Con questa barra al massimo potremo eseguire immediatamente l'ABB oppure entrare in modalità Settimo Senso in cui i nostri colpi infliggeranno più danni per poi effettuarlo prima che tale power up scompaia. Questa è in realtà una leggera limatura del gameplay rispetto a Brave Soldiers, in cui l'ABB poteva essere spammato di continuo caricando la barra del cosmo. Molti personaggi però hanno un ABB difficile da mandare a segno a causa dell'animazione, e gli sviluppatori non hanno tenuto conto di ciò durante la fase di bilanciamento. Ci ritroveremo spesso infatti ad arrivare verso la fine dello scontro con finalmente la barra del Settimo Senso piena, ma il nostro avversario schiverà facilmente quello che probabilmente sarà l'unico ABB che siamo stati in grado di caricare in tutto il round. Alla fine i personaggi più forti sono quelli la cui animazione per lanciarlo è o più veloce o a raggio maggiore.
L'altra smussatura al gameplay riguarda le schivate tramite cosmo. Quelle che precedentemente potevano essere usate all'infinito consumando una quantità minima di cosmo, ora ogni volta che vengono messe in atto ne richiedono una quantità maggiore, fino a necessitare dell'intera barra. Se da un lato ciò aggiunge un pizzico di strategia nel dover dosare e usare nel momento migliore le schivate, dall'altro complica molto le cose. Questi piccoli cambiamenti al gameplay hanno in realtà cambiato molto la natura degli scontri: se in Brave Soldiers erano basati più sullo scambio continuo di attacchi speciali e ABB tra i lottatori, ora sono diventati una specie di gara a chi conosce più animazioni delle combo e attacchi speciali a memoria per colpire l'avversario nell'esatto momento in cui è scoperto. Un altro problema è proprio il fatto che gli attacchi, per seguire le coreografie della serie animata, a volte ci mettono veramente troppo ad essere lanciati o, dopo essere partiti, il personaggio impiega troppo tempo a tornare nella posizione di guardia, dando modo agli avversari di colpirli mentre sono inermi. Magari per qualcuno può non essere un problema, anzi un valore aggiunto, mentre per molti altri può risultare frustrante. Un'ultima, ma meno significativa, novità è che ai personaggi può essere assegnato un diverso ABB prima che inizi la battaglia, mentre invece in Brave Soldiers ad ogni skin dei personaggi ne corrispondeva uno unico. Nonostante ciò, ci ritroveremo nuovamente con un roster pieno zeppo di cloni, come detto sopra, con appena un attacco speciale e/o l'ABB diverso tra loro.
Graficamente il gioco è imbarazzante. L'unica cosa che si salva sono le armature, realizzate in modo davvero accurato e particolareggiato, con tanto di lucentezza e riflessi. Tutto il resto è preso di peso dal precedente titolo per old gen, che già lì non aveva una grafica al top. I modelli dei personaggi (armatura esclusa ovviamente) sono veramente poco dettagliati, le animazioni della bocca sembrano venire da un gioco di 15 anni fa e, di conseguenza, le espressioni facciali sono quasi inesistenti. La cosa peggiore riferita ai personaggi sono le ombre, realizzate talmente male che durante le cutscene sembrano in 8 bit! Anche gli ambienti non si salvano: nonostante siano riprodotti fedelmente, hanno un dettaglio talmente basso che appena la telecamera si avvicina ad un elemento si possono quasi contare i pixel! Come dicevo sopra, le cutscene sono pessime, con semplicemente i modelli dei personaggi che devono battersi al centro dell'arena che parlano tra loro, con animazioni rigide riprese da quelle degli scontri.
Non basta nemmeno il buon doppiaggio in lingua giapponese a mettere una pezza alla mediocrità dei filmati, che, a questo punto, sarebbe stato meglio realizzare con immagini 2D in stile visual novel. Perlomeno il gioco è fluido e non ha cali di frame.
Nonostante l'impegno dei doppiatori originali, i modelli dei personaggi non hanno la medesima espressività della voce, lasciando una strana sensazione a chi guarda. Perlomeno le musiche non sono state riciclate, ma sono praticamente tutte nuove e, soprattutto, orecchiabili. La traduzione in italiano è finalmente decente, cosa che ultimamente nei titoli Bandai Namco si faceva sempre più rara. Salvo qualche refuso e frasi che potevano essere rese meglio in italiano (il tutto fixabile con una rilettura in più magari) siamo di fronte ad una buona traduzione che prende come adattamento dei nomi quello dell'anime italiano. Per chi volesse i nomi originali si può impostare il gioco in inglese.
Oltre alle novità nella trama e la nuova modalità Battaglia d'Oro, Soldiers' Soul presenta tante altre modalità, ma già viste in Brave Soldiers. Dall'allenamento, alla sopravvivenza, dalla Guerra Galattica (i tornei) alla sfida personalizzabile con varie regole. Immancabile è anche la modalità online in cui si può competere per scalare la classifica o in incontri amichevoli. Per l'online è anche possibile personalizzare la propria carta giocatore con i vari titoli che si sbloccheranno negli incontri. Anche le statistiche dei personaggi possono essere modificate con le Grida di Battaglia, abilità che si attiveranno con determinate condizioni nel corso dell'incontro (queste vanno a rimpiazzare le sfere di Brave Soldiers, ma il concetto è simile). Il gioco tutto sommato è divertente, tranne quando trovate quell'avversario che conosce a memoria i movimenti e le tempistiche di ogni personaggio che non vi lascerà praticamente giocare! Insomma, per chi vuole passare del tempo sul gioco da fare ce n'è eccome! E ciò sarà anche meglio dato che...
...dato che occorreranno un sacco di soldi anche solo per completare il roster! Moltissimi costumi secondari andranno infatti prima sbloccati nel negozio e poi acquistati, così come per le arene e la stragrande maggioranza dei collezionabili. Il problema sta nel fatto che questi elementi hanno un costo veramente esorbitante rispetto al denaro che si vince giocando! Basti pensare che i God Cloth dei Bronze Saint costano ben 50.000 e, terminando la trama senza spendere nulla, potrete a malapena acquistarne 2! Questo è veramente un fattore negativo per chi non è interessato a completare tutte le modalità al 100%, ma si vuole solamente giocare tutti i personaggi nelle loro varianti. Ok incrementare la durata di un titolo, ma in un modo così noioso proprio no. Sarete costretti a ripetere i medesiomi scontri, tornei e sopravvivenze decine di volte per sbloccare anche solo tutti i costumi, le Grida di Battaglia e le arene. Figuriamoci chi ha voglia di farlo per dei semplici collezionabili come i modelli dei personaggi o le musiche!
Modalità Leggenda del Cosmo e Battaglia d'Oro
La modalità trama di Soldiers' Soul, chiamata Leggenda del Cosmo, è suddivisa in 4 atti: Santuario, Asgard, Nettuno (Poseidone in originale) e Ade. Proprio come in Brave Soldiers ogni atto è suddiviso in capitoli che possono contenere da 0 (solo filmati) fino a 3 battaglie ciascuno. Per completare al 100% un atto occorrerà non solo passare semplicemente tutti i capitoli, ma farlo con la valutazione S e completando tutte le richieste secondarie. Grosso modo gli atti Santuario, Nettuno e Ade sono identici al gioco precedente, con solo qualche variazione limitata ai costumi dei personaggi giocabili, qui molto più numerosi, e alle cutscene. La vera novità è l'atto di Asgard, basato sulla saga filler della serie anime classica. Nel gioco viene trasposto piuttosto bene e tutti i God Warrior più Hilda e Seiya con armatura di Odino (precedentemente disponibile solo come DLC) saranno sbloccabili come personaggi da controllare. Per quanto riguarda le vecchie saghe permangono i problemi di Brave Soldiers: del Santuario è presente solo la scalata alle 12 case e di Ade mancano diverse parti dovute all'assenza quasi totale di Specter giocabili. In sostanza, sono ancora assenti gli archi narrativi della Galaxian War, dei Black Saint, dei Silver Saint e alcune parti del Santuario e dell'Inferno nella saga di Ade. Nel complesso sono giocabili più di 70 personaggi, ma bisogna anche sottolineare che molti sono cloni con una skin diversa e uno o due colpi speciali differenti.
E in tutto ciò la serie anime Soul of Gold che ruolo ha? Nessuno, infatti, per giustificare la presenza dei Gold Saint in God Cloth nel roster, è stata loro dedicata una nuova modalità chiamata Battaglia d'Oro in cui ciascuno di essi è protagonista di 3 battaglie "What if ?" ambientate dopo la loro resurrezione ad Asgard. Purtroppo le varie battaglie si sbloccano con delle torcie, oggetti che vanno acquistati con la moneta di gioco, che, come vedremo più avanti, sarà sempre piuttosto scarsa. Fortunatamente per sbloccare il Saint sarà sufficiente completare solo la prima delle battaglie. Una modalità tutto sommato inutile, realizzata tanto per dare un senso a questi personaggi che non possono godere della presenza dei rispettivi rivali (Andreas e i nuovi God Warrior infatti non sono nemmeno menzionati).
Gameplay
Il gioco riprende il gameplay di Brave Soldiers: un picchiaduro 1 vs 1 in arene tridimensionali. A disposizione del giocatore ci sono sempre le combo con i tasti quadrato e triangolo (attacchi veloci e attacchi potenti), salti e prese. Con la barra azzurra del cosmo si possono invece fare scatti verso l'avversario, eseguire attacchi a distanza, schivate, 2 attacchi speciali e poderosi (i colpi base caricati). Per riempire questa barra occorre premere L2, concatenare combo o venire colpiti. Per eseguire l'attacco finale (Attacco Big Bang) è necessario riempire invece la barra gialla del Settimo Senso, nel medesimo modo di quella del cosmo, ma molto più lenta. Con questa barra al massimo potremo eseguire immediatamente l'ABB oppure entrare in modalità Settimo Senso in cui i nostri colpi infliggeranno più danni per poi effettuarlo prima che tale power up scompaia. Questa è in realtà una leggera limatura del gameplay rispetto a Brave Soldiers, in cui l'ABB poteva essere spammato di continuo caricando la barra del cosmo. Molti personaggi però hanno un ABB difficile da mandare a segno a causa dell'animazione, e gli sviluppatori non hanno tenuto conto di ciò durante la fase di bilanciamento. Ci ritroveremo spesso infatti ad arrivare verso la fine dello scontro con finalmente la barra del Settimo Senso piena, ma il nostro avversario schiverà facilmente quello che probabilmente sarà l'unico ABB che siamo stati in grado di caricare in tutto il round. Alla fine i personaggi più forti sono quelli la cui animazione per lanciarlo è o più veloce o a raggio maggiore.
L'altra smussatura al gameplay riguarda le schivate tramite cosmo. Quelle che precedentemente potevano essere usate all'infinito consumando una quantità minima di cosmo, ora ogni volta che vengono messe in atto ne richiedono una quantità maggiore, fino a necessitare dell'intera barra. Se da un lato ciò aggiunge un pizzico di strategia nel dover dosare e usare nel momento migliore le schivate, dall'altro complica molto le cose. Questi piccoli cambiamenti al gameplay hanno in realtà cambiato molto la natura degli scontri: se in Brave Soldiers erano basati più sullo scambio continuo di attacchi speciali e ABB tra i lottatori, ora sono diventati una specie di gara a chi conosce più animazioni delle combo e attacchi speciali a memoria per colpire l'avversario nell'esatto momento in cui è scoperto. Un altro problema è proprio il fatto che gli attacchi, per seguire le coreografie della serie animata, a volte ci mettono veramente troppo ad essere lanciati o, dopo essere partiti, il personaggio impiega troppo tempo a tornare nella posizione di guardia, dando modo agli avversari di colpirli mentre sono inermi. Magari per qualcuno può non essere un problema, anzi un valore aggiunto, mentre per molti altri può risultare frustrante. Un'ultima, ma meno significativa, novità è che ai personaggi può essere assegnato un diverso ABB prima che inizi la battaglia, mentre invece in Brave Soldiers ad ogni skin dei personaggi ne corrispondeva uno unico. Nonostante ciò, ci ritroveremo nuovamente con un roster pieno zeppo di cloni, come detto sopra, con appena un attacco speciale e/o l'ABB diverso tra loro.
Grafica, audio e localizzazione
Graficamente il gioco è imbarazzante. L'unica cosa che si salva sono le armature, realizzate in modo davvero accurato e particolareggiato, con tanto di lucentezza e riflessi. Tutto il resto è preso di peso dal precedente titolo per old gen, che già lì non aveva una grafica al top. I modelli dei personaggi (armatura esclusa ovviamente) sono veramente poco dettagliati, le animazioni della bocca sembrano venire da un gioco di 15 anni fa e, di conseguenza, le espressioni facciali sono quasi inesistenti. La cosa peggiore riferita ai personaggi sono le ombre, realizzate talmente male che durante le cutscene sembrano in 8 bit! Anche gli ambienti non si salvano: nonostante siano riprodotti fedelmente, hanno un dettaglio talmente basso che appena la telecamera si avvicina ad un elemento si possono quasi contare i pixel! Come dicevo sopra, le cutscene sono pessime, con semplicemente i modelli dei personaggi che devono battersi al centro dell'arena che parlano tra loro, con animazioni rigide riprese da quelle degli scontri.
Non basta nemmeno il buon doppiaggio in lingua giapponese a mettere una pezza alla mediocrità dei filmati, che, a questo punto, sarebbe stato meglio realizzare con immagini 2D in stile visual novel. Perlomeno il gioco è fluido e non ha cali di frame.
Nonostante l'impegno dei doppiatori originali, i modelli dei personaggi non hanno la medesima espressività della voce, lasciando una strana sensazione a chi guarda. Perlomeno le musiche non sono state riciclate, ma sono praticamente tutte nuove e, soprattutto, orecchiabili. La traduzione in italiano è finalmente decente, cosa che ultimamente nei titoli Bandai Namco si faceva sempre più rara. Salvo qualche refuso e frasi che potevano essere rese meglio in italiano (il tutto fixabile con una rilettura in più magari) siamo di fronte ad una buona traduzione che prende come adattamento dei nomi quello dell'anime italiano. Per chi volesse i nomi originali si può impostare il gioco in inglese.
Divertimento e longevità
Oltre alle novità nella trama e la nuova modalità Battaglia d'Oro, Soldiers' Soul presenta tante altre modalità, ma già viste in Brave Soldiers. Dall'allenamento, alla sopravvivenza, dalla Guerra Galattica (i tornei) alla sfida personalizzabile con varie regole. Immancabile è anche la modalità online in cui si può competere per scalare la classifica o in incontri amichevoli. Per l'online è anche possibile personalizzare la propria carta giocatore con i vari titoli che si sbloccheranno negli incontri. Anche le statistiche dei personaggi possono essere modificate con le Grida di Battaglia, abilità che si attiveranno con determinate condizioni nel corso dell'incontro (queste vanno a rimpiazzare le sfere di Brave Soldiers, ma il concetto è simile). Il gioco tutto sommato è divertente, tranne quando trovate quell'avversario che conosce a memoria i movimenti e le tempistiche di ogni personaggio che non vi lascerà praticamente giocare! Insomma, per chi vuole passare del tempo sul gioco da fare ce n'è eccome! E ciò sarà anche meglio dato che...
...dato che occorreranno un sacco di soldi anche solo per completare il roster! Moltissimi costumi secondari andranno infatti prima sbloccati nel negozio e poi acquistati, così come per le arene e la stragrande maggioranza dei collezionabili. Il problema sta nel fatto che questi elementi hanno un costo veramente esorbitante rispetto al denaro che si vince giocando! Basti pensare che i God Cloth dei Bronze Saint costano ben 50.000 e, terminando la trama senza spendere nulla, potrete a malapena acquistarne 2! Questo è veramente un fattore negativo per chi non è interessato a completare tutte le modalità al 100%, ma si vuole solamente giocare tutti i personaggi nelle loro varianti. Ok incrementare la durata di un titolo, ma in un modo così noioso proprio no. Sarete costretti a ripetere i medesiomi scontri, tornei e sopravvivenze decine di volte per sbloccare anche solo tutti i costumi, le Grida di Battaglia e le arene. Figuriamoci chi ha voglia di farlo per dei semplici collezionabili come i modelli dei personaggi o le musiche!
Considerazioni finali
Saint Seiya: Soldiers' Soul è il miglior gioco dei Santi di Atena disponibile sul mercato, ma ciò non toglie che sia ancora ben lontano dall'essere quello definitivo. Se avevate già chiuso un occhio per certi difetti con Brave Soldiers, qui non potrete fare altrettanto. Nonostante siano passati ben due anni, ancora permangono certi problemi (roster pieno di cloni, gameplay da bilanciare, assenza di saghe) e se ne sono aggiunti altri, come una grafica pessima riciclata a più non posso e degli acquistabili che costano talmente tanto da farvi ripetere i medesimi scontri decine di volte per racimolare il denaro necessario. Perlomeno le modalità di gioco sono tante e il nuovo capitolo di Asgard allunga anche la trama. Bandai Namco non ha saputo sfruttare appieno neanche l'anime Soul of Gold, dato che nel roster sono presenti solo i Gold Saint, ma non i loro avversari. Se in futuro verrà realizzato un altro picchiaduro della serie, i Dimps dovranno darsi da fare per riconquistare la fiducia del pubblico, che apprezzerà tantissimo Soldiers' Soul solo se non aveva già giocato il precedente Brave Soldiers.
Pro
- Roster enorme...
- Tante modalità di gioco
- Trama allungata grazie alla saga di Asgard
- Buona traduzione in italiano
Contro
- ...ma pieno di cloni
- Il gameplay poteva essere ulteriormente migliorato
- Gli acquistabili costano troppo
- Grafica pessima riciclata da Brave Soldiers
Se invece questi giochi sono diretti più ai fans di vecchia data puntino al 2d in toto e la smettano di volerci propinare un mix di roba lavorata male.
Si può passare sopra al comparto grafico; ma per un gioco basato su meccaniche picchiaduro, avere un roster con troppi cloni e una sproporzione delle mosse speciali (e dei livelli di forza di alcuni personaggi, direi) è quasi imperdonabile. I punti di forza gli valgono la sufficenza, ma solo ed esclusivamente quella.
Per il resto, il gioco è un sequel dell'altro, che funzionava già benissimo come era. Questo in più ha i personaggi di Asgard. Basta e avanza per un fan di Saint Seiya.
Inoltre, per me l'unico vero Saint Seiya è il primo che hanno rilasciato su PS3.
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